giovedì 28 giugno 2018

DOPPIA RECENSIONE "SFUMATURE DELLA NOTTE" di Damiano Darko



Buon pomeriggio follower!
Doppia recensione per "Sfumature della notte" di Damiano Darko, a cura di Alessia Toscano e Valentina Piazza 😊


Titolo: Sfumature della notte
Autore: Damiano Darko

Disponibili in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 8,41

Pagina autoreDamiano Darko 

TramaIl giornalista Argenta Drogo conduce una vita in apparenza normale, ma non mostra a nessuno il suo volto. E nessuno sa perché. Indossa sempre una maschera che cela un segreto profondo come la notte, con le sue infinite sfumature. La sua vita è sconvolta dall’arrivo in città della giovane e affascinante pop-star Ricardo Guerrieri e della sua stretta collaboratrice, Naomi Albatros. Drogo li conosce per motivi di lavoro e finisce per provare un fiammante sentimento verso la carismatica Naomi. Ma finirà per nascere un amore tormentato, dove terribili ricordi riemergeranno dagli abissi del passato, come relitti di navi che riaffiorano da tempi lontani.Delitti, sogni inquietanti e un amore disperato. 





"Sfumature della notte" è il primo romanzo di Damiano Darko, e il primo, in effetti, che io abbia letto. Poi ho DOVUTO proseguire gustandomi anche io secondo volume, “Sfumature dell’Alba”. 
Il protagonista è Argenta Drogo, per il quale io da subito ho perso la testa, nonostante lui sia un personaggio anticonvenzionale. Non è bello, non è ricco, non fa il figo… Anzi, è costretto a coprire il suo volto con una maschera nera che protegge il suo reale aspetto da occhi indiscreti, ma che desta pregiudizi e diffidenza. 
È invisibile alla società: più facile emarginare qualcuno diverso da noi, invece che capirlo e accettarlo. 
Ma Drogo ha un animo immenso e riesce a fronteggiare le difficoltà che la vita gli pone davanti, anche se a volte sembra cedere, non si dà mai per vinto, si aggrappa a sé stesso e lotta. 
Lui è un giornalista che però riesce a risolvere gli enigmi meglio dei più grandi detective, infatti affiancherà il suo “amico”, l’ispettore Leone, durante un’indagine ingarbugliata e complicata. Anche se a dargli la spinta per invischiarsi nel caso è stato l’amore… Il cuore è sempre il motore di tutto, soprattutto se il proprio nome è Drogo. In effetti il suo intuito sarà decisivo nella risoluzione del caso. 
Dicevo che l’amore lo porterà a effettuare delle azioni… la “colpa” è della bella Naomi, sarà una passione diversa da quelle che di solito vengono raccontate nei libri. Lui proverà dei sentimenti e delle emozioni davvero intense, che l’autore ha saputo trasmettere anche a me, facendo battere il mio cuore. 
In realtà, io sono follemente innamorata della penna di Damiano Darko che, se posso essere sincera, man mano che va avanti nella scrittura dei suoi romanzi diventa sempre più precisa e matura. 
"Sfumature della notte" si è rivelata una lettura molto piacevole. 
Ci sono dei momenti leggeri, altri più intriganti, legati dal ritmo incalzante della narrazione, condita dai colpi di scena e trabocchetti disseminati lungo la trama. L’attenzione, in questo modo, non cala mai. 
Drogo è un personaggio molto introspettivo e, tra le pagine, esce fuori molto bene la sua psicologia, così da essere inquadrato a tutto tondo. 
Mi sarebbe piaciuto tanto frequentarlo e rubarlo alle grinfie di Naomi. Avrei saputo come renderlo felice e sicuramente lui mi avrebbe regalato notti di passione. Emh… Ups! 
Lui dovrebbe capire quanto sia speciale e accettarsi, perché davvero ha molto da dare e da dire. Si vuole avvolgere di tenebre, affinché lo proteggano, senza rendersi conto di quanto calore può donare la luce del sole, una carezza, un abbraccio stretto… 
Damiano è stato capace e attento nella sua costruzione, mostrando bene ogni ingrediente che lo compone: le paure, le gioie, le speranze, le passioni. Tutte caratteristiche che lo rendono particolare e molto intrigante. 
