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Vi segnalo "L’incantatore", il romanzo dell'autrice Francesca Compagno, edito Le Mezzelane
Titolo: L’incantatore
Autore: Francesca Compagno
Genere: Young adult, romance, fantasy
Casa editrice: Le Mezzelane
Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 12,69
Pagina autore: Francesca Compagno - Autore
TRAMA:
Un amore disperato e una altrettanto disperata gelosia
sconvolgono la vita di Verdana, giovane Lupa che con la sua famiglia vive a
Bluebell, in Alabama. Solo l’intervento dell’Incantatore potrà rimettere a
posto le cose, ma al prezzo di perdite orribili.
In un lontano passato, il grande gelo ha decimato i Lupi
mutaforma, costringendoli ad abbandonare le foreste e a unirsi alla comunità
umana. Tra di loro i Raminghi vivono in armonia con gli uomini, mentre i
Rinnegati si rifiutano di tradire i propri istinti. I Lupi Hominari, invece, si
occupano di evitare attriti tra la comunità umana e quella dei mutaforma.
Verdana, una giovane Lupa, vive a Bluebell, in Alabama,
insieme alla sua famiglia. Sono perfettamente integrati nella piccola comunità
umana della zona, ma la rgazzafatica a reprimere gli istinti, che rischiano di
smascherarla. Soffre inoltre per via dei sentimenti che la legano al fratello
adottivo, Connor.
Un giorno la cugina Tasha si trasferisce presso la famiglia
di Verdana e con il suo arrivo le cose si complicano ulteriormente. Il
ritrovamento di un cadavere umano metterà Verdana di fronte a delle gravi
accuse: il giovane morto sbranato ha il suo odore addosso. Lei però non ricorda
nulla. I Lupi Hominari si presentano per indagare: tutti gli indizi portano a
lei, ma i sospetti non possono essere confermati. Per scagionarla, Connor la
morde per leggere i suoi ricordi attraverso il sangue, ed è così che scopre che
la ragazza è stata drogata. Il mistero intorno alla morte del giovane umano si
infittisce e la presenza di un Lupo sconosciuto riaccende la speranza, ma senza
prove e a seguito del ritrovamento di un nuovo cadavere, i Lupi Hominari
condannano a morte Verdana.
Per salvarla, Connor stringerà un patto con i saggi Lupi,
scegliendo per se stesso una vita di infelicità.
Le cose, però, non sono come sembrano e gli eventi di
Bluebell richiedono l’intervento dell’Incantatore, che riporterà la pace tra i
Lupi. La famiglia di Verdana dovrà però trasferirsi presso una nuova comunità
umana, dove la loro identità è possa continuare a rimanere segreta..
BIOGRAFIA:
Francesca Compagno è nata nel 1980 a Prato, dove ancora
vive. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, ha frequentato la
facoltà di giurisprudenza e lavora presso uno studio legale.
Ha scritto il suo primo romanzo noir all’età di sette anni
con il plauso della maestra della scuola elementare e, soprattutto, dei suoi
amati nonni. Coltiva da sempre l’amore per la scrittura, il pianoforte e la
pittura. Ha abbandonato queste passioni in un periodo particolarmente difficile
della sua vita, ma l’incontro con un amico dell’adolescenza l’ha portata a una
rinascita interiore, spingendola a riscoprirle.
Ha inoltre adottato cinque cani e si è creata una famiglia,
sposandosi nel luglio 2015 e diventando mamma un anno dopo.
Come scrittrice ha esordito nella narrativa per ragazzi con
il fantasy “Freeing – La terra delle fiabe” (ed. Sarnus, 2014) da lei scritto e
illustrato.
Il periodico trimestrale di letteratura “Il Portolano” ha
pubblicato il suo racconto intitolato “Sophie” sul numero 88/89 di giugno 2017.
Ha partecipato al secondo concorso letterario “La pelle non
dimentica” con il racconto “L’uomo di neve” che è stato incluso nell’antologia
“La pelle non dimentica” edita da Le Mezzelane Casa Editrice nel 2018 (secondo
classificato – giuria popolare – sez. racconti).
Ha partecipato nel 2018 al concorso “Black Moon Street” e
nel settembre del medesimo anno Le Mezzelane Casa Editrice ha pubblicato il suo
fantasy per ragazzi “Tocco Nero” .
Ha partecipato al concorso “Oscure presenze” classificandosi
al terzo posto con il racconto “La bambola”, che è stato incluso nell’antologia
“Oscure presenze” edita da Le Mezzelane Casa Editrice nel novembre 2018.
Ha partecipato nel 2018 al concorso letterario “Terre delle
Nebbie – Premio Biren – Miglior racconto giallo” con il racconto “Bignè alla
crema” che è stato pubblicato nell’antologia “L’impronta del giallo” da Freccia
D’oro nel novembre 2018.
Ha pubblicato nel novembre 2018 il libro “Dal lato sbagliato
della mezzanotte” edito da Le Mezzelane Casa Editrice.
Ha partecipato al terzo concorso letterario “La pelle non
dimentica” con il racconto “Fine turno” (quarto classificato – giuria tecnica –
sez. racconti) incluso nell’antologia “La pelle non dimentica” edita da Le
Mezzelane Casa Editrice nel marzo 2019.
Ha inoltre vinto il primo premio nella sezione romanzi
inediti nel medesimo concorso, il libro verrà pubblicato nell’anno 2019.
