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In uscita oggi "ImPerfect Lady" dell'autrice Charlotte Lays, quarto volume della serie "NY Sinners"
Titolo: ImPerfect Lady
Autore: Charlotte Lays
Serie: NY Sinners Vol.4
Genere: Contemporary Romance
Disponibile in ebook a € 3,49
a breve anche in formato cartaceo
Pagina autore: Charlotte Lays
TRAMA:
Le regole esistono per tracciare linee guida approssimative.
Le regole vengono create dall’uomo, ma solo per impartire un ordine sommario.
Le regole sono fatte per essere infrante.
Le regole degli altri. Per Grace, invece rappresentano la quotidianità, la stella
polare, la vita. Non esiste altro nel suo mondo asettico e privo di
inconvenienti. Il controllo su ogni cosa è tutto ciò che le consente di
respirare. Vorrebbe essere diversa? Non ci ha mai pensato fino in fondo, perché
il passato che l’ha portata a essere ciò che è nel presente, grava in maniera
fin troppo esorabile sui suoi istinti. Eppure… eppure, nonostante tutto, esiste
un’incognita che lei non ha pensato di mettere in conto. L’incognita Philip
Murphy, una bomba di testosterone e allegria difficile da arginare o ignorare.
Una bomba pronta a deflagrare nel suo cuore in maniera improvvisa e devastante.
E se, per assurdo, Phil nascondesse dei segni ancora più
marcati e profondi di quelli di Grace, nel profondo dell’anima? E se fosse lui
a dover risalire da un buco nero, e la mano di Grace fosse l’unica in grado di
afferrarlo e portarlo in superficie?
Si dice che il tempo guarisca ogni ferita, ma non è poi
l’amore il vero motore che muove ogni cosa?
BIOGRAFIA:
Charlotte Lays è lo pseudonimo di Carlotta Pugi Lai.
Nasce a Firenze nel 1980 e da quando ha ricordi, ha un libro
tra le mani.
Gli studi classici la immergono nelle tragedie greche,
spaziando per i sonetti di Catullo, fino a travagliarsi con il giovane Werther!
Si laurea In Scienze Politiche alla Cesare Alfieri di
Firenze con una tesi di ricerca sull'importanza del Capitale Sociale per le
donne.
Come accade a molti giovani in Italia, si trova a fare
tutt'altra cosa e tutti gli anni passati sui libri, diventano un bagaglio
culturale e basta, ma per lei sono un bellissimo peso da portarsi dietro
continuamente.
Un marito, due figli e un cane, vive immersa nel verde nelle
colline toscane.
Organizza eventi, fa l'orto, riempie barattoli di conserve come
se non ci fosse un domani, finché... una serie di contingenze astrali portatori
di nefandezze, la fanno entrare in un circolo centripeto da cui non sa come
uscirne.
Iniziò a scrivere quando aveva un uragano a imperversarle
nel petto.
Dopo aver esordito con un piccolo editore indipendente, ha
scritto per Rizzoli e Harper Collins, per poi tornare ad autopubblicarsi e
continuare a sognare.
Adesso è alle prese con le avventure delle NY Sinners: ride
e si emoziona in alternanza.
Si è cimentata nella narrativa rosa con "La melodia
delle piccole cose", edito Leggereditore, per la quale scrive come
Carlotta Pugi e spera di continuare a farlo.
Ha ancora tanto da imparare e, spera con tutto il cuore...
ancora tanto da raccontare.
Le altre opere sono: Pink Lady; Torna e Resta con me;
Lasciati Andare; Lady O; Miss Oro Nero; Miss Pride.
DICE L’AUTRICE:
Grace ha un buon numero di idiosincrasie: è maniaca
dell'igiene e conosce a memoria il Galateo; ma per quanto cerchi di controllare
la sua vita, Philip vi entrerà come un tornado e chissà... forse tutto quel
disordine è migliore per lei rispetto al rigido ordine che si è imposta, perchè
a volte non sempre la strada intrapresa è quella giusta. A volte occorre
deragliare e fare l'impensabile per trovare se stesse.
Troverete situazioni improbabili e imbarazzanti, ironia,
passione e un pizzico di suspance.
BREVE ESTRATTO:
Phil impreca appena torna in stanza, trovandomi piegata
sulla consolle di bambù nel tentativo di applicare il mascara.
«Non è adatto per dove andiamo?» domando serafica.
«Quei fiori sul tuo sedere sono adatti in ogni parte del
globo.»
«Come sei materiale.»
Gli occhi di Philip mi percorrono in una calda carezza.
«Sono fatto di carne e mi stai facendo ammattire.»
«Ah» convengo, rossa come i fiori sul mio abito. «E allora
cosa c’è?» insisto, realmente interessata. In fondo, non indosso niente di
particolare rispetto a come mi vede vestita di solito a New York.
Mi studia per qualche istante e si asciuga con il telo di
spugna che tiene avvolto intorno al collo. Solleva entrambe le braccia e i
muscoli guizzano sul torace; scendendo con lo sguardo, vedo che ha qualche
problemino irrisolto nella parte bassa.
Mi va di traverso la mia stessa saliva.
«Grace.» Si avvicina preoccupato, ma grazie al cielo la
tosse è una buona giustificazione per il mio viso in fiamme. Mi dà qualche
colpetto in mezzo alla schiena e l’eccesso di tosse diventa più forte. Faccio
per aggrapparmi alla balaustra, ma perdo la presa e mi sbilancio in avanti,
ritrovandomi con il suo asciugamano in mano, le ginocchia a terra e la faccia a
un centimetro dal suo… dal suo… membro.
«Oh, cazzo.»
«Non mi sarei mai aspettato un appellativo così volgare da
te, ma sì… lo chiamano spesso così.»
Mi raddrizzo e indietreggio come se avessi visto un
fantasma. Non così eufemistica come metafora, per me.
«Inoltre, non ne vedrai molti così» aggiunge, il
divertimento nella voce.
Riesco a togliere lo sguardo da quell’arnese che ha tra le
gambe, riflettendo sul fatto che sembra pronto a squartare qualcosa. Perché,
confermo e sottoscrivo: non può entrare e uscire da un corpo senza fare danni.
Almeno non dal mio.
Torno a guardarlo negli occhi e sono felice di trovare il
mio Phil: irriverente e arrogante.
«Mi hanno sempre detto che non contano le dimensioni.
Bisogna saperlo usare» chioso.
Fino a quando non vedo il sorriso che si allarga tanto da
illuminare la stanza, non capisco quanto mi sia mancato tutto il giorno.
«Mi hanno sempre detto che basta il pensiero per perdere
l’innocenza.»
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