martedì 30 aprile 2019

"DOVEVA ESSERE UN ROMANZO D'AMORE" di Linda Lercari



Buongiorno follower!
Vi presento "Doveva essere un romanzo d'amore" dell'autrice Linda Lercari, edito BookTribu. Vincitore del 4° Concorso Letterario Nazionale di BookTribu Casa Editrice "Live Your Belief".





Autore: Linda Lercari

Casa editrice: BookTribu

Disponibile in formato cartaceo a € 13,60
a breve anche in ebook

Pagina autore Linda Lercari 





TRAMA:

Lianna è intelligente, scaltra, efficiente, ma... non è bella. Quando Daniel Stevenson della Stevenson & Spencer la vede entrare per la prima volta in ufficio non può credere ai suoi occhi. Lui che ha sempre assunto segretarie avvenenti dovrebbe accontentarsi di una ragazza così goffa? Dal canto suo, Lianna non sopporta che il principale sia un uomo tanto superficiale nonostante il fiuto per gli affari. Fra i due è subito guerra aperta. In ufficio la tensione è palpabile, eppure sembra quasi che tanto disprezzo reciproco sia l'ingrediente essenziale per una perfetta armonia lavorativa. I mesi scorrono veloci e Daniel si rende conto della bellezza nascosta di Lianna. Una pericolosa scintilla di desiderio scocca sotto le ceneri della loro guerra fredda, ma fino a che punto la sete di potere e l'orgoglio potranno vincere sulle ragioni del cuore? 

Vincitore del 4° Concorso Letterario Nazionale di BookTribu Casa Editrice "Live Your Belief!".



BIOGRAFIA:

Linda Lercari comincia la sua attività  nei primi anni '90 con ottimi esiti  in concorsi per giovani studenti. Una carriera mai interrotta che le ha fatto conseguire nel tempo importanti riconoscimenti quali la pubblicazione in varie antologie sino a raggiungere le edicole nazionali, nel 2014, con gli allegati  a  4 numeri di “Scrivere” edito dalla Fabbri Publishing per racconti selezionati, insieme a altri autori, dal sito 20Lines, il primo premio per racconto singolo al San Domenichino di Massa, il secondo premio per racconto singolo al Guido Gozzano di Acqui Terme e la  pubblicazione della poesia “L'amante Bianca” nell'antologia della Fondazione Luzi ed. 2015.






Scrittrice di narrativa, poesia, fantapolitica, racconti noir, romanzi gotici e romanzi storici, pratica l’arte marziale del Kendo presso la trentennale Scuola Kendo Lucca e è stata attrice nella compagnia Next Artists di Viareggio specializzata in testi di Shakespeare rigorosamente in lingua originale. Ha frequentato corsi di recitazione tenuti da Federico Barsanti del Piccolo Teatro Sperimentale, da Cathy Marchand del Living Theatre e Mark Roberts dell'Ensemble Studio Theatre di New York. Ha fatto parte della compagnia Re-Play di Pietro Malavenda. Inoltre è membro del TOF – Testo Originale a Fronte – gruppo di artisti attivi in Versilia.
Lavora – o ha lavorato -  a livello professionale con sette  case editrici a seconda del genere trattato.
Con HarperCollins ha pubblicato il romanzo storico sul Giappone medievale  “L’ombra di cenere”  (BestSeller Amazon)
Con DelosDigital sta pubblicando una serie di racconti erotici che sono BestSeller Amazon fissi sin dalla prima data di pubblicazione nel 2016
Con Amarganta ha pubblicato una silloge poetica “Nonostante..” nel 2017  (Bestseller Amazon)
Con Bookabook ha pubblicato il thriller “Invisibile”  (non è bestseller amazon, ma ha avuto un riscontro vendite molto alto in quanto per la sua pubblicazione si è avvalso del crowdfounding)
Con Idrovolante Ed. ha rieditato L'ombra di cenere nel nuovo formato cartaceo: “Kaijin – L'ombra di cenere” (ancora bestseller Amazon)
Nel tempo, prima di questi contratti professionali ha anche pubblicato in “self” tre raccolte poetiche:  “Poesie d'Osservazione” e “Poesie Crudeli” e “Il Vecchio e il Nuovo” quest'ultima  tradotta  in Giapponese
Con Bré ed./Eroscultura ha appena pubblicato “Sette” romanzo erotico
Con Booktribu ha pubblicato “Doveva essere un romanzo d'amore” vincitore del concorso nazionale indetto dalla casa editrice






DICE L’AUTRICE:

Il romanzo è risultato vincitore al IV concorso nazionale Booktribu 2019 passando da un'accurata selezione che ha visto lavorare sia una giuria di lettori "forti" sia una giuria tecnica composta da professionisti e da professori universitari. Soprattutto questi ultimi hanno mostrato - durante la premiazione - il sistema utilizzato per giudicare i testi. Un lavoro certosino che sia i lettori forti che i professori hanno compiuto compilando schede, dando pareri e analizzando anche forme verbali ecc ecc...

Inoltre, anche la cover, opera di Federica Furio, ha vinto il primo premio. C'era un "concorso nel concorso" ovvero gli artisti che volevano partecipare dovevano mandare delle cover in base ai romanzi che risultavano finalisti.



