lunedì 11 agosto 2025

RECENSIONE "LA COLLANA" di Cristina Rotoloni



Buon pomeriggio amici lettori! 
Recensione: "La collana" dell'autrice Cristina Rotoloni. 
A cura di Silvia Cossio.



Titolo: La collana 

Autore: Cristina Rotoloni

Genere: Narrativa contemporanea 
- Paranormale

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,00

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA: 

Laura vorrebbe chiudere con il passato e non sa perché ha accettato di partecipare a quell’incontro in un paese nell’Alta Valle dell’Aterno, in Abruzzo. È sicuramente una follia trascorrere dei giorni con un gruppo di estranei, degli studiosi e le sue ex amiche; per lo più in un luogo suggestivo come la vecchia stazione di Capitignano e a caccia di fantasmi. Si presenta all’appuntamento intenzionata a non farsi influenzare, ma ci sono cose che vanno chiarite, confronti a cui non può sfuggire e quel luogo ha un fascino inquietante che non la lascia indifferente. Una volta lì capisce di aver commesso un errore. Le porte che voleva chiudere saranno spalancate, poiché la stazione nasconde un segreto che vuole essere rivelato.



Laura Mancini si reca a Capitignano, un paese dell’Alta Valle dell’Aterno, in Abruzzo, per presenziare a un incontro che darà origine a un progetto, che vedrà lei e altri come cavie volontarie per uno studio sullo spiritismo.
Nella vecchia stazione dei primi del novecento, riconvertita in albergo e ristorante, dove ha sede l’incontro, viene accolta da strane percezioni. 
La ragazza possiede dei poteri che le permettono di entrare in contatto con gli spiriti. Il suo è un dono, ma per lei è una spina nel fianco, e vuole dimostrare di essere normale e non creare più disagio e imbarazzo come le era accaduto in passato.

Per Laura, le emozioni avevano consistenza e sostanza, soprattutto quelle delle anime che incontrava. 

Preferisce tenere il segreto su quello che percepisce, a costo di passare per fredda e insensibile.
Ma alcuni fantasmi chiedono il suo aiuto. Come dire di no a una bambina che cerca la sua mamma?

Laura non riusciva a dimenticare il dolore dentro le iridi dello spirito. Il suo scetticismo sugli altri, le esperienze negative e il suo bisogno di tenere il segreto non potevano essere più importanti di Angelina.

Solo la risoluzione del caso potrà aiutarla a fare pace con il suo dono. Così, inizia a scavare nel passato per trovare notizie sulla famiglia della piccola. La collaborazione degli abitanti di Capitignano si rivelerà preziosa: persone disponibili e accoglienti. Per Laura è inevitabile affezionarsi a loro e a quel luogo. Io stessa ho avuto qualche difficoltà a lasciarli andare, quindi mi auguro che l’autrice decida di ambientare altre storie in questa splendida località. Località che, andando avanti con la lettura, si scopre essere il suo comune di residenza.
Alcuni dei fatti narrati sono accaduti veramente, così come le leggende narrate fanno parte del bagaglio storico del posto. E naturalmente i personaggi descritti sono reali, alcuni addirittura figurano con il loro vero nome.
Sapere tutto questo, nelle spiegazioni alla fine del libro, me lo ha reso ancora più caro. Si percepisce il cuore dell’autrice in questa storia. E io ne ho sentito il battito. Il suo modo di fare genuino, autentico, che tanto apprezzo quando la incrocio sui social, traspare nel romanzo.
Nonostante l’argomento, non ho avvertito tensione, tuttavia, si sa, la suggestione - materia di studio del progetto a cui partecipa la protagonista - può fare strani scherzi e la luce del bagno che si è fulminata dopo aver letto un paio di capitoli, proprio mentre mi trovavo da sola in casa, ha messo a dura prova il mio autocontrollo… 😅 
Diciamo che più che paura, mi ha messo addosso un po’ di tristezza. Una sorta di nostalgia per un passato ormai dimenticato, di cui l’autrice cerca di tenere vivo il ricordo grazie a questo suo scritto. 
La scrittura risulta un po’ impostata, caratteristica che interpreto come la volontà della scrittrice di dare il meglio di sé in un lavoro che per lei deve aver significato tanto e da cui ne deriva una grande responsabilità. Non deve essere facile, infatti, parlare dei propri concittadini, persone che si incontrano ogni giorno, sapendo, tra l’altro, che leggeranno il libro e si riconosceranno nelle descrizioni. Quindi, un grande plauso a Cristina Rotoloni per il coraggio e la professionalità.
Lettura consigliata.


sabato 2 agosto 2025

RECENSIONE "IL DUCA E LA BISBETICA INDOMABILE" di Valentina Piazza

 

Buongiorno e buon sabato!
Recensione: "Il duca e la bisbetica indomabile" dell'autrice Valentina Piazza. 
A cura di Silvia Cossio.



