martedì 5 giugno 2018

"LA TRACCIA DELL'ARMONIA" di Fernanda Romani


Buongiorno follower!
In uscita oggi "La traccia dell'armonia" il nuovo racconto fantasy di Fernanda Romani, edito Delos Digital. Un grosso in bocca al lupo all'autrice da parte di tutti noi 😊






Autore: Fernanda Romani
Genere: Romance Fantasy

Casa editrice: Delos Digital
Collana: Odissea Romantica

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autore: Endora Romanzo Fantasy  






TRAMA:


Venezia - dicembre 2014
Danivio è uno dei Sirenidi, popolo acquatico nato da un antico mito, e sta per morire. Gli Adoratori del Sole, la setta segreta costituita da umani che li considerano degli abominii, lo hanno catturato e lo sacrificheranno all'alba del Solstizio d’Inverno.
L’unica cosa che lui può fare è usare il canto dell’alba per comunicare con Olisana, principessa dell'Adriatico, e avvertirla di stare lontana da Venezia.
Ma Olisana è già arrivata, lo sta cercando. Lo ama ancora, malgrado lui l’abbia abbandonata due anni prima a causa di troppe incomprensioni e sospetti. Sa che lui ha disertato per fuggire dal marchio che si porta addosso fin da bambino: il figlio del traditore.
Mentre la principessa e la sua scorta passano l’ultimo giorno prima del solstizio a cercare le tracce di Danivio e a scoprire segreti nascosti da troppo tempo, questi non può fare altro che rimpiangere la donna che ama e temere per la sua vita.
La sua relazione con la figlia del re  poteva essere un'occasione di riscatto, ma gli eventi li hanno divisi.
Eppure nessuno dei due ha dimenticato l'altro e il piano degli Adoratori del Sole potrebbe essere la fine per entrambi.




BIOGRAFIA:

Fernanda Romani è nata nel 1962, in provincia di Rovigo, e predilige scrivere fantasy. Ha pubblicato diversi racconti in antologie edite da DelosBooks, Alcheringa Edizioni, Lìmana Umanìta, Dbooks.  Il suo racconto fantasy  “Veniva dal mare” è stato segnalato al concorso “Salento in love-2016”. Sta pubblicando, tramite self-publishing, la saga fantasy “Endora”, di cui è appena uscito lo spin-off  M/M “I tre giorni di Atavanno”, e ha sul mercato anche un racconto western romance intitolato “La fine della caccia”.  Collabora con il blog “Babette Brown legge per voi” in qualità di recensore ed è membro di EWWA, un'associazione di autrici e professioniste del mondo della comunicazione (stampa, grafica e audiovisivo), che ha come obiettivo primario la solidarietà professionale e creativa tra donne che lavorano in questo settore in Europa.



DICE L'AUTRICE:

Scrivendo questa storia ho voluto, per una volta, uscire dal Medioevo, che è sempre stata la mia ambientazione prediletta. Mi affascinava l'idea di scrivere qualcosa che riguardasse le sirene, creature mitiche che non avevo mai affrontato, e ho deciso di inserire una doppia suggestione collocando le parti più significative  della vicenda a Venezia, una città ormai divenuta mito. Ho scelto un contesto moderno, che secondo me fa da giusta contrapposizione agli elementi fantastici che pervadono il romanzo.






BREVE ESTRATTO:

«Pensi mai al futuro, Danivio?»
Olisana non sapeva nemmeno perché gli avesse fatto quella domanda, spezzando il momento di serenità  in cui si erano rifugiati. Un piccolo tavolo d’angolo, dentro una pasticceria non molto grande ma affollata di gente in cerca di bevande calde con cui sfuggire alla temperatura esterna. 
Lui smise di guardare fuori dalla finestra, dove la neve si era trasformata in straccetti soffici che stavano invadendo ogni luogo dove l'occhio si posava.
«No, ho smesso di pensarci.»
Lo disse fissando la tazza di cioccolata che teneva tra le mani, eppure non c’era tristezza nella sua voce, solo una lucida esposizione dei fatti.
Olisana percepì una contrazione nel petto, un fremito nelle vene. Era  lei la causa di quell’atteggiamento, ne era certa, così come era certa di non volerne portare il peso.
«Perché?»
Lui non rispose. Tornò a scrutare fuori, oltre il vetro, dove il tempo sembrava sospeso, immerso in un candido nulla.
«Perché, Danivio?»
Finalmente, gli occhi dell’amante incontrarono i suoi.
«C’è stato un tempo in cui pensavo che il mio futuro sarebbe stato avere una moglie, dei figli, una famiglia. Poi ho capito che non mi sarei mai liberato della reputazione di mio padre e che i miei erano soltanto inutili sogni.» Le sue dita accarezzavano piano il bordo della tazza, come se fossero le labbra di una donna. «E ora sono l’amante della figlia del re.» Gli occhi verde scuro si incatenarono ai suoi. «É molto più di quanto potessi desiderare, ma non c'è nessun futuro per noi due. Posso soltanto godermi il presente.» 




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