Recensione: "Volteggi di passione" dell'autrice Diana Palmer,
edito HarperCollins Italia. A cura di Silvia Cossio.
Autore: Diana Palmer
Genere: Romance
Casa editrice: HarperCollins Italia
Collana: Harmony Romance
Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 6,90
Pagina autore: Diana Palmer
TRAMA:
L'amore a volte è la sfida più difficile
Micah Torrance ha bisogno di aiuto per gestire la sua tenuta e prendersi cura della figlioletta, ma non è nella sua natura chiedere. Tuttavia, quando Karina Carter si offre di dargli una mano con la piccola Janey, decide di dare fiducia al sorriso dolce e ai modi semplici e gentili della giovane. Karina è una campionessa di pattinaggio che ha solo bisogno di un nuovo inizio per rimettersi in forma dopo un brutto incidente. O almeno questo è quello che si ripete. Più tempo trascorre con Micah, però, più tra loro cresce un'inaspettata e contrastata passione. Lui è convinto che l'amore spezzi il cuore, Karina può convincerlo del contrario.
Dopo una parte iniziale piuttosto ripetitiva, utile quando il lettore ha problemi di memoria legati all’età avanzata o è affetto da malattie neurologiche degenerative 🤔, con il giustificato dubbio se continuare o meno la lettura, ormai rassegnata a un susseguirsi di concetti sempre uguali, il romanzo comincia a prendere forma.
Non c’è molto da dire su questa storia, se non che rientra perfettamente nello “schema Palmer”: lei, Karina Carter, alias Miranda Tanner, ventitré anni, dolce e ingenua, in ristrettezze economiche dopo un infortunio che ha bloccato la sua carriera di pattinatrice; lui, Micah Torrance, trentaquattro anni, dal carattere altalenante, ricco proprietario terriero e non solo, vedovo e con una figlia di nove anni. Lei viene assunta come baby-sitter e ben presto entra nelle grazie di tutti. La sua gentilezza e la sua generosità, il coraggio e la dignità delle sue azioni non passano inosservati. A mio parere, l’autrice ha calcato un po’ troppo la mano su questo aspetto, soprattutto se messo in contrapposizione con il carattere della fidanzata “vipera” di lui. Lindy, questo è il suo nome, rappresenta la perfetta caricatura del personaggio cattivo. Risulta troppo marcata, però. Non fa nulla per nascondere la sua indole. Troppo facile, se non addirittura scontato, scegliere la protagonista che, invece, è l'opposto.
Nonostante l’evidenza della cosa - è chiaro a tutti che un’unione tra il protagonista e Lindy non può portare a nulla di buono - il protagonista si dimostra veramente ottuso! Voglio dire, uno che ha fatto i milioni con il petrolio e altre attività e che ha già avuto una ex moglie arpia, possibile non veda il guaio in cui si sta cacciando?
Buona la caratterizzazione dei personaggi di contorno; chi più, chi meno, danno il loro contributo. In particolare, ho apprezzato il tuttofare Burt, bellissimo il rapporto di stima che lo lega al protagonista.
Ineccepibile, come al solito, lo stile dell’autrice, tratto distintivo che ritrovo sempre con piacere. Nonostante non mi senta di annoverare questo romanzo tra i migliori, innegabile la sua capacità di emozionare e di tenere incollati fino alle battute finali.
PS: Anche in questo romanzo di Diana Palmer, fa la sua comparsa il petto villoso… Poteva mica mancare? 😂😂
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