Un po’ difficile recensire questo romanzo dopo avere letto anche il secondo volume… Perché so cose della sua evoluzione che quando ho letto "Sfumature della notte" non conoscevo. 
La trama è ben intrecciata anche se, ammetto, poteva risultare difficile non incartarsi, perché ci sono molte carte da mescolare e l’indagine che la polizia sta seguendo è davvero ingarbugliata, ma Drogo ha una sensibilità davvero spiccata e scoprirà man mano tutti i tasselli necessari. 
Gli ingredienti del romanzo sono intrighi, passione, romanticismo, e ironia, quella sottile ironia nera che a volte è difficile comprendere, ma se viene capita risulta piacevole e necessaria, un po’ come i vecchi noir degli anni sessanta. 
Proprio come il protagonista, anche la storia d’amore raccontata è anticonvenzionale e non è stata scritta per attirare il lettore, ma per il vero piacere di crearla a volontà dell’autore. 
La vicenda è snocciolata con attenzione e una buona dose di sarcasmo, esce fuori l’immensità dei sentimenti di chi li vive. 
C’è una vena onirica portata dai sogni del protagonista, che in questo modo ci mostra i turbamenti e le paure che infestano la sua anima, aiutati anche dall’atmosfera a volte un po’ cupa e malinconica descritta. Vorrei suggerirgli di seguire gli spiragli di luce che il destino gli pone davanti, invece di essere cieco anelando qualcosa di impossibile che, secondo me, poi alla fine, neanche lui desidera così tanto… A volte ci fissiamo su delle cose senza neanche saperne il motivo. 
Comunque, quando si tratta di Drogo, le cose non sono scontate come sembrano e i nodi vengono al pettine solo alla fine. 
Mi piace molto lo stile di Damiano Darko, perché sembra quasi che scriva al contrario, fuori da ogni schema e tempo. 
Una scrittura che a volte sembra quasi una scenografia teatrale o cinematografica. Lui usa parole semplici, ma profonde, che arrivano dritte al cuore. 
Un romance con pennellate di giallo o, viceversa, un giallo tinto di rosa… Non so, importante è che sembrava che io fossi lì, insieme a loro. 
I personaggi da amare si amano alla follia, quelli da odiare si odiano, questo vuol dire che la loro costruzione è ben riuscita. 
E come dimenticare Indiana… Non voglio svelare chi lui sia, ma è una figura importantissima! 
Concludo dicendo che Drogo è un po’ come una… droga. Vabbé, affermazione mal riuscita forse, ma rende l’idea! So già che probabilmente l'autore non lo farà, ma sarebbe bella una serie incentrata sulle indagini dell’ispettore Leone, in collaborazione con l’intrigante giornalista Argenta Drogo. 
Complimentia Damiano Darko per le emozioni che riesce a trasmettere sempre, per la sua versatilità, per la sua scrittura così avvolgente e poetica, e perché nelle battute finali riesce sempre a spiazzarmi. 





Drogo indossa una maschera sul viso, che non mostra mai a nessuno, da anni. Collabora con un giornale e scrive articoli che spaziano dalla cronaca nera agli eventi mondani.
Un giorno conosce una bellissima donna, Naomi, e se innamora, ma nel frattempo la città viene devastata da due terribili uccisioni. La scrittura è fluida e le descrizioni accurate, tanto che sembra di trovarsi in un film noir in bianco e nero o almeno è quello che ho immaginato io. Ho creduto di aver indovinato il killer, poi tutto è stato messo in discussione, poi di nuovo tutto è cambiato, in quella che è una lettura scorrevole e che ho letteralmente divorato. Drogo è un personaggio solo, profondamente malinconico e riflessivo che ama il suo lavoro e trova gli amici più improbabili sul suo cammino. La storia d’amore non è la solita cui siamo abituati, anzi tutt’altro, ed è mischiata all’elemento giallo. Nel complesso non ho amato particolarmente il personaggio di Naomi, mentre invece mi sono piaciuti Drogo, l’ispettore di polizia e il corvo (non vi svelo di più). Complimenti all’autore!!! 



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