domenica 18 ottobre 2020

RECENSIONE "COME CERCHI SULL'ACQUA" di Isabella Vinci

 

Un'altra bella recensione per "Come cerchi sull’acqua" dell'autrice Isabella Vinci. A cura di Tiziana Irosa. 





Autore: Isabella Vinci

Genere: romance, suspense, narrativa

Disponibile in ebook a € 2,69 
E in formato cartaceo a € 13,00

Pagina AutoreIsabella Vinci Autrice



TRAMA:

Un incontro casuale, destinato a cambiare per sempre la vita di due anime perdute nella Londra odierna. 

Per colpa di un brutto incidente mentre inseguiva dei criminali, Johnathan, agente FBI, ha perso completamente la memoria. A fatica si costruisce una nuova quotidianità, lontana dalla precedente. Finché non incontra Claire, davanti a un quadro della National Gallery di Londra. Ha il suo stesso sguardo senza direzioni. Claire era un'artista, ma ha perso la capacità di dipingere per un orribile trauma emotivo che non riesce neppure a ricordare. Non possono fare a meno di avvicinarsi, di sfiorarsi con delicatezza, per paura di andare nuovamente in pezzi. Loro, troppo fragili, troppo spezzati dentro, si legano a livello profondo, senza neanche capire come sia possibile. La realtà è tuttavia una crudele signora e continua a tormentare entrambi, sotto le sembianze di una banda internazionale di ladri d’arte. Perché le vite di Claire e Johnathan erano intrecciate ben prima che si incontrassero. L'orologio, il cui tempo era rimasto per anni sospeso, ha ripreso a ticchettare. Johnathan ha iniziato a ricordare e Claire fa di tutto per dimenticare. Persino se significa dimenticarsi di lui. 



Leggendo questo romanzo è stato come un tuffo nel passato, quando divoravo solo gialli e thriller dei grandi maestri e devo dire che questo non è stato da meno.
I due protagonisti sono Claire e John, due creature che sopravvivono a loro stessi dopo essere davvero sopravvissuti a due eventi che hanno modificato per sempre la loro vita e il loro modo di essere: entrambi hanno perso la memoria, il come lo scopriremo durante la lettura, come scopriremo il legame che c’è tra i due e come le loro storie si intrecceranno talmente tanto da diventare una sola.
La trama, appunto, è parecchio intricata e per fortuna alla fine la matassa verrà dipanata egregiamente senza lasciare nessun angolo scuro e, soprattutto la fine, lascia di stucco. Adesso lo posso dire, ma c’è stato un momento in cui credevo di aver capito tutto, ho pensato: no Isabella, non puoi aver messo questo indizio così grosso, no, ti prego, se finisce così te meno! E invece... tadan! Una bella sorpresa.
Questo è un romanzo in cui si mettono in evidenza la fragilità umana, i sentimenti, le relazioni e il precario equilibrio in cui la nostra esistenza si fonda, basta un attimo e tutto sparisce dalla nostra mente, e devo dire che questo lato mi ha fatto riflettere molto: come è possibile che i nostri sentimenti, che crediamo siano legati al cuore, spariscano insieme alla nostra memoria? La nostra esistenza è legata alla nostra razionalità? È questo il pensiero celato dentro John, quando incontra i vecchi amici, la madre, il padre e tutta gente di cui non ricorda nulla.
Pensieri profondi, riflessioni, ma anche una bella indagine che porta Interpol e FBI a collaborare insieme, tanti temi e bellissime descrizioni che fanno da ottimo contorno a una buona lettura.
Complimenti a Isabella Vinci. 


Nessun commento:

Posta un commento