Buongiorno follower!
Franca Poli e Marina Zarino hanno letto "Un sogno, un amore e un equivoco" di Federica Cabras, edito Literary Romance.
Titolo: Un sogno, un amore e un equivoco
Autore: Federica Cabras
Genere: Rosa, dolce, ironico
Casa editrice: Literary Romance
Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 11,89
Pagina autore: Federica Cabras
Trama: Una buffa ragazza. Il sogno di diventare scrittrice. Il profumo dello zucchero a velo. Quando un equivoco si trasforma in amore. Virginia è una sognatrice. Cammina a un metro da terra eppure inciampa in continuazione. Ha un cuore così grande che alla fine, inevitabilmente, finisce per mettersi nei guai. Perché le bugie hanno le gambe corte, Virginia… lo sai. Dopo essere stata rifiutata a un colloquio di lavoro, quello per cui ha investito tutta se stessa, torna a casa come quel cucciolo abbandonato che trova per strada e lì, nell'appartamento, condiviso con Giada, Susanna e Stefano, il mondo le crolla definitivamente addosso. Complice una serata tra amiche, incontra Giorgio, del quale, il giorno dopo, ricorda ben poco. Ma è proprio lui a trovarle un lavoro in un bar un po’ particolare ed è lì, che Virginia conosce la signora Lai, un’anziana con un terribile peso sul cuore. Grazie ad alcune lettere custodite dalla donna, Virginia scopre una storia d’amore incredibile oltre a un’altra lettera che potrebbe ridare la felicità a qualcuno… Qualcuno che non è poi così distante da lei.
BIOGRAFIA:
Federica Cabras ha ventisette anni e nutre un profondo amore
per la scrittura.
Benché tutti le consiglino un titolo di studio di tipo scientifico, è
innamorata dei libri. Si laurea in Lettere, indirizzo moderno, nel 2015. Tacchi
scomodissimi ai piedi e corona d’alloro in testa, si sente finalmente felice;
niente stetoscopi né flebo e neanche vetrini: vuole tenere una penna, tra le
mani. Collabora fino a febbraio 2018 con la casa editrice Book Sprint edizioni
come correttrice di bozze. Per sei anni (2012-2018), scrive di
Salute&Benessere e di Libri per il giornale Prima Pagina online diretto da
Marco Ricciardi.
Ora lavora a tempo pieno per Vistanet, un giornale attivo nella sua regione, e
cura la sezione Libri per M Social Magazine, il web magazine diretto da Monica
Landro della New Music International.
Talvolta recensisce libri per il Blog letterario Signora dei filtri gestito da
Patrizia Poli.
Da sempre attratta anche dal versante macabro della vita, consegue un master in
“Criminologia e sicurezza nel mondo contemporaneo” il 23 febbraio scorso,
discutendo una tesi sulla figura di Amanda Knox del caso Kercher. Attualmente è
iscritta a un Master in Biblioteconomia e organizzazione archivistica. Arriva
tra i primi dieci al concorso letterario indetto da Margherita Musella (con la
collaborazione della casa editrice “Sa Babbaiola”) dal titolo “Insieme” e il
suo racconto breve dal titolo “Cielo di maggio” fa parte della raccolta uscita
a maggio.
Ad aprile 2016 auto-pubblica un thriller psicologico da titolo “E non vissero felici e contenti”.
Per la Literary fa il suo esordio con un romanzo dolce e
divertente.
IL PARERE DI FRANCA POLI:
Libro molto carino, che si legge velocemente grazie a una
trama ben strutturata e che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. La
scrittura è molto accurata e lineare, i dialoghi sono veloci, frizzanti e, a
volte, spassosi. La narrazione avviene in prima persona con il pov della
protagonista femminile. La storia mi è piaciuta per il semplice fatto che sia i
protagonisti che i personaggi secondari sono persone comuni, con i loro pregi e
difetti, che si possono incontrare tutti i giorni. L’autrice è stata brava nel
descrivere le loro caratteristiche, in particolare quelle della protagonista
femminile… è un vero spasso!
Lei, Virginia, è una quasi trentenne combina-guai e
spesso con la testa tra le nuvole. Condivide un appartamento con due ragazze, Susanna
e Giada, un ragazzo, Stefano, e Palla, un cucciolo di cane abbandonato e
adottato da Virginia. Non ha ancora un lavoro, ma il suo sogno è di diventare
giornalista. Non una giornalista di gossip o cronaca nera, bensì vorrebbe
scrivere delle storie vere raccontate da persone comuni, giovani, anziani. Quel
sogno però viene bruscamente infranto dalla redattrice del giornale locale dove
aveva sostenuto un colloquio. Perciò, se vuole rimanere assieme alle amiche,
deve trovare assolutamente un lavoro, altrimenti dovrà tornare a casa dei
genitori. È a questo punto che facciamo la conoscenza del protagonista
maschile... che uomo! Giorgio, Giò per gli amici, è un sexy e affascinante
ultra quarantenne proprietario del bar Annie. Sarà proprio lui a proporre alla
ragazza di lavorare come cameriera nel suo locale. I due si piacciono fin da
subito e non tentano di nasconderlo, anzi cercano di alimentarlo e vedere dove
tutto questo li porta.