A maggio 2019 ha pubblicato su Amazon i racconti: “La Danza
dei Dormienti”; “Il Colore delle Stelle”; “Incanto d’Irlanda”; “Nel Nome del
Padre”.
Sempre su Amazon, a giugno 2019, ha pubblicato il romanzo
thriller “Mauro Belli – Casi di santi e di folli” e ad agosto 2019, ha
pubblicato il romanzo young adult “Come cigni neri”.
Ha pubblica nel 2019 al concorso “Young Like Me” e nel
settembre del medesimo anno Le Mezzelane Casa Editrice ha pubblicato il suo
fantasy “L’Incantatore”.
Nel tempo libero, oltre alla scrittura, si dedica ai suoi
amati cani, alla pittura e alla lettura; colleziona inoltre fate e folletti di
ogni genere.
DICE L’AUTRICE:
L’idea di questo mio nuovo fantasy nasce dal mio amore per
il genere in sé e per i lupi dai quali sono affascinata oltre ogni immaginazione.
Ho letto moltissimi libri sui Licantropi e sulle fate, così, dopo “Tocco nero”
in cui la protagonista è una sangue misto, ho pensato di scrivere la mia storia
con protagonisti dei mutaforma. Oltre un fantasy una storia d’amore molto
sofferta, perché i miei personaggi sono sempre un po’ sfigati 😊
BREVE ESTRATTO:
«Fatti avanti, bellezza», esortò Ayane, invitando Connor con
un gesto della mano.
«Non ho ravvisato niente nel sangue di Verdana che potesse
indicarmi un colpevole o suggerire indizi. Ci sono tracce di droga, ma niente
di più», concluse Rudolf, fissando la Lupa cieca così intensamente da
provocarle un brivido di terrore. Doveva aver aggiunto qualcosa
telepaticamente, diretto solo a lei. Come sarebbe, non ha visto niente? Sono
convinta di non essere colpevole di tanta atrocità. Avrei voluto urlare a tutti
che ero innocente, che la questione andava approfondita e che mia cugina
c’entrava qualcosa, ma Ayane continuò, rivolta a Connor. «Porgimi il polso,
tesoro.» Connor ubbidì senza aprire bocca; fece una smorfia quando i denti gli
affondarono nella carne, subito dopo chiuse gli occhi, concentrandosi su quanto
stava accadendo. Come avevo fatto io, lottava per non rivelare più informazioni
del necessario o ricordi che desiderava rimanessero privati. Era in difficoltà:
contrastare Lupi così potenti era veramente difficile. Dopo due minuti, che
sembrarono interminabili, Ayane si staccò.
«Dobbiamo riunirci in consiglio», affermò seccamente.
«Regola, manda i tuoi figli e tua nipote di sopra. Prima di comunicare le
nostre intenzioni all’imputata vogliamo parlare insieme a te e Tate.»
Li lasciammo mentre si sistemavano attorno al tavolo e
formavano una catena prendendosi per mano. La conversazione sarebbe avvenuta
solo nelle loro menti.
«Connor», sussurrai, «che sta succedendo? Cosa ha visto
Ayane? Sembrano terrorizzati, ma non credo di essere io la causa.»
Lui non replicò e, prima di voltare l’angolo che conduceva
al corridoio, si fermò. Caleb e Tasha erano entrati nelle rispettive camere;
lui mi prese delicatamente il volto tra le mani e mi baciò. Fui sorpresa
dall’intensità di quel bacio. Era quello il bacio che da sempre desideravamo,
quello che non avremmo mai dovuto scambiarci. Continuando a baciarmi mi spinse
contro la parete mentre gli accarezzavo il torace. Cercai la sua mano e la
strinsi nella mia, deglutii e gli posai l’altra sul viso rigato dalle lacrime,
avvicinandolo a me. Avrei voluto dirgli tante cose, ma non feci altro che
ricambiare il bacio. Non volevo rinunciare a quel momento per nessun motivo al
mondo. Era tutto quello di cui mi importava. Anche se mi avessero giustiziata
quella sera stessa, avrei avuto il ricordo più dolce che potessi sperare di
portare con me.
«Ti amo, Verdana, più di me stesso, più di ogni altra cosa
al mondo. Fidati di me e tutto andrà bene.» Mi fidavo di lui, ma quella frase
suonava come la campana della chiesa durante un funerale.
«Avere te è avere finalmente paura di perdere qualcosa di
importante», risposi con la voce spezzata dall’emozione.
Abbozzò un sorriso mentre una lacrima gli scendeva lungo la
guancia. Sprofondai nel suo abbraccio, aspirando il suo profumo. Quando
entrammo nella sua stanza regnava il silenzio. Solo i pensieri preoccupati di
Caleb ci raggiungevano attraverso la sua porta chiusa. Ci sdraiammo sul suo
letto e ci tenemmo abbracciati. Stretta a lui, tutte le preoccupazioni
sembravano svanire. Gli sarei rimasta aggrappata fino a che non mi avessero
chiamata per leggermi la sentenza. Il battito del suo cuore mi tranquillizzava,
il suo profumo sarebbe stato la mia casa per sempre. Nei nostri pensieri, ci
ripetevamo all’infinito di amarci. Era tutto quello che contava.
L'AUTRICE VI ASPETTA A MILANO PER LA PRIMA PRESENTAZIONE UFFICIALE!
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