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In uscita oggi "Ancora un giorno di te" dell'autrice Laura Gay, edito Newton Compton Editori
Titolo: Ancora un giorno di te
Autore: Laura Gay
Genere: Mafia Romance
Casa editrice: Newton Compton Editori
Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 5,90
Pagina autore: Laura Gay
TRAMA:
Sean De Luca è un uomo pericoloso, un ex galeotto. Ha fatto
fortuna diventando il braccio destro di un boss della mafia di New York.
Spietato, vendicativo, usa le donne solo per divertirsi, e si guarda bene dal farle
restare nel suo letto per più di una notte. Ma qualcosa dentro di lui cambia
quando conosce Sonya Markova. Sonya ha una vita ben diversa dalla sua: è
felice, innanzitutto. Ha una famiglia che la adora e un fidanzato innamorato.
Ma un giorno succede l’imprevedibile e la sua esistenza cambia per sempre:
finisce nelle mani di una banda di narcotrafficanti, rapita per errore. La
spirale di violenza di un mondo che non le appartiene sta per inghiottirla per
sempre, ma Sean rimane così affascinato da lei da mettere in discussione, per
la prima volta, ciò che gli viene ordinato. E il destino di entrambi potrebbe
cambiare per sempre.
BIOGRAFIA:
Laura Gay vive a Genova. Ha pubblicato vari romanzi e
racconti. Collabora col blog La mia biblioteca romantica e ha gestito una
rubrica di consigli di scrittura creativa su Insaziabili Letture. Per la Newton
Compton ha pubblicato il romanzo Mille notti di te e di me, un successo del
selfpublishing, Tutto per te, Tutto di noi e Sole mare e amore, in ebook.
DICE L’AUTRICE:
Ho deciso di scrivere questo romanzo dopo le numerose
richieste da parte delle lettrici che erano rimaste affascinate dal personaggio
di Sean De Luca, già apparso in Tutto per te e Tutto di noi. In realtà io non
avevo contemplato una storia su di lui, non essendo un personaggio del tutto
positivo.
È nato così il mio primo mafia romance, genere che non avevo
mai affrontato prima. Non so se l’esperimento sia riuscito, questo dovranno
dirmelo coloro che leggeranno il libro, ma devo dire che il fascino di Sean
alla fine ha conquistato anche me.
Si tratta di un uomo complesso, che vive nell’illegalità e
sembra trarne piacere. Tuttavia, come spesso accade, le cose non sono
esattamente come appaiono. Scopriremo lati del suo carattere decisamente
sorprendenti.
Ho deciso poi di affiancargli una donna che non solo sapesse
tenergli testa, ma che appartenesse a un mondo lontano anni luce dal suo.
Dopotutto gli opposti si attraggono.
Ecco, la coppia di questo romanzo è nata così. Per caso.
Spero che le lettrici la ameranno come l’ho amata io.
BREVE ESTRATTO:
La stanza era
claustrofobica, illuminata solo da una vecchia lampada posata su un tavolaccio
di legno; le pareti bianche, asettiche. Sean entrò seguito dalle sue guardie
del corpo, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni d’alta sartoria. Lanciò
uno sguardo obliquo a Juan, uno dei suoi uomini più fidati, poi passò in
rassegna le ragazze, in fila contro il muro, le spalle scosse dai singhiozzi.
Solo una non piangeva.
Se ne stava dritta, la testa alta, gli occhi che
sprigionavano bagliori color smeraldo. Quegli occhi gli ricordarono quelli di
un’altra persona conosciuta parecchi anni prima. Una persona che aveva
desiderato, disprezzato, odiato.
Bastò quel particolare a incuriosirlo.
«Hai fatto un ottimo lavoro, Juan», disse al suo uomo, senza
tuttavia distogliere lo sguardo dalla ragazza. Era di una bellezza disarmante:
alta, snella, il portamento fiero di chi non teme nulla, almeno in apparenza. I
capelli biondi e lisci le arrivavano fino a metà schiena. Sean avrebbe voluto
allungare una mano e sfiorarli con le dita per accertarsi che fossero davvero
setosi come apparivano, ma si trattenne. Tolse le mani dalle tasche e si portò
le braccia dietro la schiena continuando a esaminare la mercanzia.
«Sì, stavolta Rodriguez sarà fiero di te. Davvero un bel
bottino».
«Grazie, capo». Juan gli indirizzò un sorriso soddisfatto
che lui ignorò. Si avvicinò invece a una delle ragazze, quella alla destra
della biondina. Stava ancora singhiozzando. Sean le prese il mento tra le dita
e scrutò il volto tumefatto. Doveva aver fatto resistenza ed era stata punita.
«Sistemale la faccia», ordinò brusco. «Ai clienti non
piacciono le ragazze piene di lividi. Preferiscono essere loro a farglieli».
Sogghignò, poi si fermò davanti alla bionda che continuava a fissarlo con un
tale disprezzo da rischiare di incenerirlo. Le sollevò il mento e per tutta
risposta lei gli sputò addosso. In un battito di ciglia Juan l’afferrò per i capelli
puntandole contro la sua Glock ultimo modello. Sean si pulì lentamente il volto
con la manica della camicia di lino e fece un cenno con la testa al suo uomo.
La biondina fu trascinata per i capelli al centro della stanza e fatta
inginocchiare a terra. Aveva le mani legate dietro la schiena, la canna della
pistola puntata contro una tempia. Avrebbe dovuto apparire vulnerabile, invece
il suo sguardo continuava a sfidarlo.
Bene. Sarà più divertente sottometterla.
Sean le si avvicinò con passi lenti, studiati. «Come ti
chiami?», le chiese in tono deciso. Lei non rispose e lui la schiaffeggiò
talmente forte che il suo viso si girò di lato, mentre una lacrima le rigava la
guancia arrossata. «Ti conviene rispondere», insistette. «La tua vita è nelle
mie mani e, per quel che mi riguarda, non vale niente. Una puttana in più o in
meno non farà alcuna differenza. Sono stato chiaro?».
Lei sussultò. La vide incurvare le spalle e rivolgergli uno
sguardo di puro odio. Infine aprì bocca: «Mi chiamo Sonya Markova. E se non mi
uccidi adesso, un giorno sarò io a uccidere te. È una promessa».
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