BREVE ESTRATTO:

Lianna si appoggiò al tavolo della cucina, le mani tremanti, gli occhi pieni di lacrime che non pensava più di possedere. Era stata stupida ad accettare l'invito al galà, doveva saperlo che la Stevenson & Spencer sarebbe stata invitata e che avrebbe visto Daniel. Si era creduta forte e aveva azzardato pensando di poter affrontare la situazione a testa alta, ma così non era stato. Le aveva fatto una domanda orribile. Lei sposata! Lui era stato il suo unico uomo e non ne avrebbe più avuto un altro. Sposata! Schifoso arrogante, vigliacco. Non l'aveva cercata per tutti quegli anni e la prima cosa che le aveva chiesto era come conduceva la sua vita privata. Lui, poi! Lui che non faceva che essere fotografato dai rotocalchi sempre in compagnia con la bella di turno, modella o attrice che fosse.
Neppure lui si è sposato. Quella vocina interna era fastidiosa e petulante. Sì, era lo scapolo d'oro, il partito che ogni madre della buona società desiderava per la figlia. Lui era lo squalo divoratore questa era la verità e lei lo scriveva in ogni romanzo. Le donne dovevano sapere a cosa andavano incontro confidando solo sui sentimenti. Rimase ancora appoggiata al tavolo tentando di calmare le pulsazioni e di frenare le lacrime. Era ancora più bello di come lo ricordasse. La bocca sensuale e aggressiva, la mascella volitiva e gli occhi così freddi da trapassare pelle e tessuti sino a raggelare il cuore. Respirò a fondo, lei non aveva più un cuore da trafiggere, se lo era portato via il piccolo Matthias. Deglutì poi si alzò e andò in bagno a sciacquarsi il viso. Lo specchio le restituì una donna giovane e bella dagli occhi arrossati e dagli zigomi accaldati. Decise di riposarsi. Se avesse scritto anche una sola frase quella notte non sarebbe riuscita a trattenersi oltre. Si mise un comodo pigiama di flanella e scivolò sotto le coperte. In posizione fetale incrociò le braccia al petto e immaginò di avere di nuovo tredici anni. Era stata solo rifiutata da un compagno di scuola, aveva ancora tutta la vita davanti, ci sarebbero stati momenti migliori. Tredici anni! Ne aveva fatto un dramma, ignara di quanto fosse davvero drammatica la vita. Tredici anni e qualche motteggio da uno stupido ragazzo e lei ne aveva sofferto troppo a lungo. Tredici anni! Domani avrebbe letto Ragione e Sentimento, ci sarebbe stato un lieto fine, avrebbe riso delle sue angosce adolescenziali e avrebbe scritto un romanzo di tenerezza fra due giovani amanti. Tredici anni e il futuro sarebbe stato ancora sorprendente.
Si racchiuse ancora di più nella posizione fetale e strinse gli occhi per non piangere. Aveva trentun anni, viveva sola, domani avrebbe terminato di leggere Grandi Speranze di Dickens e sapeva che avrebbe trascorso gran parte dell'esistenza come una novella Miss Havisham con l'unica variante che invece di vivere in una villa polverosa ferma nel tempo di nozze mai avvenute il suo villino era moderno, pulito e persino un po' impersonale, asettico. Il sonno la vinse mentre cercava di immaginare se stessa vestita da sposa, ma coi capelli grigi e il volto rinsecchito dal tempo, un'immagine bizzarra, ma persino più auspicabile che pensare al viso bellissimo e feroce di Daniel che le chiedeva se era sposata.
Rimase seduto sul divano per un tempo infinito. In una mano un bicchiere colmo di whisky nell'altra il romanzo di Lianna. No! Di Anna Hyde. Certo. Come no! Anna Hyde, che si era rifiutata di parlargli, di affrontarlo. Vigliaccamente dileguata nel nulla senza una spiegazione, senza un confronto. “Lianna è all'Inferno, dove l'hai mandata tu, siine fiero” rilesse la dedica più e più volte sorseggiando il liquore. Rise ad alta voce, stava diventando pazzo. Se Lianna fosse stata agli Inferi allora l'avrebbe incontrata spesso in quegli anni perché quello era stato il trascorrere del tempo senza di lei: un Inferno. Le donne e le loro menzogne. Solo lui sapeva cosa aveva passato aspettando una telefonata, un biglietto, persino un'asettica e-mail. Nulla. Ogni volta che sentiva il profumo di more si voltava alla ricerca di quello sguardo un po' corrucciato dietro agli occhiali, quando le segretarie che aveva cambiato come quotidiani gli portavano il caffè sperava sempre di ritrovare lei col vassoio e il taccuino per gli appunti. Mille volte aveva visto la porta dell'ufficio aprirsi e mille volte aveva desiderato che a entrare fosse lei.
Ricordò. Dopo un primo Natale orribile l'aveva cercata, era tornato all'appartamento per scoprire che la signorina Jeckyll si era trasferita e non aveva lasciato recapiti. Non poteva immaginare quanti appartamenti molto economici Lianna avesse cambiato nel tentativo di risparmiare e non sapeva certo del nuovo villino. Le tracce si erano perse subito e lui non aveva cercato di indagare oltre. Le donne facevano la fila per conoscerlo, non si sarebbe piegato al ricatto di una sciocca che voleva tentare il giochino della “preda” da rintracciare. Così erano passati diversi mesi, troppi, e quando la mancanza era stata intollerabile aveva capito che lei non sarebbe tornata mai più: perduta per sempre. 


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