In uscita oggi "Solo per me" di Marialuisa Gingilli, primo volume della serie "Under The Irish Sky Series". Un grande in bocca al lupo all'autrice da parte di tutti noi 😊
Titolo: Solo per me
Autore: Marialuisa Gingilli
Serie: Under The Irish Sky Series Vol.1
Genere: Contemporary Romance
Disponibile in ebook a € 1,99
a breve anche in formato cartaceo
Pagina autore: Maria Luisa Gingilli Autrice
TRAMA:
Margherita ha poco più di vent'anni, una storia, quella con Alessandro, che trascina da troppo tempo e un cassetto pieno di sogni irrealizzati. Complice un viaggio tra gli incantevoli paesaggi d'Irlanda e un paio di occhi verdi come i prati di quelle terre, si renderà conto che è arrivato il momento di abbandonare la sua confortevole routine e lanciarsi nel vuoto, fare spazio ai propri desideri e accettare i propri sentimenti.
Ma si sa, a volte, l'amore ci porta su sentieri pericolosi... Margherita avrà il coraggio di percorrerli?
BIOGRAFIA:
Marialuisa Gingilli nasce a Roma nel 1983 ed è dal 2008 che vive nella splendida cornice dei Castelli Romani.
Dopo aver trascorso cinque terrificanti anni presso il Liceo Scientifico Statale “Plinio Seniore”, capisce che nella sua vita potrà percorre qualsiasi strada, basta che non abbia a che vedere con le materie scientifiche. Nel 2002, quindi, inizia a frequentare la facoltà di “Lettere e Filosofia”, presso l’Università “La Sapienza”, con il sogno di diventare, un giorno, un’affermata giornalista di cronaca.
Il destino, però, sa essere beffardo ed è così che nel 2006 comincia a lavorare per un’azienda di servizi alle imprese, dove, ancora oggi, i suoi migliori amici sono proprio i numeri.
Impiegata - e mamma dal 2015 - a tempo pieno e da sempre grande appassionata di libri, nel 2017 decide per gioco di lanciarsi nella stesura del suo primo romanzo, scoprendo così che l’amore per la scrittura non l’ha mai davvero abbandonata.
DICE L’AUTRICE:
Solo per me doveva essere il titolo provvisorio. Lo buttò giù così, tanto per, la mia amica Melissa, mentre parlavamo della trama. Cominciai a rinominare i files in questo modo e alla fine me ne innamorai a poco a poco, decidendo di tenerlo.
Doveva essere un autoconclusivo. Se c’è un seguito da attendere dovete prendervela con Joshua, il protagonista maschile. Mi ha insultata, urlato contro, maledetto finché non ho deciso di ascoltarlo e dargli retta.
Le prime righe scritte di Solo per me sono quelle della scena dell’autostop, nel primo capitolo, e che misi nero su bianco partecipando a un gioco di scrittura creativa su Facebook, con tema il ‘viaggio’. Dopo quel momento Margherita e Alessandro non hanno più smesso di parlarmi.
Il viaggio raccontato da Margherita, a inizio libro, è esattamente lo stesso che feci io in Irlanda, alla sua età, con il mio ragazzo di allora. Vera è la scena del treno e vera quella dell’autostop.
Le ciambelle all’arancio, che la mamma di Alessandro manda a Margherita, sono quelle di un forno nel piccolo paesino di Fumone, nel Lazio. Se mai vi capitasse di visitarlo, dovete fare assolutamente un salto lì. Il forno si trova ai piedi del castello (visto che ci siete andate a leggervi il mistero che vi si cela) e produce ciambelle all’arancio, al limone e al cioccolato.
Il tatuaggio che Marghe si regala dopo la laurea, è lo stesso che mi sono fatta tatuare io nel lontano 2010. Lo abbiamo fatto per le stesse identiche motivazioni.
BREVE ESTRATTO:
Mentre gli passavo accanto per uscire dalla stanza e tornarmene in camera, tenendo lo sguardo a terra, mi afferrò per un braccio, fermandomi.
«Scusa, cercavo solo di alleggerire la tensione. Se non vuoi parlare va bene, ma non allontanarmi da te. Per favore, guardami.»
Avevo alzato la testa nella sua direzione, richiamata dal tono quasi implorante delle sue parole.
Lui aveva mollato un po’ la presa sul mio braccio e, fatta scorrere la mano fino a prendere la mia, mi aveva attirata piano verso di sé.
Era tutta la sera che ripetevamo quei gesti. Io sempre a un passo dallo scappare da lui e Joshua a riacchiapparmi.
Continuammo a guardarci, l’uno di fronte all’altra, mano nella mano.
Mi sorprese la dolcezza con cui mi fissava, perché non mi era mai sembrato il tipo da esternare così i suoi sentimenti.
In quel momento, invece, sembrava davvero dispiaciuto per quello che stava accadendo.
Sentii le lacrime pronte, di nuovo, a bagnarmi il viso ed era sempre più difficile trattenerle.
Non volevo piangere di fronte a lui. Se vi erano delle domande da fare, dovevo anche trovare delle risposte e al momento non ne avevo neanche mezza.
Joshua sembrò capire il tumulto del mio animo, perché, senza aggiungere altro, rafforzò la presa sulla mia mano e mi attirò ancora un po’ verso di lui, fino a quando mi trovai stretta nel suo abbraccio.
Come era diverso da quello di poche ore prima, in cui mi ero sentita stordita e sopraffatta dall’emozione!
Quello aveva il sapore delle domeniche mattina passate in pigiama, della torta di mele e del caffè appena fatto. Aveva il sapore delle cose semplici, di quella casa che per me era solo un concetto vago.
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