Recensione: "Un segreto tra noi" dell'autrice Mariangela Camocardi,
edito Dri Editore. A cura di Daniela Colaiacomo.
Titolo: Un segreto tra noi
Autore: Mariangela Camocardi
Genere: Storico
Casa editrice: Dri Editore
Collana: Hostorical Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 14,77 o € 21,60
TRAMA:
Un visconte scorbutico.
Una cognata bisbetica.
Un mistero da risolvere…
Regno Lombardo-Veneto. 1848.
Emma Savoldi è disposta a tutto pur di scoprire la verità sulla morte dell’amata sorella.
Il Visconte Alexander Lippi Monzani non sa di essere il principale sospettato della prematura scomparsa della moglie Loretta. Freddo e scontroso, tiene lontano chiunque, ma per qualche motivo non riesce a fare lo stesso con Emma. La cognata, così diversa dalla defunta sposa, lo attrae come nessuna ha mai fatto prima. Si detestano cordialmente, pensano il peggio l’uno dell’altra, e tuttavia la passione divampa inarrestabile. Peccato che qualcuno trami nell’ombra per dividerli…
Mariangela Camocardi è una certezza, leggere un suo storico vuol dire immergersi in un mondo antico, nostrano, ricco di passione e sentimento, di intrighi e menzogne, di mistero; è indubbia la sua capacità espressiva, sia dal punto di vista linguistico che da quello emotivo, la maestria con la quale racconta ogni storia, io lo so perché ho letto la maggior parte dei suoi libri senza esserne mai delusa.
Alle soglie delle Cinque Giornate di Milano, Emma Savoldi cerca la verità sulla morte della sorella.
Una perdita incommensurabile e la loro madre, affranta dall’accaduto, aveva seguito la primogenita nella tomba. Anche perché sulla tragica fine di Loretta aleggiava tuttora il mistero.
Offrendosi come bambinaia del nipote Markus, di cinque anni, spera di ottenere le risposte alle tante domande che si pone, ma l'incontro, o meglio lo scontro, con il cognato, e la reciproca avversione, dovuta agli spiacevoli trascorsi familiari, sembrano precludere questa possibilità. Agli occhi di Emma è un presuntuoso egoista che, dopo il matrimonio, ha impedito alla sorella di frequentare la famiglia e che probabilmente è responsabile della sua morte.
Ma chi è in realtà il visconte Alexander Lippi Monzani, l’indisponente individuo che l'accoglie a Villa Allegra?
La sferzante voce maschile che echeggiò alle sue spalle la fece trasalire. Si girò di scatto e la replica pungente che già aveva sulla punta della lingua le restò conficcata in gola. Durante il viaggio in carrozza era stata certa che l’ostilità che nutriva per Alex si sarebbe rafforzata incontrandolo faccia a faccia. Invece fu spiazzata dall’improvviso contrarsi dello stomaco nel vederlo sulla soglia del salotto in cui la cameriera l’aveva accompagnata. Lui la fissava come una signora non avrebbe mai dovuto essere guardata. L’espressione dura e maschia era attenuata dalla curva generosa delle labbra. Deglutì. Quell’altero sguardo blu che la squadrava con l’arroganza di chi lo fa con chiunque le tolse di colpo la capacità di pensare.
E il cuore fece una brusca capriola, prima di accelerare i battiti come se fosse reduce da una lunga, affannosa corsa.
Avversione o no, nei recessi del suo corpo ci fu uno strano rimescolio che le inaridì la bocca, sfociando in un irrefrenabile brivido sulla pelle. Per alcuni istanti Emma cessò di respirare, semplicemente, scombussolata da quelle imprevedibili reazioni emotive e fisiche.
Emma è a disagio, di fronte a quel mostro, tutt’altro che attraente ma dal quale non riesce a distogliere lo sguardo, si sente vulnerabile. Lei, che detesta sentirsi succube in un qualsiasi modo di qualcosa e di chicchessia, ne subisce il fascino.
