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Vi segnalo "Che nessuno s'innamori" il romanzo d'esordio dell'autrice Paola Russo
Titolo: Che nessuno s'innamori
Autore: Paola Russo
Genere: Romance contemporaneo
Disponibile in ebook a € 4,99
e in formato cartaceo a € 13,21
Sito autore: Paola Russo
TRAMA:
Virginia è una dinamica e solare ragazza di circa trent’anni
che si è trasferita a Boston subito dopo il diploma per inseguire i suoi sogni.
Dorian è un affascinate e austero imprenditore prossimo ai
quaranta che dirige con successo l’azienda da lui stesso fondata.
Una sera i due si conoscono casualmente in un locale. Dopo
una breve e sgradevole conversazione, Virginia spera vivamente di non
incontrare più quell’uomo in vita sua. Invece, la sera stessa, si ritrova a
inciampare sul suo corpo esanime. A gran fatica lo carica sulla sua auto e lo
trasporta al più vicino ospedale. Estremamente provata, se ne torna a casa
convinta che quello sarà di certo il loro ultimo incontro.
Invece, due mesi dopo, Dorian si presenta nell’atelier in
cui lei lavora intenzionato a ricompensarla molto generosamente per avergli
salvato la vita… ma intende farlo alle sue condizioni.
Da quel momento in poi le loro vite s’intrecceranno in modi
assolutamente imprevedibili.
BIOGRAFIA:
Nonostante una vita felice, Paola Russo ha sempre sentito
che le mancava qualcosa.
Quando comincia a dare libero sfogo alla sua creatività
attraverso la scrittura riesce finalmente a colmare quel piccolo ma persistente
vuoto che non le permetteva di sentirsi pienamente realizzata.
Se potesse lanciare un messaggio al mondo sarebbe
senz’altro:
“Trovate la vostra passione e coltivatela… sarete più
felici”.
DICE L’AUTRICE:
Inizialmente la copertina del libro doveva essere quella
classificata prima in un sondaggio di cinque proposte che avevo sottoposto a 30
persone (donne dai 25 ai 50 anni). Si trattava di un cactus con sopra un
palloncino a forma di cuore (immagine shutterstock). Era piaciuto perché
trasmetteva l’idea di un amore difficile, “spinoso”. Io e mio marito avevamo
fatto tutto, acquistato l’immagine, realizzato la copertina come da specifiche
tecniche Amazon KDP, nonché litigato su diverse cose quando, circa una
settimana dopo, capito in una libreria, e tra le novità vedo un libro con la
copertina molto simile a quella realizzata da noi (l’immagine del cactus +
palloncino era quasi identica). Anche se il libro in questione non apparteneva
al genere rosa, decisi comunque di rinunciare al cactus e di optare per la
copertina arrivata seconda al sondaggio che, pensa un po’, alla fin fine era
quella che in realtà preferivo! Destino? Chissà!
Paola Russo è un nome molto comune in Italia. Se si prova a
fare una ricerca su Facebook ne vengono fuori una caterva, perciò non mi
aspettavo di trovare il dominio “paolarusso.it” libero… invece lo era! Destino?
Chissà!
Penso sia una pratica comune a molti scrittori e scrittrici,
ad ogni modo io, nell’immaginare i miei personaggi, ho dato a quasi tutti loro
le sembianze di un attore o attrice. Per citarne alcuni:
Virginia è Emma Stone
Jane è Jennifer Lawrence
Mike è Patrick J. Adams
Ted è Gabriel Macht
Christina è Christina Hendricks
Isabel è Donna Lynne Champlin
…. e Dorian?
Beh, Dorian è talmente bello che non ho trovato nessun
attore o modello che si avvicinasse all’idea che mi ero fatta di lui. Diciamo
che se devo proprio darne una descrizione, potrebbe essere come il modello Ben
Dalhaus, ma con i tratti del volto più maturi, i capelli scuri e lo sguardo più
intenso e austero.
Alcuni dialoghi tra Dorian e Virginia ricalcano scene di
vita reale tra me e mio marito. Non entrerò nel dettaglio, ma c’è molto di mio
marito in Dorian, così come c’è molto di me in Virginia.