Autore: Valentina Piazza

Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 2,99

E in formato cartaceo a € 12,48

Contatti autore: Facebook - Instagram  



TRAMA:

Inghilterra, 1819.
Lady Dorothea Bertie non è certo uno zuccherino e tutti nel Ton la giudicano come la più ostinata e pungente delle fanciulle. Chi mai la prenderà in moglie?
Nella speranza di trovare almeno un gentiluomo che voglia sposarla Adam, suo fratello, nonché conte di Lindsey, chiama in soccorso l’unico uomo che riesce a tenerle testa.
Cormac Murray, V duca di Atholl, è un giovane freddo e arrogante, distaccato dalla vita e da ogni affetto terreno. Conosce Dorothea da quando era solo una bambina e ogni loro incontro si è sempre trasformato in una guerra senza quartiere.
Allora perché, quando la rivede, non riesce a sfiorarla senza che lei finisca tra le sue braccia?
Resistere alla sfida di domare la bisbetica più indomabile d’Inghilterra si intreccia presto con il bisogno di averla nella sua vita per sempre. Ma Cormac non sa che da quell’amore dipende il destino di tutta la sua famiglia… 



Nell’Inghilterra del 1800 non è pensabile che una giovane nobile resti nubile. Adam Rupert Bertie, X conte di Lindsey, sposato con Maribeth, vuole accasare la sorella Dorothea, detta Dotty, ma per farlo deve prima rivedere la sua istruzione in fatto di etichetta.
Lei, però, non è d’accordo, ritiene di essere una causa persa.

Labbra troppo carnose, naso troppo dritto e importante, riccioli troppo ribelli e, decisamente, un carattere troppo indomabile. Quello era stato, sempre, il giudizio impietoso che le avevano offerto.

Sebbene pensi di non essere una bellezza degna di nota, la ragazza possiede temperamento e carisma, e non ha intenzione di sposarsi.

Una carica di sensualità e disinvoltura che la facevano spiccare come un diamante tra decine e decine di sassi qualunque.

Il fratello non demorde e la costringe a lasciare Cotseorlds, alla volta di Londra, per partecipare alla Stagione. Ad aiutarlo nella causa, Lord Cormac Murray, V duca di Atholl, noto per essere un uomo freddo, altero, preciso e distaccato; bello ma senza cuore e del tutto incapace di provare amore.
I due sono come cane e gatto, non possono fare a meno di stuzzicarsi, infastidirsi, in una guerra che portano avanti da sempre.

I loro battibecchi, le liti furiose, le occhiate di astio non erano state spie di un sentimento ben più profondo, di qualcosa che lui non sapeva riconoscere e quindi governare?

A Dalzell House, la dimora di Mayfair del duca, a Dotty e Cormac non mancano le occasioni di stare insieme. E la passione non tarda a divampare, con tutto quello che ne consegue.  
Ma l’amore tra i due sarà contemplato? Riusciranno a rompere la maledizione che vede tutti i discendenti maschi degli Atholl come esseri privi di amore e sentimenti?
Il duca dovrà superare diverse prove, prima che il suo cuore riesca a sfuggire al marchio che gli hanno impresso i suoi avi.
Non senza un aiuto soprannaturale: spiriti bloccati in questo mondo da conti in sospeso che cospirano affinché ci sia un lieto fine.
Sempre oltremodo piacevole ritrovare lo stile di Valentina Piazza, punto di forza che la contraddistingue. Scrittrice poliedrica che spazia con disinvoltura fra i vari generi e che seguo con piacere da anni. 
Tuttavia, quest’ultima sua fatica risulta un po’ sotto tono rispetto ad altre che ha scritto, quantomeno non mi ha coinvolto come speravo, rientrando in uno schema visto e rivisto, sebbene sia consapevole che questo genere non possa offrire particolari margini di originalità. I soli elementi che fanno la differenza sono quelli offerti dalle sfumature paranormali - qualche brividino nei corridoi bui l’ho provato, non lo nego 😅 - che però, in questo caso, mettono in secondo piano la storia principale. 
Inoltre, i personaggi meriterebbero maggiore approfondimento. Alcuni, come il fratello Adam e la consorte Maribeth, non aggiungono nulla alla storia: presenti, ma emotivamente distanti, troppo marginali. Gli stessi protagonisti non denotano caratteristiche tali da supportare la nomea che li precede. A rimanere impressi sono Lord Douglas Pratt, marchese di Northampton, nonno del duca, con il cane King, e gli spiriti delle mogli degli Atholl, le cui vicende, come scritto sopra, oscurano il resto; la curiosità del lettore si sposta inevitabilmente su di loro. 
Concludendo, nonostante queste mie considerazioni personali - di cui spero che Valentina Piazza non me ne voglia, ormai sa che sono una pigna in kiulo 😅😁 -, il romanzo si legge con piacere, assolvendo al suo dovere di scacciapensieri, particolare da non sottovalutare. Resto in attesa di altre pubblicazioni, magari, per amor di alternanza, di genere paranormale/thriller, che io adoro. E visto che all’autrice riesce particolarmente bene… 😉  


martedì 29 luglio 2025

RECENSIONE "VELENI, ORE BUCHE E BASSOTTI NANI" di Maria Letizia Musu

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Veleni, ore buche e bassotti nani", secondo volume della serie "Delitti e ore buche" dell'autrice Maria Letizia Musu. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Maria Letizia Musu

Serie: Delitti e ore buche Vol.2

Genere: Cozy Mystery

Disponibile in ebook a € 2,00 
A breve anche in formato cartaceo 

Contatti autore:  Facebook - Instagram 



TRAMA:

Una nuova indagine per la coppia di investigatrici amatoriali più imprevedibile del giallo italiano. Autoconclusivo.

