sabato 30 dicembre 2017

"L'INQUIETUDINE DEI SENSI" di Bianca Blq



Buongiorno follower!
Vi segnalo "L'inquietudine dei sensi" di Bianca Blq, una raccolta di racconti erotici adatta decisamente a un pubblico adulto 😉
Il libro è solo in versione cartacea. Se ne volte una copia, potete contattare direttamente l'autrice sulla sua pagina autrice: Bianca Blq Autrice







Autore: Bianca Blq 
Genere: Racconti erotici

Casa editrice: Pluriversum Edizioni

Disponibile in formato cartaceo a € 11,90

Pagina autore: Bianca Blq Autrice 






TRAMA:


Venti racconti erotici con un unico io narrante. Ogni capitolo è un’emozione, racchiusa in un incontro in cui la protagonista smaschera se stessa davanti agli occhi del lettore, con l’intento di mostrarsi attraverso la propria sessualità.

Sul confine, volutamente non ben delineato, tra erotismo e pornografia, Bianca cammina, inciampa, cade… poi si rialza. Corre, sentendosi viva solo quando il cuore le batte in gola. Seduce, interpretando i desideri dei suoi amanti sino a volerne divenire l’oggetto. Si lascia lusingare da quanti riescono a incuriosirla, attirando la sua attenzione. Negli amplessi che si consumano nei bagni dei centri commerciali, in lussuose stanze d’albergo o nello squallore dei motel a ore, tra le scrivanie del suo ufficio o in un qualche locale affollato… Bianca non si limita a soddisfare una sua vorace necessità. Ingorda di sentimenti, tanto quanto lo è del piacere, sazia la sua fame d’amore facendo del sesso il complice perfetto di passione, gioco, audacia e sentimento.







DICE L'AUTRICE:

Quando ho iniziato a scrivere il mio primo racconto, Bianca “personaggio” non esisteva ancora. O meglio, io ancora non sapevo esistesse. Mi ricordo di essere stata contattata da una persona, subito dopo averlo pubblicato in un sito di racconti erotici. Il suo era un consiglio ad approfondire. Evidentemente devo aver ascoltato in qualche modo le sue parole… fatto sta che le cose sono andate proprio così, e che da quel racconto è nato questo libro.

Poco alla volta ho disegnato intorno a Bianca i contorni del suo mondo, mettendole a fianco i suoi complici, amici o amanti. L’ho fatto a partire da un mondo normale, quello che i miei occhi vedono tutti i giorni. Popolato da persone normali che forse elaborano, di tanto in tanto, fantasie erotiche un poco eccentriche. Forse, nella loro mente, ce n’è qualcuna che reputano inconfessabile, e che crea in loro un qualche tipo di scomodo imbarazzo.

Cosa accadrebbe - mi sono chiesta - se sapessero che altri condividono il loro stesso disagio?
Avrebbero voglia di ascoltare le loro voci, o preferirebbero fare finta di non sentire e non vedere? 
A Bianca ho dato l’opportunità di scegliere, e devo ammettere di essermi molto divertita a vivere del suo brio. 







BREVI ESTRATTI:

La comunicazione si è appena interrotta. Io appoggio il telefonino sul sedile del passeggero e cerco di ricompormi. Sono ancora avvinghiata allo schienale del posto di guida, in ginocchio a gambe allargate, leggings abbassati e col flacone del liquido delle lenti tra le cosce. Mi volto e mi guardo velocemente nello specchietto retrovisore. Il sudore ricopre ogni centimetro di pelle del mio corpo, il trucco è colato sul mio viso e i capelli, bagnati, mi ricoprono gli occhi. Gocce scendono sul petto e muoiono tra i vestiti malamente sollevati. Il seno è scoperto e io ho tutta l’aria di essere appena stata posseduta. C’è odore di sesso nell’abitacolo, il mio. Fa un caldo che toglie il respiro, io ripercorro ora con la mente ciò che mi ha portato, in pieno giorno, nelle ore più calde del pomeriggio, in un parcheggio poco frequentato di un cimitero di paese. 


«Hai mai avuto una cagnolina?»
Segue qualche attimo di silenzio. Spezzato solo dalla mia voce.
«Io immagino di camminare a quattro zampe e venire verso di te scodinzolando.» Una vampata di calore si irradia sul mio sesso, e sulle mie guance. Il cuore accelera il suo battito. A questo punto il filo di dolcezza che ci univa si spegne.
«Forza, giù, per terra. A quattro zampe. Questo è il tuo posto. Avanti, a cuccia.»
Nel dire questo, mi indica il divanetto rosso ai piedi del letto. I suoi occhi sono cambiati, la sua espressione lo è, io lo sono. Mi alzo dal letto e mi inginocchio per terra. Lui si avvicina senza dire nulla, raccoglie i nastri che prima gli erano serviti per legarmi e col primo mi mette il collare. Stringe e, mentre lo fa, sento tirare i capelli. Sento chiudersi il nodo e il fruscio che percepisco mi invade il cervello. Alzo lo sguardo verso di lui, quasi a essere riconoscente per ciò che sta accadendo. 






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