Cosa nasconde Alex - l'uomo insensibile e duro che cerca d'imporre una ferrea disciplina al piccolo Markus - dietro i suoi modi altezzosi e arroganti, cosa c'è dietro la facciata di ex funzionario austriaco?
Quando Markus scompare, Alex accetta di ospitarla a Villa Allegra.
«Visconte, mi permettete di venire con voi? Sono la zia di Markus e mi scoppierà il cuore se resto qui a struggermi di pena. Potrei darvi una mano nelle ricerche. Due occhi in più possono far comodo nella situazione che dovrete affrontare, ne siamo tutti e due consapevoli.» Sospirò prima di aggiungere in tono meno bellicoso: «Vi prometto solennemente che non vi accorgerete di me, e sono una donna di parola».
«Non accorgermi di voi?! Non è mia intenzione essere insultante, ma vi pare possibile che, con il vostro carattere suscettibile, passiate inosservata ai miei occhi? Come apro bocca mi rimbeccate e...»
«Lo ammetto, sono un’insopportabile e petulante bisbetica che vi dà sui nervi, ma vorrei rendermi utile in questo frangente. Posso?»
Durante il suo soggiorno alla villa, Emma scopre una verità sconcertante, mentre un agguato nei confronti di Alex pone inquietanti interrogativi. Oltretutto, Sabine von Metz, l'austera quanto dispotica suocera di Loretta, piombata senza preavviso a Villa Allegra, manovra per imporre al figlio il matrimonio con Christine, la sua pupilla e, conscia dell'evoluzione del rapporto dei due cognati, per raggiungere il suo intento, con l'aiuto di Kilian von Metz, l'affascinante quanto, all'apparenza, scanzonato nipote, attua un diabolico piano.
«Non permetterò che un’altra Savoldi si installi da padrona in casa mia! Figuriamoci se me ne starò inerte a guardare!» sibilò inviperita Sabine quando lui terminò il riepilogo dei fatti avvenuti poc’anzi.
«E come pensate di dissuadere vostro figlio?»
«Kilian, devi aiutarmi a sbarazzarmi di lei.»
Ho amato la forte personalità di Emma, la sua determinazione e la fermezza con la quale espone il proprio pensiero, il coraggio che dimostra di fronte a situazioni difficili da gestire, al pericolo, l'amore incondizionato e smisurato che dona, per le persone che ama è disposta a sacrificare sé stessa.
D'altro canto è stato intrigante scoprire Alex, la sua sofferenza, la sua vera personalità, i saldi ideali, tutto l'opposto di quello che all'inizio della storia appare.
Scrivendo in modo fluido e ponendo attenzione ai particolari, Mariangela Camocardi genera una forte empatia verso i suoi personaggi, anche secondari: Giacomo Savoldi, l'amorevole e grato padre di Emma, è un patriota, a suo modo, segue l'ideale di libertà dagli oppressori; Kilian, il cugino di Alex, a volte affascinante altre irritante e indisponente, il suo ruolo nelle vicende di famiglia è determinante; Christine, dapprima succube della personalità prorompente di Sabine, dimostra la sua intelligenza, la determinazione a cercare l'amore; Amanzia - la figlia di Norma Marbelli, la governante assunta dai Savoldi per prendersi cura della loro primogenita -, ha condiviso tutto con Loretta della quale è stata la cameriera; Teofilo, fratello di Alvaro De Ambrosi, il suo odio cerca vendetta; infine l'odiosa Sabine, madre di Alex, per amore ha sposato un italiano, pentendosene subito dopo e vivendo una vita separata fino alla morte del consorte - L’amore non era bastato a far superare i dissapori scaturiti da mentalità e tradizioni troppo agli antipodi e quindi assolutamente inconciliabili. Né erano riusciti a far coincidere le reciproche esigenze, benché ci avessero provato -, una donna inflessibile condizionata dall'odio verso gli italiani che considera inferiori.
Ogni immagine che Mariangela descrive è impeccabile, il lettore vive la scena come propria, ne è avvolto, il suo racconto è appassionante, ovviamente lo consiglio.
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