Recensione: "Enigma Vintage" dell'autrice Piccarda Morganti.
A cura di Dario Zizzo.
Titolo: Enigma Vintage
Autore: Piccarda Morganti
Genere: Romantic-Suspence
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 12,48
Pagina autrice: Piccarda Morganti Autrice
Giulia adora il suo lavoro, anche se a trent’anni forse non lo si può più considerare tale. Compra e rivende online oggetti vintage e la sua migliore amica non perde occasione per prenderla in giro.
Le giornate procedono tranquille, sino a quando un’anziana signora non le cede alcune vecchie bambole. Qualcosa di inaspettato e misterioso entrerà nella sua vita.
Per la protagonista inizia una vera e propria avventura, fatta di enigmi ed indagini.
Ad accompagnarla in questo viaggio ricco di intrighi sarà Stefano, un affascinante uomo che proverà a far pulsare di nuovo il suo cuore.
“Enigma vintage”, scritto da Piccarda Morganti, è un felice connubio tra letteratura rosa e gialla, un’opera ben riuscita, che prende il lettore e lo fa interrogare sul mistero che sta al centro del romanzo: cosa si nasconde dietro a una vecchia bambola che Giulia, la protagonista, il cui mestiere è quello di comprare e rivendere oggetti vintage, ha avuto da una donna avanti con gli anni, che così appare in un’interessante descrizione:
La seguo in cucina: ha un arredamento ormai passato ma è grande, ordinata e pulita. Sembra essere usata poco. Profuma di solitudine. La signora è molto anziana e i suoi lineamenti sono dolci, come i modi di fare. La sua lentezza è elegante e il tono pacato, quello di altri tempi. Da giovane deve essere stata molto bella. Ha degli occhi azzurrissimi e ancora pieni di vita.
Giulia si trasformerà in una specie di detective e avrà al suo fianco un nipote della signora, Stefano, il cui fascino riuscirà a scalfire quella corazza che si era costruita in seguito a qualche delusione amorosa.
Quella bambola sarà la chiave destinata ad aprire a Giulia le porte di un mondo che non avrebbe mai voluto oltrepassare, ma quel mondo che gli appare così orribile è poi vero? O si tratta del parto della fantasia morbosa di una donna che ne è stata una protagonista e che era un’amica della nonna di Stefano? Questo lei dovrà scoprire in un’indagine avvincente che irretisce il lettore, facendogli domandare da che parte sta la verità.
Non manca una spruzzata di frizzante umorismo, come in questi dialoghi, dove la protagonista cerca, senza molto successo, di nascondere alle amiche il sentimento che prova per Stefano:
- Sua nonna ha bisogno di liberare una vecchia soffitta e mi ha contattata per sapere se fossi interessata
ad acquistarle qualcosa. Naturalmente ho risposto di sì.
Ah! - esclamano all’unisono, spinte da motivazioni del tutto diverse.
- Sono troppo pesanti e ingombranti per me. Stefano mi sta aiutando nello spostare il tutto.
- E non solo, ti aiuta anche a fare i pacchettini?
- È stato solo uno scambio di favori.
- Eccoci al punto - ridacchia la mia amica. - E che favori, si può sapere?
La scrittrice si rivela brava nel muoversi tra generi diversi, affrontando anche il tema della violenza di genere; eppure, nonostante l’amarezza che questa piaga trasmette nel lettore, lo stesso può godere dell’elemento rosa o delle avventure della detective improvvisata. Insomma, i vari generi risultano ben amalgamati ma nel contempo distinguibili, ognuno con i suoi pregi, un importante motivo in più che mi ha fatto apprezzare il romanzo, i cui personaggi sono felicemente caratterizzati.
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