martedì 14 settembre 2021

RECENSIONE "BACI, INTRIGHI E MILLE BUGIE" di Giulia Rizzi

 

Buon pomeriggio amici lettori!
Recensione: "Baci, intrighi e mille bugie" dell'autrice Giulia Rizzi, 
edito Dri Editore. A cura di Daniela Colaiacomo. 



Autore: Giulia Rizzi
Genere: Chick lit

Casa editrice: Dri Editore
Collana: Brand New

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,99

Contatto FacebookGiulia Rizzi



Nate è riservato, affidabile e un po’ pignolo.
Callie è estroversa e pasticciona.
Lui trascorrerebbe le serate in pantofole e pigiama.
Lei non rinuncerebbe a un party per nessuna ragione al mondo.
Cosa hanno in comune?
Nulla, eccetto la promozione a cui entrambi aspirano.
C’è chi vince, chi perde e chi non sa accettare la sconfitta, ed è pronto a tutto per sabotare la concorrenza. Forse anche… a innamorarsi!

Sullo sfondo di una New York che non dorme mai, un’avventura frizzante e romantica, con un tocco vintage, che sta bene su tutto, e intrighi assortiti. 


Se volete una lettura briosa, frizzante, divertente, ironica e appassionata questo è il libro giusto.
Mi sono divertita molto a conoscere i personaggi di questa storia priva di grandi patemi, assolutamente godibile e originale. Attorno ai due principali, Nate e Callie, che scopriamo, a poco a poco, nel racconto con il loro pov alternato, orbitano personaggi secondari di rilievo, determinanti e parte integrante del contesto: prima di tutti Lucas, l'amico di Nate, modello all'apparenza edonista e superficiale, con i consigli che dispensa; Grace Baker Ford, la zia di Callie, con la sua bellissima voce, quasi ammaliante, impettita e teatrale, vive nel suo mondo dorato assistita da Tessa, la governante che da quasi vent’anni accudisce casa insieme allo chef personale, Abel, e a Barone - Barone Charles William III è niente meno che un pronipote di sesto grado di Willow, il regale corgi che faceva pipì sui tappeti di Buckingham Palace -; Paige, da due anni amica di Callie, con la quale condivide la passione per Dolor y amor de Beatriz, la telenovela che tutti a casa della zia Grace seguono; Sophie, sorella di Nate col suo carisma Sophie farebbe sentire un bimbetto perfino un lottatore di Sumo.
Ma veniamo alla trama.
Nathaniel Edwards lavora al Manhattan Journal, dove da tempo è il tuttofare del suo superiore, Brad Murray. Senza poter esprimere le sue capacità, non volendo abbandonare le sue aspirazioni di giornalista, insofferente, subisce la situazione e, quando non ottiene la posizione di articolista alla sezione arte e cinema alla quale si è candidato, diventa vendicativo verso colei che scopre, con metodi poco ortodossi, essere la prescelta: Calliope Baker. 
Callie è una ragazza solare, sessualmente disinibita ma, anche se fortemente determinata e capace, ingenua sul lavoro; oltre ai dispetti dei colleghi che la ostacolano, deve subire le manovre di Nate, rancoroso nei suoi confronti perché la reputa una ricca e viziata raccomandata.
Con l'intenzione di vendicarsi, Nate riesce a scoprire i punti deboli di Callie - Humphrey Bogart in Casablanca sono il suo autore e film preferiti - e cerca di farla innamorare.
Riuscirà a diventare il suo Bogart Azzurro?
Avrei voluto scuotere Nate che, stravolto dalla gelosia e dall'invidia, troppe volte mostra il lato peggiore di sé stesso, costruendo un castello di bugie che lo opprimono mentre cerca di soffocare la tenerezza e l'attrazione che la sua vittima gli ispira.
Callie è una persona positiva, aperta al prossimo e fiduciosa, intelligente e talentuosa, deve risolvere situazioni pressanti e scabrose ma lo fa con forza e determinazione, non si tira mai indietro, anche quando emergono le sue peggiori insicurezze.
Ho amato Lucas, il suo essere leggero ma non insignificante, la sua presenza continua e l'affetto che dimostra per le persone a lui care, il compiacimento che mostra verso sé stesso e il suo corpo di modello, bello e prestante, l'amicizia incondizionata con cui sostiene Nate. 

La voce di Lucas è un po' troppo squillante per i miei sensi, alterati da zuccheri raffinati e alcol. Da quando ho messo piede fuori dal pub, ancora con i capelli umidi di doccia, Lucas non ha fatto che elencare i presunti lati positivi che deriverebbero dal mio sogno infranto di giornalista.

«E dovresti badare solo alla cura del tuo corpo. Sai, è un tempio» È sempre più serio, al punto che potrebbe addirittura convincermi.
«Forse hai ragione, dovrei dare una svolta alla mia vita» rispondo pensieroso mentre emergiamo dalla fermata della metro nei pressi di Times Square. «Un tatuaggio, magari?» 
«Certo, ottima idea.» È radioso al pensiero di essere riuscito a distrarmi. «Ti porterò io nel posto giusto, Ronny è un mago. Guarda qui.» 
Si ferma in mezzo alla strada bloccando il passaggio a un paio di signore che restano a bocca aperta, nel vero senso della parola, mentre lui si solleva la maglietta quasi fino al mento, come se niente fosse. Una serie di addominali da paura fa capolino sotto la t-shirt griffata, insieme a qualche altro muscolo che non ho mai visto nemmeno in fotografia. Il famigerato drago, che sembra tuffarsi sotto la cinta dei suoi jeans scoloriti, quasi passa in secondo piano su un fisico del genere. 

Tra bugie, piani e intrecci vari, Giulia Rizzi ci regala un hate to love spassoso e imprevedibile, in un contesto di situazioni e battute esilaranti, cattura l'attenzione del lettore mentre racconta i suoi protagonisti, i loro modi spesso bizzarri, e rivela inattesi retroscena.
Il libro, ben scritto e fluido, mi ha regalato qualche ora spensierata, trascinandomi in una lettura veloce alla scoperta degli sviluppi e delle conseguenze della storia, appassionante e gratificante. Sperando in un seguito in cui il protagonista principale potrebbe essere Lucas e le sue storie, soprattutto l'ultima che viene appena accennata, lo consiglio. 


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