martedì 12 febbraio 2019

RECENSIONE "TATUAGGIO" di Cristina Rotoloni



Buon pomeriggio amici lettori!
Lavinia Brilli ha letto "Tatuaggio" dell'autrice Cristina Rotoloni. 






Titolo: Tatuaggio
Autore: Cristina Rotoloni

Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 12,00

Pagina autoreCristina Rotoloni Scrittrice 





TRAMA:

Alex, mosso dal desiderio di dare giustizia alla vittima di un “errore giudiziario”, sfrutta l’inconsapevole Maliba per creare una trappola con cui desidera incastrare il vero serial-killer. In un rapporto costretto tra quattro mura, l'uomo scoprirà che non sarà facile trattenere una persona contro la sua volontà e, nei dieci giorni di tempo che si è concesso per portare a termine il suo piano, sarà costretto ad affrontare se stesso, lei e il "Carnefice". Maliba è una giovane e bella ragazza che si trascina dietro un passato difficile e impossibile da cancellare. Trova un po’ di pace rifugiandosi in una casa nascosta nel bosco. Lì, lontana da occhi indiscreti e all’insaputa di tutti, ricomincia a vivere. La tranquillità apparentemente ritrovata sarà però drasticamente interrotta da un uomo che, con il volto celato da un passamontagna, s’introdurrà nell’abitazione.

«Mi chiamo Maliba, Maliba Scarniti, sono stata rapita cinque giorni fa. Non voglio morire! Vi prego, aiutatemi, ho paura, mi sto innamorando di lui!» 



IL PARERE DI LAVINIA BRILLI:

Maliba è una bella ragazza, solo apparentemente serena come le sue coetanee. Con l’aiuto di uno zio molto ricco e avendo a disposizione una casetta isolata nel bosco, cerca di ritagliarsi momenti di relax anche per superare qualcosa che agita i suoi ricordi.
Alex è il suo rapitore: sapendo che di questa casetta quasi nessuno conosce l’esistenza non ha problemi a sequestrare proprio lì la ragazza facendone perdere le tracce. Alex ha il volto mascherato che mostra poco più degli occhi e di un tatuaggio, non sembra il classico malvivente ma le sue azioni e le sue parole possono essere interpretate in modi diversi.
La trama è idealmente divisa in due parti: per una buona parte del romanzo il lettore condivide con la protagonista Maliba il mistero su una vicenda che non è chiara. Perché questo rapimento? E chi è davvero il rapitore? Le ipotesi più ovvie in alcuni momenti sembrano le meno probabili, trascinando Maliba in un continuo alternarsi di fiducia e diffidenza, sollievo e orrore.
Quando poi invece il quadro diventa più chiaro, nella seconda parte, il romanzo offre in parallelo una traccia da classico thriller e la vicenda umana dei due protagonisti.
La prima parte del romanzo è una vera sfida per l’autrice, che decide di chiudere in un unico ambiente i due personaggi principali e lasciarceli fino quasi a metà della storia, affidandosi solo alla qualità dei dialoghi.
Con una dinamica quasi da pièce teatrale, senza gli spunti offerti da altri personaggi o situazioni esterne, il rischio noia è dietro l’angolo, invece la Rotoloni se la cava benissimo, complice anche il velo di mistero sulla vicenda che stuzzica decisamente la curiosità del lettore (peccato forse per una sinossi rivelatrice che risponde già a qualche domanda).
Nel dipanarsi del “giallo” ho trovato gli elementi più deboli e forse qualche ingenuità di troppo, laddove il punto di forza del romanzo è invece l’evolvere del rapporto umano tra Maliba e Alex, che mostra in tempi e modi molto verosimili la nascita di un sentimento e si intreccia sapientemente col passato sofferto di Maliba.
La scrittura lineare e fluida rende godibile la lettura di questo romanzo che a mio parere può essere molto apprezzato dagli amanti del romance in cerca di una trama diversa.


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