Devo dire che per i due terzi del libro mi sono
divertita, ho riso alle gaffe di Virginia e alle battute delle sue amiche, in
particolare quelle di Susanna che risultano pungenti e sarcastiche. L’ultima
parte invece mi ha commosso fino alle lacrime. Soprattutto leggendo le lettere,
una in particolare, che Virginia ha avuto dalla signora Ester Lai, un’anziana
cliente del bar. Sono veramente belle, toccanti. Si percepisce l’amore e il
dolore di chi le ha scritte.
Bello ed esaustivo il finale. C’è sì un lieto fine, ma
non solo quello.
Ho apprezzato molto l’amicizia tra le tre ragazze. Si
punzecchiano, si prendono in giro, ma quando una di loro è in difficoltà le
altre sono pronte ad aiutarla e sostenerla.
A questo punto non mi resta che consigliarvi questo libro
e complimentarmi con l’autrice, Federica Cabras
IL PARERE DI MARINA ZARINO:
Un romanzo in cui è fin troppo facile immedesimarsi: inizia
con una giornata che per la protagonista, la (quasi!) trentenne Virginia è la
Tempesta Perfetta. Uno di quei giorni che si vorrebbero proprio cancellare dal
calendario, che si vorrebbero riavvolgere per poter dire ok, abbiamo scherzato,
ricominciamo da capo.
In poche ore Virginia deve dire addio al sogno di diventare
una giornalista in seguito a un colloquio fallimentare e surreale, affrontare
l’amico di una vita con cui i rapporti si sono bruscamente interrotti, e
trovarsi davanti al rischio concreto di dover tornare a vivere in famiglia –
una famiglia affettuosa ma che le va stretta.
Come ne uscirà questa simpaticissima, goffa, irriverente
protagonista?
Inaspettatamente, non come in un romanzo: le capita quello
che potrebbe capitare a una di noi. Vorrebbe buttarsi sotto le coperte e
piangersi addosso, ma prima le coinquiline, poi la responsabilità del cucciolo
che ha irresponsabilmente adottato, poi una serie di eventi nati da una serata
alcolica glielo impediscono.
Virginia troverà una nuova strada, scoprirà che non sempre
il sentiero segnato è quello giusto, incontrerà un amore e amori del passato.
E finalmente riuscirà a essere sé stessa, a trovare il
precario equilibrio fra i suoi desideri e le aspettative del mondo e dei suoi
genitori.
Un libro davvero piacevole, non stucchevole e non banale.
Ben tratteggiati i personaggi secondari, a cui ci si affeziona e che risultano
di volta in volta vividi (la mia preferita è Susanna) e commoventi (la signora
Lai). Lo consiglio a chi ama i romanzi rosa ma anche le eroine fresche e
contemporanee.
BREVI ESTRATTI:
Giada ridacchia, mi ha sentito. Susanna si acciglia, mi fa
una smorfia dallo specchietto poi, non contenta, inchioda. La mia faccia
finisce contro il suo sedile. Vedo uno scintillio provenire dal punto su cui ho
sbattuto. Un’ora passata ferma, immobile a farmi truccare – penso, accorata –
solo per spalmare di fondotinta e ombretto l’auto di Susanna.
«Senti, bambolina... Devi metterti d’impegno tu per prima, per tirarti fuori
dai guai. Nessuno può fare miracoli. Devi alzare la testa e capire che gli
ostacoli ci sono, in questa vita. Bisogna saltarli, diamine!» Sbatte
violentemente un pugno contro il volante e io sussulto. Non so proprio come
faccia a dare quei colpi violenti senza rompersi il polso. «Non so più come
fare a dirtelo. La vita è una, Virgi, non puoi sprecarla a piangerti addosso.
Hai fatto un errore, un errore madornale, oggi. L’hai fatto e non puoi
minimamente pensare che nessuno te lo dica, che nessuno te lo faccia notare.
Essere adulti è anche questo: capire di aver fatto una grande cazzata e
rimediare. Hai rimediato? Ti sei presa le tue responsabilità? Hai detto a te
stessa: “Pazienza, ce la farò comunque, mi alzerò comunque?”»
Dio benedica i momenti dolci, quelli dove capisci che non
tutto è perduto. Dio benedica le amicizie vecchie, quelle per le quali avrai
sempre un pezzo di cuore riservato, e quelle nuove che comunque regalano un
sorriso. E la famiglia, perché il fatto di dividere gli stessi occhi e lo
stesso sangue deve pur valere qualcosa. L’entusiasmo, la forza che muove tutto,
e il lavoro, soprattutto quello dei sogni e delle pene. Dio benedica la vita,
questa vita pazza che ci regala settimane divertenti e sere tremende, e notti
di ardore e passione. Siano benedetti anche i libri, l’odore di inchiostro
sulle pagine sgualcite dalle troppe letture e dalle lacrime, quando ci si
addormenta con il viso sopra righe tanto amate.
Ma soprattutto, Dio benedica l’amore, quello forte e intenso, bellissimo e
dolce. Quello che fa colare il mascara e che spoglia dai vestiti e dalle colpe,
quello che toglie il reggiseno e le paure. Quello che fa un po’ tremare e un
po’ gioire, un po’ piangere e un po’ ridere. Dio benedica il mio, di amore,
quello inaspettato, e che è ancor più bello proprio per questo.
Sembra uno di quei libri leggeri e carini al punto giusto per una lettura rilassante e spensierata, lo terrò in considerazione. Belle recensioni ;)
RispondiElimina