La professoressa Bianca Contini credeva di aver chiuso con i delitti, mentre la collega Giovanna Pintus aspettava solo che qualcun altro fosse ammazzato per poter dar il via a una nuova indagine. E così, quando un sabato mattina il dirimpettaio di Bianca, il signor Ruggero Garau, viene trovato morto nel suo letto, Giovanna è al settimo cielo, mentre Bianca vorrebbe non immischiarsi.
La morte di Garau, però, appare da subito sospetta, e le due professoresse non potranno esimersi dall'indagare. Con il consueto mix di ironia, intuito e spirito d’iniziativa, si rimetteranno in moto, tra pettegolezzi condominiali, segreti ben nascosti e strane coincidenze che iniziano ad accumularsi.

"Poteva morire chiunque, in un’altra parte della città, e invece no! Il morto, rifletti, è a due metri dal tuo appartamento. E questo è destino che tu riveda Mancini, perché da sola non riesci a trovarti un uomo e, dunque, ci vuole un morto, capisci?"

Lettura perfetta per chi ama i misteri con un tocco di umorismo, ambientazioni familiari e protagoniste brillanti e imperfette.



Ruggero Garau è la vittima di questo nuovo episodio della serie “delitti e ore buche” di Maria Letizia Musu, ambientato a Quartu Sant’Elena. Una persona non propriamente socievole, non troppo ben voluta, da settimane destinataria di minacce scritte anonime.
Un nuovo caso per Bianca Contini e Giovanna Pintus, colleghe e amiche che condividono l’appartamento, nonché coinquiline dell’uomo. Ed è proprio il loro condominio il teatro del crimine, dove i “sospettati” non mancano. Infatti, se l’ambiente scolastico, nel precedente capitolo, offriva ampio margine tra personaggi e storie di vita, lo stesso succede nel contesto abitativo, dove tra screzi e riunioni di condominio si può spaziare. Nuove figure, dunque, calcano la scena: Sergio Ambu, capo condomino, un uomo poco incline ai convenevoli, Agata Floris, l’inquilina del primo piano e la sua cagnolina Katia, Marco Contu, del secondo piano, Costantino Marroccu, generale in pensione, Maria, signora delle pulizie messicana, e Pippo Baudo, il cane della vittima, un bassotto nano socievole come il suo padrone.
Senza nulla togliere alle vecchie, eh! Ritroviamo Cassandra, amica e coinquilina veggente, che aveva aiutato a risolvere il caso dell’omicidio del collega Salvo Rizzo e che, anche in questo episodio, contribuisce alla cattura del colpevole; Mario, il bidello che sa tutto e conosce tutti, altro elemento utile alle indagini; i componenti del Commissariato: il Vice Ispettore Matteo Mascia, il medico legale Sanna e naturalmente l’affascinante Vice Questore Antonio Mancini. 

Voglio dire, poteva morire chiunque, in un’altra parte della città, e invece no! Il morto è a due metri dal tuo appartamento ed è il destino che tu riveda Mancini, perché da sola non riesci a trovarti un uomo, ma ci vuole un morto, capisci? Un morto!
Vuoi compiere una strage prima di capire che siete fatti uno per l’altra?

D’altronde, due cadaveri in un quadrimestre... Le protagoniste iniziano a fare concorrenza alla signora Fletcher 😂
Breve romanzo autoconclusivo, di cui, però, sarebbe utile leggere anche il primo volume per capire meglio certe dinamiche, approfondire la conoscenza dei personaggi ed entrare in sintonia con loro. Inoltre, sebbene questo episodio si chiuda, lascia aperta la strada a un seguito, che non nego di attendere con impazienza. Quindi, cara Maria letizia Musu, datti da fare! 😁😉
Un cozy mystery che fa il suo dovere, dando vita a una lettura piacevole, fresca, condita con la tipica ironia dell’autrice - caratteristica che apprezzo molto -, che consiglio.


giovedì 24 luglio 2025

RECENSIONE: "LE PETIT SORT - INCANTESIMO A PARIGI" di Filomena Iovinella

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Le petit sort - Incantesimo a Parigi" dell'autrice 
Filomena Iovinella. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Filomena Iovinella

Genere: Narrativa contemporanea

Casa editrice: Pathos Edizioni

Disponibile in formato cartaceo a € 16,00
A breve anche in ebook

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

"Le petit sort" nasce da un libro di una sconosciuta, commissionato da Inge per rabbia e per dispetto nei confronti dell'amico Andrea e realizzato dall'autrice Raia. La sua lettura lasciata e poi ripresa nel tempo dal protagonista Andrea, suscita una serie di reazioni e di trasformazioni significative. Conoscere e riconoscere le attitudini di ognuno, insieme alla strada della propria autentica realtà, resta l'impresa.


