Buongiorno follower!
Vi segnalo "L'inquietudine dei sensi" di Bianca Blq, una raccolta di racconti erotici adatta decisamente a un pubblico adulto 😉
Il libro è solo in versione cartacea. Se ne volte una copia, potete contattare direttamente l'autrice sulla sua pagina autrice: Bianca Blq Autrice
Titolo: L'inquietudine dei sensi
Autore: Bianca Blq
Genere: Racconti erotici
Casa editrice: Pluriversum Edizioni
Disponibile in formato cartaceo a € 11,90
Pagina autore: Bianca Blq Autrice
TRAMA:
Venti racconti erotici con un unico io narrante.
Ogni capitolo è un’emozione, racchiusa in un incontro in cui la protagonista
smaschera se stessa davanti agli occhi del lettore, con l’intento di mostrarsi
attraverso la propria sessualità.
Sul confine, volutamente non ben delineato, tra
erotismo e pornografia, Bianca cammina, inciampa, cade… poi si rialza. Corre,
sentendosi viva solo quando il cuore le batte in gola. Seduce, interpretando i
desideri dei suoi amanti sino a volerne divenire l’oggetto. Si lascia lusingare
da quanti riescono a incuriosirla, attirando la sua attenzione. Negli amplessi
che si consumano nei bagni dei centri commerciali, in lussuose stanze d’albergo
o nello squallore dei motel a ore, tra le scrivanie del suo ufficio o in un
qualche locale affollato… Bianca non si limita a soddisfare una sua vorace
necessità. Ingorda di sentimenti, tanto quanto lo è del piacere, sazia la sua
fame d’amore facendo del sesso il complice perfetto di passione, gioco, audacia
e sentimento.
DICE L'AUTRICE:
Quando ho iniziato a scrivere
il mio primo racconto, Bianca “personaggio” non esisteva ancora. O meglio, io ancora
non sapevo esistesse. Mi ricordo di essere stata contattata da una persona,
subito dopo averlo pubblicato in un sito di racconti erotici. Il suo era un
consiglio ad approfondire. Evidentemente devo aver ascoltato in qualche modo le
sue parole… fatto sta che le cose sono andate proprio così, e che da quel
racconto è nato questo libro.
Poco alla volta ho disegnato
intorno a Bianca i contorni del suo mondo, mettendole a fianco i suoi complici,
amici o amanti. L’ho fatto a partire da un mondo normale, quello che i miei
occhi vedono tutti i giorni. Popolato da persone normali che forse elaborano,
di tanto in tanto, fantasie erotiche un poco eccentriche. Forse, nella loro
mente, ce n’è qualcuna che reputano inconfessabile, e che crea in loro un
qualche tipo di scomodo imbarazzo.
Cosa accadrebbe - mi sono
chiesta - se sapessero che altri condividono il loro stesso disagio?
Avrebbero voglia di ascoltare
le loro voci, o preferirebbero fare finta di non sentire e non vedere?
A Bianca ho dato l’opportunità
di scegliere, e devo ammettere di essermi molto divertita a vivere del suo
brio.
BREVI ESTRATTI:
La comunicazione si è appena
interrotta. Io appoggio il telefonino sul sedile del passeggero e cerco di
ricompormi. Sono ancora avvinghiata allo schienale del posto di guida, in
ginocchio a gambe allargate, leggings abbassati e col flacone del liquido delle
lenti tra le cosce. Mi volto e mi guardo velocemente nello specchietto
retrovisore. Il sudore ricopre ogni centimetro di pelle del mio corpo, il
trucco è colato sul mio viso e i capelli, bagnati, mi ricoprono gli occhi.
Gocce scendono sul petto e muoiono tra i vestiti malamente sollevati. Il seno è
scoperto e io ho tutta l’aria di essere appena stata posseduta. C’è odore di
sesso nell’abitacolo, il mio. Fa un caldo che toglie il respiro, io ripercorro
ora con la mente ciò che mi ha portato, in pieno giorno, nelle ore più calde
del pomeriggio, in un parcheggio poco frequentato di un cimitero di paese.
«Hai mai avuto una cagnolina?»
Segue qualche attimo di
silenzio. Spezzato solo dalla mia voce.
«Io immagino di camminare a
quattro zampe e venire verso di te scodinzolando.» Una vampata di calore si
irradia sul mio sesso, e sulle mie guance. Il cuore accelera il suo battito. A
questo punto il filo di dolcezza che ci univa si spegne.
«Forza, giù, per terra. A
quattro zampe. Questo è il tuo posto. Avanti, a cuccia.»
Nel dire questo, mi indica il
divanetto rosso ai piedi del letto. I suoi occhi sono cambiati, la sua
espressione lo è, io lo sono. Mi alzo dal letto e mi inginocchio per terra. Lui
si avvicina senza dire nulla, raccoglie i nastri che prima gli erano serviti
per legarmi e col primo mi mette il collare. Stringe e, mentre lo fa, sento
tirare i capelli. Sento chiudersi il nodo e il fruscio che percepisco mi invade
il cervello. Alzo lo sguardo verso di lui, quasi a essere riconoscente per ciò
che sta accadendo.
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