Nella mia vita ho sempre sentito il desiderio di realizzare
qualcosa di creativo che andasse oltre il lavoretto di bricolage. Il mio sogno
nel cassetto era quello di scrivere una sceneggiatura, ma vuoi per la mancanza
di tempo, la sfiducia nelle mie capacità o per la semplice pigrizia, ho sempre
rimandato questo mio progetto. Poi un giorno, in seguito a una sonora lavata di
capo di mio marito (il cazziatone recitava più o meno così: “per crescere come
persona devi provare a cimentarti in qualcosa di difficile, qualcosa che ti
piacerebbe fare, ma che eviti, perché la reputi al di sopra delle tue
capacità”) ho deciso di cominciare a mettere nero su bianco una storia che mi
girava per la testa già da un po’ di tempo.
Due anni e mezzo dopo (e qualche diottria in meno) nasce
“Che nessuno s’innamori”.
Vi dirò che sono stata la prima a stupirmi del fatto che
scrivere un romanzo, per quanto impegnativo, non era al di sopra delle mie
capacità. Non ho certo scritto il capolavoro chick lit del secolo, quello no –
magari, ma no – però ciò che sono riuscita a realizzare ha dato una sana botta
di vita alla mia autostima (il libro è piaciuto molto a chi lo ha letto
finora) e introdotto nella mia vita una passione, quella per la scrittura, che
mi ha arricchita in un modo che non credevo possibile.
All’inizio volevo scrivere un romanzo decisamente più
erotico. Ci sono ben cinque scene di sesso esplicito scritte per intero che
alla fine ho scartato perché, a mio giudizio, avrebbero “tolto” alla storia
invece che “aggiungere”. E poi, diciamocelo, troppe scene di sesso annoiano.
BREVI ESTRATTI:
Dorian si appoggiò allo schienale della sedia inspirando a
fondo. «Ok», cominciò a dire serio. «Che non ti vado a genio, s’è capito forte
e chiaro. Ma ti dirò una cosa: piacere alle persone non è mai stata una mia
priorità, lo è invece raggiungere i miei obiettivi nel modo più veloce e
ottimale possibile. Se mi darai la possibilità di farmi conoscere, capirai
subito che la mia proposta non è affatto strana, ma che è perfettamente in
linea con il mio modo di essere e di fare; e per quanto riguarda l’entità di
denaro che sono disposto a spendere, ribadisco il concetto che per me i soldi
non sono un problema. Quelle che a te sembrano ingenti somme, per me invece non
lo sono affatto.» Fece una piccola pausa per dare maggiore peso all'ultima
frase, poi continuò: «Non dobbiamo frequentarci per diventare amici, ma solo
per capire e decidere assieme cosa posso fare per te.
«Ho letto che non sei sposato e neanche fidanzato, è vero?»
«Vero.»
«Quindi la donna con cui eri la sera in cui ci siamo
conosciuti, quella Nora, era solo…»
«Un’amica.»
A Virginia scappò una risatina. «Scusa, ma mi riesce
difficile credere che un uomo possa essere solo amico di una donna del genere».
«Se mi stai chiedendo se ci vado a letto, la risposta è sì.
Ma non è la mia fidanzata.»
Virginia rimase colpita da tanta disinvolta onestà. «Beh, mi
avrebbe stupita di più sentirti dire che la frequenti perché è simpatica.»
«Diciamo che Nora ha altre qualità.»
«Me le posso immaginare» convenne la ragazza. «E ne hai
altre di amiche come Nora?»
«Sì.»
«Davvero? Quante?»
«Non saprei, non le ho mai contate.»
«Se dici che non le hai mai contate, allora vuol dire che
sono tante.»
Dorian alzò le spalle come a intendere che la quantità non
era poi un dettaglio così importante.
«Ma almeno saprai dirmi se sono più o meno di dieci?»
«Ti serve proprio saperlo?»
Virginia annuì con forza.
Dorian fece un respiro profondo. «Di più» rispose di
malavoglia.
«Però» commentò la ragazza sinceramente impressionata. «Ho letto
che non hai figli. È vero?»
«Vero. Niente figli.»
«Non che tu sappia.»
«Sono piuttosto sicuro di non aver sparso in giro il mio
seme in modo sconsiderato» assicurò lui. «E tu? Come mai single? Certo non hai
il migliore dei caratteri» disse con un sorriso canzonatorio, «ma sei comunque
una ragazza piuttosto graziosa.»
«Da che pulpito» replicò Virginia, evitando di lamentarsi
del fatto che il termine “graziosa” sarebbe stato più adatto a descrivere
l’aspetto di una bambina di cinque anni, che quello di una donna di quasi
trenta. «Diciamo che al momento non ho né il tempo e né le motivazioni giuste
per dedicarmi a storie serie e durature». Si congratulò da sola per come aveva
risposto, era stata vaga, ma allo stesso tempo anche esaustiva.
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