giovedì 14 febbraio 2019

DOPPIA RECENSIONE "STAMMI PIÙ' VICINO" di Deborah Lo Presti



Buon pomeriggio accaniti lettori!
Franca Poli e Tiziana Irosa hanno letto per noi "Stammi più vicino", il nuovo libro dell'autrice Deborah Lo Presti. 


Titolo: Stammi più vicino
Autore: Deborah Lo Presti

Disponibile in ebook a € 1,99

Pagina autoreI Libri Di Deborah Lo Presti 

TramaElisabetta è una giovane donna in carriera. Finalmente ha realizzato il suo sogno ed è arrivata a Milano. Neo assunta in una multi nazionale, si è lasciata alle spalle un matrimonio fatto di tradimenti ed è pronta a ricominciare un nuovo capitolo della sua vita. Ancora delusa dal suo ex marito, non crede più negli uomini, ha imparato a caro prezzo e per questo motivo non vuole complicazioni, non cerca un altro principe azzurro. Desidera solo divertirsi e Milano sembra essere la città  giusta.
Antonio gestisce un locale, anche lui ha sofferto per amore e non vuole legami. I due si conoscono e dopo la diffidenza iniziale, si frequentano. Entrambi sono cauti e mantengono un certo distacco. Elisabetta, rimane coerente con la sua decisione.
Antonio, invece combatte con emozioni che non provava più da tanto tempo.
In amore però, si sa, non si possono fare programmi... 



IL PARERE DI FRANCA POLI:

Mi è piaciuto questo libro, l’ho letto in due sere, non vedevo l’ora di sapere come andava a finire tra Elisabetta e Antonio. Sì, perché il loro è un rapporto piuttosto turbolento. Si desiderano, ma hanno paura di rimettersi in gioco, di iniziare una relazione. Entrambi hanno già sofferto parecchio per amore, anche se in modo differente.
All’inizio ho trovato la protagonista piuttosto cinica e fredda, la classica donna in carriera. Piano piano però mi sono ricreduta. A volte le apparenze ingannano e se non si conosce bene una persona si possono trarre delle conclusioni sbagliate. Ha sofferto molto per la fine del matrimonio. L’atteggiamento dell’ex marito ha fatto sì che lei ora non si fidi più degli uomini, con la sola eccezione del padre e del fratello Diego.
Dopo aver lavorato in banca, prima nelle Marche, sua regione di origine, e poi a Bologna, Elisabetta finalmente ha trovato il lavoro che sognava presso una multinazionale con sede a Milano. Ora potrà ricominciare da capo lasciandosi alle spalle il disastroso matrimonio. Il suo obbiettivo è fare carriera, divertirsi e non legarsi più a un uomo. I suoi propositi vanno a rotoli quando incontra il proprietario di un locale alla moda, Antonio, dove si era recata per un apericena assieme a delle colleghe.
Antonio invece mi è piaciuto fin da subito. Ha un atteggiamento da persona inavvicinabile, serio. In realtà, lui si dimostra dolce, affidabile, sentimentale e molto protettivo. Quella che indossa è una maschera per nascondere il dolore che si porta dentro da tanti anni. È proprio per il dolore e il senso di colpa del sopravvissuto che fugge dalla Puglia dove la famiglia possiede diverse masserie e si trasferisce a Milano. Lì trova la sua stabilità lavorando in un bar che poi acquista, assieme ad un amico, quando il proprietario decide di vendere.
Fin da subito tra i due si crea una certa tensione che si può definire di odio-amore. Non si sopportano a vicenda, ma poi in qualche modo si cercano, sono attratti l'uno con l'altra.
Il loro rapporto avrà una svolta decisiva quando lei avrà problemi con il lavoro e lui decide di tornare di nuovo in Puglia.
Non dirò altro del libro, ma posso parlarvi dei personaggi che ruotano intorno ai due protagonisti.
Innanzitutto ho odiato l'ex marito di Elisabetta e la sorella di Antonio. Entrambi spocchiosi e pieni di sé. Tutto sembra ruotare intorno a loro.
Per contro mi è piaciuta Caterina l'amica-collega di lei. In un certo senso la prende sotto la sua ala protettrice, cerca di aiutarla ad inserirsi nel nuovo ambiente di lavoro e più in generale in una città che non conosce.
Anche la madre di lui ha un atteggiamento positivo nei confronti di Elisabetta, al contrario della figlia Paola.
Una menzione a parte la merita Diego, il fratello minore di lei. Mi è piaciuto parecchio. Come tutti i giovani, è scanzonato e si vanta di piacere alle ragazze. In realtà risulta più maturo della sua età. Infatti lui è l'unica persona con la quale Elisabetta si confida, è la sua roccia, la spalla sulla quale piangere. Ho trovato bello il rapporto affettivo che li lega.
Ho apprezzato la descrizione dei luoghi dove è ambientata la storia. È talmente ben dettagliata che leggendo il libro sembra di esserci. Il centro di Milano, prima di tutto, con i suoi locali alla moda, i negozi. Per non parlare della Puglia e delle sue masserie. Potevo immaginare di entrare in una masseria, rilassarmi nella spa o fare una nuotata nella piscina, oppure passeggiare tra gli ulivi, magari a cavallo.
Libro molto bello, che si legge velocemente, grazie a una trama ben strutturata, che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. La scrittura è piuttosto accurata e lineare, anche se ho trovato qualche piccolo refuso che però non compromette minimamente la lettura. I dialoghi sono veloci e frizzanti. La narrazione avviene in prima persona con il pov di entrambi i protagonisti. Mi è piaciuto questo metodo adottato dall'autrice, così si riesce a entrare in sintonia con loro e a capire meglio l’evolversi della situazione.
Questa bella storia ci fa capire che è impossibile reprimere le emozioni, chiudersi all'amore. Per quanto uno abbia sofferto per la fine più o meno tragica di un rapporto e blindi il proprio cuore, prima o poi qualcuno riuscirà ad abbattere le barriere che ha eretto per proteggersi.
Concludo consigliandovi questo libro e complimentandomi con Deborah Lo Presti per le emozioni che è riuscita a trasmettermi.