Le Petit Sort- Incantesimo a Parigi di Filomena Iovinella è una storia che parte da un libro commissionato per “vendetta” della protagonista Inge a una misteriosa scrittrice di nome Raia, una sorta di “sfida” all’amico Andrea, proprietario di una suggestiva libreria a Roma, al quale è legata da un rapporto intenso, enigmatico e forse indissolubile.
La lettura del libro, cominciata, abbandonata e poi ripresa da Andrea, innesca una serie di trasformazioni e rivoluzioni interiori nei personaggi. Il tema principale è quello del rapporto tra Inge e Andrea, una sorta di amicizia amorosa intensa e bruciante che è iniziata nell’infanzia e che vive continuamente momenti di scontro e di sfida. Un altro tema è quello dell’importanza della lettura e della scrittura, capace di modificare le vite e le interiorità dei personaggi, rappresentata dal libro di Raia.
Con “Le Petit Sort- Incantesimo a Parigi”, Filomena Iovinella cambia lo sfondo del suo lavoro, dal mondo del giornalismo e della comunicazione raccontato con suggestiva efficacia negli ultimi due libri a una dimensione più privata e intimistica, con la scrittura e le affascinanti ambientazioni di Roma e Parigi sullo sfondo. 
La scrittura di Filomena Iovinella procede spesso con lo stile del monologo interiore, uno stile non facilissimo, caratterizzato da rimandi temporali e disseminato di riferimenti e citazioni letterarie e cinematografiche, ma sempre suggestivo ed emozionante.
Un libro che vuole essere un’esperienza trasformativa ed emozionante per il lettore come lo è nella narrazione il libro di Raia per Andrea.


martedì 3 giugno 2025

RECENSIONE "MEMORIE DI UN GIOVANE FANTASMA" di Stefania De Prai Sidoretti

 

Buongiorno follower!
Recensione "Memorie di un giovane fantasma" dell'autrice 
Stefania De Prai Sidoretti. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Stefania De Prai Sidoretti

Genere: Paranormal storico

Disponibile in ebook a € 0,99 

E in formato cartaceo a € 10,99

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Che succede quando un signor Nessuno muore prima del tempo?

Ve lo racconterò io, orfano senza famiglia deceduto nel Cinquecento per uno scherzo della Nera Mietitrice.

Se vorrete seguire le mie disavventure, vi accompagnerò in un viaggio ultraterreno tra Uffici Reclami Celestiali, fantasmi famosi e personaggi famigerati.
Tutto sempre narrato con un certo spirito. Perché, se non ha spirito uno spettro, chi lo deve avere?

Attenti, però, quella che vi aspetta è una storia che parla di anime defunte, ma anche di amore. Un sentimento che, si sa, riesce a vincere perfino la morte e può donare seconde possibilità.

Siete pronti per ascoltare il modo in cui ho sfidato l'Oscura Signora e mi sono fatto beffe del destino?



Il 21 aprile 1513 ha fine la vita terrena del protagonista, il cui nome resta un mistero.
Nelle vesti di fantasma, sotto forma di diario, ci racconta la sua vita e la sua morte. 
Uno sfogo per le ingiustizie subite: sempre bistrattato, un poveraccio senza valore, figlio di nessuno. La sua rivincita verso quella categoria di nobili che in vita lo avevano disprezzato, ma che non sono diversi da lui dopo la morte, dura poco. La verità è che è un fantasma di indole buona.

Sono fantasmi il cui compito è proteggere e indirizzare sulla giusta via, vigilare particolarmente sui bambini, assistere le persone in pericolo e trarle a salvamento.

Nell’attesa che il suo “ricorso alla Cancelleria Celeste” venga accettato, nei secoli a venire, gira tutto il mondo e fa la conoscenza di molte entità spettrali autoctone delle località attraversate. 

Quando si diradava la bruma, c’era sempre una sorpresa che m’aspettava. Paesaggi stranieri si dispiegano alla mia vista, anche se condito dall’allarmanti incontri.

Inutili i tentativi di trasformarlo in uno spettro spaventoso, negli anni diventa solo uno spirito più consapevole e più saggio.

Aveva forse una meta tutto quel mio girovagare tra spettri e ombre? Oppure, diventando fantasma aiutare avevo raggiunto il mio scopo e non avrei più riavuto un corpo?

Passato, presente e futuro... Certe cose non cambiano.

Il mondo non era cambiato, aveva solo fatto un’orbita su se stesso. 

Grande entusiasmo per questo libro, davvero una piacevole scoperta. 
Risate garantite fin dalle prime battute. 
Riconosco all’autrice grande fantasia, indubbie capacità ironiche e conoscenza della materia. Il tutto condito da un’ottima esposizione. 
Mi sono fatta una cultura sui fantasmi, che l’autrice elenca con le loro “prodezze” ultraterrene. Considerando il gran numero di riferimenti, si evince il considerevole lavoro di ricerca e documentazione. 
Non mancano le note sui personaggi storici a fine paragrafo. 
Per essere una a cui non piace la storia, mi sono ritrovata a fare una sorta di full immersion in questa materia a me ostica. Devo ringraziare l’ironia e la leggerezza con cui l’autrice ha trattato il tutto, altrimenti non ce l’avrei fatta 😅
Come sottolineato dalla scrittrice nelle battute finali, nonostante l’argomento alquanto macabro, il presente racconto tenta d’essere una piccola riflessione sulla vita e di come dobbiamo sempre renderci degni di questo immenso dono.

