martedì 16 ottobre 2018

"IL DONO" di Irene Catocci



Buongiorno follower!
In uscita oggi il restyling - in un unico volume - della dilogia "Il dono" e "Il dono. Oltre le barriere" di Irene Catocci. 






Titolo: Il dono --> Restyling - in un unico volume - della dilogia "Il dono" e "Il dono. Oltre le barriere"
Autore: Irene Catocci
Genere: Romance contemporaneo

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99 
a breve anche in formato cartaceo

Pagina autoreI romanzi di Irene Catocci 





TRAMA:


“Io credo che senza amore la vita sia come un albero che non germoglia, non dà frutti.
Immutato nella sua sterilità.
Credo che senza amore si sopravviva, ma non si viva mai veramente.”
            
Cassandra è una ragazza emotivamente bulimica; tiene a distanza per paura di soffrire, di essere abbandonata nuovamente. La sua vita è in stallo da quando, in un incidente stradale, persero la vita i suoi genitori. Da quel maledetto giorno, tutta la sua vita è cambiata, l’età dell’innocenza le è stata strappata via, lasciandola inerme e prosciugata come un guscio vuoto.
L'incontro con Gabriele - un ragazzo paraplegico - ribalta, in un istante, tutte le sue certezze. Da quel momento tutto sembra possibile: l'amore, una vita diversa, e ricominciare a credere in un qualcosa di superiore, a un futuro che si era preclusa tanto tempo fa. 
Questa è la storia di Cassandra e Gabriele, e del loro legame benedetto dal destino; una storia semplice, sui valori importanti della vita, sull'accettazione delle diversità e sull'amore, come unico  dono da vivere pienamente e senza vergogna.



BIOGRAFIA:

Irene Catocci è nata a Grosseto nel 1985, dove vive con il marito e le figlie. Ama leggere, vivere all'aria aperta e la tranquillità. Ha sempre amato la scrittura e, a oggi, ha pubblicato tre romanzi. Il dono nel 2017 Filo Spinato nel 2017 Il dono. Oltre le barriere nel 2018





BREVI ESTRATTI:

[…] la proteggerò anche a costo di morire come Icaro che, ammaliato dal sole, si avvicinò troppo e il calore gli fuse le ali di cera facendolo precipitare in mare. Però che bella morte ha avuto! Ha visto il sole, ne ha sentito i raggi sulla pelle e, anche se è caduto, lo ha fatto consapevole di aver vissuto l’esperienza migliore della sua vita. Io, con te, Cassandra, mi sento come Icaro e sarei pronto a fare la stessa fine per un solo tuo sorriso.


Ho avuto paura anche io, non lo nego. Paura della sua carrozzina, del mio stato confuso e dell’amore che nutrivo per lui, così assoluto ma totalmente irragionevole. Sono sempre stata una ragazza abbastanza cinica nei sentimenti, nessun legame duraturo, nessuna relazione stabile. Poi è arrivato lui, bello ma così problematico, con il suo candore e i suoi occhi innamorati ma così tristi, perennemente in attesa, che sprigionavano un sentimento talmente puro da incatenarmi e, al tempo stesso, allontanarmi, frenarmi. L’incidente ha già portato via con sé troppi ricordi della mia vita, ma il mio inconscio è andato ancora più in là, a una paura così atavica da essere stata generata con me. Avevo paura di soffrire, di essere abbandonata nuovamente. Per questo l’ho allontanato. Per questo ho resistito. Fino a quando non ce l’ho più fatta e sono venuta a cercarlo, a rincorrerlo, se fosse stato necessario. Dovevo riprendermi ciò che era mio, che sentivo prepotentemente mio: il suo amore, la sua vita, la sua quotidianità.






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