IL PARERE DI TIZIANA IROSA:

Stammi più vicino...
Quante volte avremmo voluto dire queste tre semplici parole a chi ci fa battere il cuore? E quante volte le abbiamo ingoiate per paura di soffrire? È quello che succede ai protagonisti di questa storia: Elisabetta e Antonio, entrambi feriti dall'amore, anche se, per motivi diversi.
La storia inizia lenta per coinvolgere il lettore man mano che si procede nella lettura, tanto che quasi non si notano i piccoli refusi sparsi nel testo.
Elisabetta ha appena divorziato e decide che la soluzione migliore è cambiare aria trasferendosi dalle Marche alla caotica Milano. Lì incontra Antonio, un uomo che ha perso il suo amore, dieci anni prima, in un incidente stradale in cui il destino beffardo ha salvato lui e preso la vita della sua Silvia. Entrambi hanno dentro di loro un profondo dolore che li accomuna e che li farà avvicinare.
La storia è ambientata tra la grigia e caotica Milano, in cui Elisabetta vorrebbe essere solamente una delle tante donne che vivono la città, e l'assolata Puglia, con i suoi sterminati uliveti, il cielo azzurro e le persone cordiali.
Della storia ho apprezzato molto la delicatezza con cui viene raccontata, quasi in punta di piedi, come se il lettore fosse dietro a una tenda a trattenere il respiro per non essere scoperto.
Questo è un libro da leggere sul divano, chiudendo gli occhi e immaginando di essere stesi sotto un albero d'ulivo con le cicale che friniscono per la calura estiva. Per non spoilerare troppo è meglio che mi fermi qui, altrimenti potrei aggiungere qualcosa che potrebbe guastare questa piacevole lettura.
Complimenti all'autrice!


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