E in effetti gli spunti di riflessione non mancano.
Come già detto, molti i “personaggi” che fanno la loro “apparizione” - qualunque vocabolo decida di usare ha risvolti dubbi, visto il contesto 😆 -, impossibile elencarli tutti, tuttavia alcuni meritano di essere citati: 
Clarence, l’angelo custode distratto, in attesa di guadagnarsi le ali; Il molto onorevole giudice sir Jeffreys, dalla forca facile, nonché ubriacone, che prende il protagonista sotto la sua ala protettiva, il cui solo pronunciarne il nome provoca cambiamenti negli eventi; E naturalmente la signora Morte, con falce e mantello nero. 
Bene, non aggiungo altro, ormai è chiaro che questo libro è entrato nelle mie grazie, inutile dire che ne consiglio la lettura. 


domenica 1 giugno 2025

RECENSIONE "A NOTTE FONDA" di Riley Sager

 

Buongiorno e buona domenica, amici lettori!
Recensione: "A notte fonda" dell'autore Riley Sager, 
edito Time Crime. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Riley Sager 

Genere: Thriller

Casa editrice: Time Crime

Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 16.06

Contatti autore Facebook - Instagram 



TRAMA:

In questo coinvolgente thriller dell’autore bestseller del New York Times, Riley Sager, un uomo deve fare i conti con la scomparsa avvenuta da tempo del suo migliore amico d’infanzia, e con gli oscuri segreti che si nascondono appena oltre i confini sicuri del suo quartiere “perfetto”.

La cosa peggiore mai accaduta a Hemlock Circle ebbe luogo nel giardino di Ethan Marsh. Una sera di luglio, quando avevano dieci anni, lui e il suo migliore amico Billy si addormentarono in una tenda montata nel cortile di un tranquillo quartiere nel New Jersey. Al mattino, Ethan si risvegliò da solo. Durante la notte, qualcuno aveva aperto la tenda con un coltello e rapito Billy, che non venne più ritrovato.

Trent’anni dopo, Ethan è tornato a malincuore nella casa d’infanzia. Afflitto da incubi e insonnia, inizia a notare che a notte fonda accadono cose strane. Qualcuno sembra aggirarsi nella stradina senza uscita del suo cortile a orari improbabili, e in giardino si manifestano i segni della presenza del suo amico scomparso. È forse uno scherzo crudele architettato da qualcuno del posto? O è proprio Billy che, a lungo creduto morto, è in qualche modo ricomparso a Hemlock Circle?

I misteriosi avvenimenti spingono Ethan a indagare su ciò che è accaduto davvero quel giorno, una ricerca che lo riunisce a vecchi amici e lo conduce nei boschi circostanti. Gli stessi boschi che Billy credeva infestati da fantasmi, in cui uno strano istituto svolge delle ricerche clandestine. Più la verità si fa vicina, più diventa chiaro che nessun luogo è sicuro e nessuno si lascia veramente il passato alle spalle. 

Ethan Marsh, all’età di dieci anni, in una calda estate del 1994, in un tranquillo giardinetto di periferia, si risveglia in un incubo: il suo migliore amico, Billy Barringer, è stato rapito. 
Questo evento lo perseguiterà per tutta la vita, innescando fobie e paure, oltre a un’insonnia cronica dovuta, stando al parere dei terapeuti, a una combinazione di senso di colpa e ansia.

“Non riesci a dormire” mi aveva spiegato “perché pensi che potresti perdere un’altra occasione per impedire che accada qualcosa di terribile. E che chi ha preso Billy alla fine tornerà a prendere anche te.”

A quarant’anni, Ethan, dopo la separazione dalla compagna Claudia, si trasferisce nella casa in cui era vissuto da piccolo, l’ultimo posto al mondo dove vorrebbe trovarsi.
L’inizio di strani episodi, eventi forse di natura sovrannaturale, innescano nel protagonista il timore di stare impazzendo. Ci deve essere una spiegazione razionale, ma difficile definire quello che gli sta succedendo. 

È possibile che una parte di tutto questo sia semplicemente frutto della mia immaginazione, alimentata dal senso di colpa, dal dolore e da una forma di pensiero magico.

E le ricerche che fa sembrano intensificare queste paranoie.
Il ritrovamento del corpo di Billy apre nuovi scenari... 

La certezza della morte di Billy non fa che ingenerare un mistero ancora più grande: chi è stato? Perché? Senza queste risposte non rimane che una lugubre disillusione.

Il caso viene affidato all’Anticrimine della polizia di stato. A capo dell’indagine c’è Cassandra Palmer, che ritiene che l’assassino appartenga alla cerchia di conoscenze del bambino.
Il protagonista ripercorre il giorno del rapimento sperando di ricordare qualcosa, nel timore di aver rimosso qualche dettaglio importante: gli amici - compagni di bravate -, i vicini di casa e naturalmente Billy.
Billy era un bambino un po’ eccentrico, con difficoltà a integrarsi.

Iniziò così la sua attenzione per i fantasmi di ogni tipo. Alla fine, si affezionò a loro. Perfino a quelli spaventosi che urlano nella notte o a quelli che si dice possano rubare l’anima. Billy si rende conto che non vogliono altro che essere visti, riconosciuti, notati. Proprio come lui.

La storia, quindi, si snoda tra passato e presente, con il pov principale di Ethan, ma anche di altri personaggi.
La presenza di elementi sovrannaturali, come nel precedente libro di Riley Sager, contribuisce a creare una sorta di irrealtà, dove tutto è possibile. E il “non sapere” è da sempre fonte di inquietudine, almeno per me. E l’autore punta proprio su questo, ma, a parte la tensione generata dal contesto appena descritto, non ho percepito particolare suspense durante la lettura. In pratica, c’è un bel mistero da risolvere che, una volta ripulito dai dubbi legati agli aspetti ultraterreni, che come detto fungono da diversivo, non desta particolare interesse, proprio come sottolineato dall’autore stesso…

Per un po’ c’era stato un gran caos, con i giornalisti che sciamavano per la loro stradina come vespe…
Quell’attenzione, fortunatamente, non era durata a lungo una volta che la gente aveva capito che non c’era niente di sensazionale in quello che era successo. In qualche spiacevole recesso di internet, qualcuno aveva perfino espresso il proprio disappunto per quella verità così banale, così noiosamente umana. 

E a mio parere sta proprio qui la forza di questo libro: l’aver trasformato un evento “normale” in una storia che appassiona, capace di tenere alta l’attenzione fino alle battute finali. 
Nonostante l’abilità dell’autore nel gettare fumo negli occhi, innescando dubbi nel lettore su quella o quell’altra persona, il colpevole era in cima alla mia lista, insieme a una teoria che viene vagliata e scartata nella parte finale e ad un’altra ancora che non viene proprio considerata dall’autore (la mia mente è andata oltre con le congetture 😅).  Diciamo che avevo intuito qualcosa, sebbene non avessi elementi per capire motivazioni e dinamiche. E qui devo fermarmi, leggete il libro, troverete le spiegazioni esaurienti. 
L’unico colpo di scena che posso definire tale e che sì, non lo nego, mi ha spiazzata, è quello legato alla vita privata del protagonista, ma anche qui non posso aggiungere altro. 
Concludendo, il libro è scritto bene e la storia risulta di piacevole lettura, dunque lo consiglio.

PS: L’autore deve avere una predilezione per le profondità dei laghi, con i loro segreti e le acque che avvolgono e nascondono. Questo, unito a una zona isolata ai confini di un bosco… il gioco è fatto. 

venerdì 23 maggio 2025

RECENSIONE "IL MOSTRO DI TRIESTE" di Gianluca Rampini

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Il mostro di Trieste" dell'autore Gianluca Rampini, 
edito Newton Compton Editori. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Gianluca Rampini

Genere: Thriller

Casa editrice: Newton Compton Editori

Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 12,26

Contatti autore: Facebook - Instagram



TRAMA:

Un’indagine di Zeno Pentecoste
Il buio può fare paura ma anche proteggere dal male

Zeno Pentecoste è un poliziotto molto inquieto. La malattia della moglie e la ribellione della figlia Rebecca si sommano al suo passato tormentato: è stato adottato e della famiglia d’origine non sa nulla. Lo accompagna però il ricordo, vividissimo in lui, della paura del buio.
In questo momento di crisi personale, Trieste è scossa da una violenza brutale. Un killer seriale uccide le sue vittime sottoponendole a un incomprensibile, macabro rituale: i loro corpi, semisbranati, vengono attaccati agli alberi e resi tutt’uno con essi. Dai corpi, dalle mani, spuntano rami. Un sasso rosso si trova in genere sulla scena. Più le indagini vanno avanti, più gli indizi portano Zeno sulle tracce di una tetra vicenda del passato, collegata a qualcuno o qualcosa che lo riguarda molto da vicino.
Un thriller che indaga il lato più buio degli esseri umani.



2018. Trieste diventa teatro di atrocità indescrivibili. La polizia si ritrova a fronteggiare una banda di pedofili e una serie di omicidi, e non è ben chiaro se ci sia un legame.
Il disagio dilaga e i piani alti vogliono il colpevole prima che il panico si diffonda. 
L’irrequieto ispettore capo della polizia, Zeno Pentecoste, indaga su questi crimini efferati.

Appeso a uno dei rami sopra la testa, il presente che quello psicopatico gli lasciava. Sapeva di non avere prove per esserne certo, ma la sensazione di costituire il destinatario di quell’omaggio andava rafforzandosi.

Alcuni dettagli nelle scene del delitto portano Zeno a pensare a un collegamento con il suo passato. Un passato che ha dimenticato e che ha cercato di ignorare, ma che adesso non può più rifuggire. Sogni ricorrenti sembrano condurlo in quella direzione. Così come la consapevolezza che la sua irrazionale paura del buio, che si esercita a domare, non sia altro che una conseguenza di quel periodo oscuro che ha rimosso.
A questo punto, è arrivato il momento di rivelarvi il nome del cattivo... 😆 Scherzo, naturalmente, anche se sono tentata 😂
In verità, l’identità del mostro non è un mistero, ci viene svelata da subito, ma non è lui il vero cattivo della situazione, anzi! Ce ne fossero di mostri così! Parere personale che probabilmente, se non avete letto il libro, vi risulterà difficile da comprendere e accettare, ma che senz’altro condividerete una volta scoperte le motivazioni dell’assassino. 
Di sicuro, vi ritroverete a combattere con il vostro credo personale, ma, se sarete onesti con voi stessi e non vi farete influenzare dalla comune morale, arriverete alla mia stessa conclusione.

C’era voluto un serial killer, un altro mostro, per incrinare le difese di quel sistema. Che fosse questo, lo scopo dell’assassino?

Nella sua distorta visione del mondo, Giovanni almeno aveva una motivazione, socialmente inaccettabile ma umanamente comprensibile.

Giovanni Felluga, psicologo, è una sorta di giustiziere. Il fine giustifica i mezzi: non si fa scrupolo a eliminare chi non serve più. E se questo serve a trovare i cattivi...
È il risultato di un’educazione impartita da un padre violento, crudele. 

Contava solo il progetto e la sua realizzazione. 

Sente di avere una missione, uno scopo che nobilita la sua propensione alla morte.

Per mantenere l’equilibrio precario che aveva trovato nella sua esistenza, doveva compensare, trovare il giusto contrappeso. Una morte per una morte.

Come dicevo, sono altri i cattivi che riempiono le pagine di questo avvincente thriller, alcuni dei quali si celano al mondo dietro una facciata di perbenismo. Per quanto mi riguarda, ho capito subito chi è il colonello, ovvero colui che regge le fila di una rete di pedofili, ed è l’unica critica che rivolgo all’autore. Troppo facile da individuare, nonostante la presenza nella narrazione di tanti personaggi, distribuiti in un arco temporale che va dal 1992 al 2018. A parte questo, la storia è un crescendo di colpi di scena e la lettura di questo romanzo risulta oltremodo appassionante.
Uno di quei libri che danno soddisfazione, in più di un senso... Forse, un po’ “mostro lo sono anch’io… Capirete leggendo 😉 
La storia, sebbene autoconclusiva, lascia aperta la strada a un seguito. Non sarebbe male una serie, dove ritrovare i vari personaggi, protagonisti e non. Quantomeno, io sarei ben lieta di leggerla.
In attesa di eventuali sviluppi, consiglio caldamente la lettura di questo libro e faccio i miei complimenti all’autore Gianluca Rampini.


mercoledì 14 maggio 2025

RECENSIONE "OMICIDI, ORE BUCHE E CALAMARI FRITTI" di Maria Letizia Musu

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Omicidi, ore buche e calamari fritti" dell'autrice 
Maria Letizia Musu. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Maria Letizia Musu

Genere: Cozy Mystery

Disponibile in ebook a € 3,99 

E in formato cartaceo a € 12,00

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TRAMA:

La tranquilla vita della professoressa Bianca Contini viene sconvolta di colpo quando, dietro la palestra della scuola in cui insegna, si imbatte in qualcosa che non era affatto nel programma scolastico: il cadavere del collega Salvo Rizzo.
Mentre il Vice Questore Antonio Mancini, uomo d’esperienza e dotato di un certo fascino, avvia le indagini ufficiali, Bianca e la sua amica e collega Giovanna Pintus decidono di prendere in mano la situazione e indagare per conto loro. Dopotutto, se riescono a smascherare studenti che giurano di non aver copiato, quanto potrà mai essere più difficile trovare un assassino?
Inizia così un cozy mystery caratterizzato da interrogatori poco ortodossi, pedinamenti e rivelazioni incredibili. Una storia brillante e irresistibile, dove tra un’interrogazione a sorpresa e un’indagine per omicidio, la linea di demarcazione è più sottile di quanto sembri. 


Salvo Rizzo, insegnante presso la scuola media di Quartu Sant’Elena, in Sardegna, viene ritrovato cadavere.
La professoressa di lettere Bianca Contini, insieme alla collega nonché amica del cuore Giovanna Pintus, indaga sull’omicidio. 
Nei vecchi uffici della scuola, in quella che diventa una filiale improvvisata di una centrale di polizia, le due donne fanno una cernita delle persone che avrebbero potuto volere la morte di Salvo. Un uomo non particolarmente ben voluto, in verità, ma da qui ad arrivare al punto di mettere fine prematuramente alla sua vita ce ne vuole. Chi potrebbe avere un movente valido? L’indagine si estende alla vita personale della vittima e alle sue attività particolari: scommesse, debiti, donne.
Ma scoprire l’assassino si rivela più complicato del previsto, quindi si vedono costrette ad accettare l’aiuto di Cassandra, la vicina di casa di Bianca, una sorta di veggente, e di Mario, il bidello capo, sempre informato su tutto.

Bianca non era sicurissima che fosse la mossa giusta coinvolgere Cassandra, ma ogni pista valeva la pena di essere seguita. Anche se portava dritta nel mondo dell’esoterico e dell’improbabile. 

Quello, però, che è iniziato quasi come un gioco, rischia di avere ripercussioni sulla vita delle due aspiranti detective. Il rischio di una denuncia per intralcio alle indagini non rientra di certo nei loro piani.
Ho apprezzato molto la lettura di questo breve giallo, definito dalla stessa autrice un “cozy mystery”; un modo, forse, per preservarlo da eventuali critiche? 😆 Se tale non fosse stato, infatti, non avrei esitato a sottolineare le mancanze delle forze dell’ordine, le cui negligenze rasentano l’assurdo, e la scelta delle due donne di tenere all’oscuro la polizia delle scoperte fatte. Dunque, ho accettato il contesto leggero e con una buona dose di humor, in sintonia con lo stile per me inconfondibile di Maria Letizia Musu, la cui ironia si percepisce fin dalle prime pagine.
Azzeccata l’idea di ambientare la storia in una scuola, dove si può spaziare con i personaggi (tra alunni, insegnanti e personale vario), inserendo piccoli siparietti divertenti. Da Tonino, il nuovo bidello tutto d’un pezzo, a Pietro, il collega strafigo di motoria, dal dirigente scolastico Enzo Cossu, che il correttore automatico continua a modificare in Cossio 🙄😂, passando attraverso le insegnanti Paola Desanctis e Carla Santini e la vicepreside Marina Tagliaferri. 
A questi vanno ad aggiungersi i componenti del Commissariato: Antonio Mancini, Vice Questore Aggiunto di lungo corso, il Vice Ispettore Matteo Mascia e il medico legale Sanna. 
Tutti, nessuno escluso, caratterialmente ben definiti e perfettamente calati nel ruolo assegnato (compreso il gabbiano ba star do 😆).
Concludo dicendo che spero che l’autrice prenda in considerazione la possibilità di realizzare una serie; non mi dispiacerebbe leggere un seguito, ritrovare alcuni personaggi. Io la butto lì 😉
Lettura consigliata.

lunedì 12 maggio 2025

RECENSIONE "THUNDER AND KISSES: BACI, TUONI E FULMINI" di Valentina Piazza

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "Thunder and kisses: Baci, tuoni e fulmini" dell'autrice 
Valentina Piazza. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Valentina Piazza

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 13,42

Contatti autore Facebook - Instagram 



TRAMA:

Nathan MacTavish è il meteorologo più sexy del Regno Unito. Come potrebbe essere diversamente, con i suoi geni scozzesi, gli occhi azzurri e un sorriso da canaglia che non deve chiedere mai, soprattutto alle donne?
Peccato che il bel Nat abbia seri problemi con il gentil sesso che cerca di risolvere – con poco successo – grazie all’aiuto di un gatto e di un gruppo di temibili signore di mezza età. Se sul fronte sentimentale la sua vita è un disastro, almeno su quello professionale sembra andare tutto alla grande...
Arabella Johnson lavora per City Channel, nota rete televisiva londinese, e l’ultima cosa di cui ha bisogno è un uomo – anzi, un troglodita – misogino e pieno di sé che le gironzoli attorno.
MacTavish è il sogno erotico di ogni donna e l’incarnazione di tutti i suoi peggiori incubi. Per fortuna, nei week-end può fuggire da Londra e rifugiarsi da zia Mabel e sarebbe tutto perfetto, se non iniziasse a provare una fastidiosa, irritante attrazione per Nat, i suoi sorrisi e quei bicipiti da urlo… 


Dopo una pausa molto lunga, il cosiddetto blocco del lettore o periodo di impasse, come preferite definirlo, mi sono ritrovata tra le mani il libro di Valentina Piazza - quando si dice essere nel posto giusto al momento giusto 😅 - che con leggerezza e semplicità mi ha trascinato fuori da questo momento di arresto. Un contributo determinante, quanto insperato, considerando le innumerevoli letture iniziate e accantonate pressoché subito nel corso dei mesi, sebbene fossi consapevole di andare sul sicuro con questa autrice.
E così, in una tiepida domenica primaverile, mi sono gustata la sua ultima fatica…  

Nathan Mac Tavish, trentasette anni, meteorologo, inizia una collaborazione con City Channel, una rete televisiva londinese. Senza nulla togliere alle sue capacità lavorative, è consapevole di aver ottenuto il posto anche grazie al suo aspetto fisico. Una combinazione micidiale per il gentil sesso.
È un uomo che apprezza la bellezza della calma, della pace e della tranquillità, nonché della lentezza; sprizza sicurezza da tutti i pori. Con un divorzio alle spalle, è restio nei confronti delle donne, sospettoso, poco incline a concedere fiducia. Tiene il suo cuore al sicuro e ben chiuso, sotto chiave.
Arabella Johnson, detta Bella, lavora per la stessa emittente. È polemica, nevrotica, ansiosa e sembra fissata con il lavoro. Ma nasconde delle insicurezze.

Sono una donna in carriera, indipendente e piena di ansie, una che non cerca una storia, perché sa di essere troppo complicata per chiunque e anche un po’... sbagliata.

La Nevrotica e Il Troglodita.
Gli opposti.
Il loro primo incontro non è tra i migliori. Tra i due si innesca una immediata antipatia, non senza una certa attrazione fisica.
Entrambi feriti dai precedenti partners, hanno problemi a relazionarsi con l’altro sesso, ma la situazione è presto destinata a cambiare, grazie a un vero e proprio programma di recupero.
Complice l’infortunio occorso alla zia Mable, Bella si trasferisce per qualche giorno a Cambridge per prendersi cura dell’anziana, all’oscuro del fatto che la donna si è messa in testa di accasare la nipote. Si ritrova così ad abitare vicino a Nathan. E i motivi di incontro in una piccola cittadina sono inevitabili. Se poi ci si mettono anche le malefiche vecchiette del quartiere, che tramano per vederli insieme, per non parlare del gatto Libeccio, il cui ruolo scoprirete solo leggendo il romanzo 😉, non può esserci margine di fallimento.
Tra riunioni del libro, lezioni di cucito e di maglia, sessioni di pilates e giochi di ruolo, la storia prende forma. 
L’ho letta velocemente, se si considerano i miei standard da lumachina, con la voglia di arrivare al finale e conoscere il meritato lieto fine assegnato ai protagonisti. Chiaramente, nessuna sorpresa, d’altronde la prevedibilità è requisito essenziale in un romance che si rispetti 😅, la cui scaletta segue un copione visto e rivisto. A fare la differenza, in questo caso, è lo stilo dell’autrice, fresco, ironico, pulito. Quindi non mi resta altro che fare i complimenti a Valentina Piazza e consigliare la lettura di questa breve commedia romantica.