Recensione: "Il buio dell'anima" dell'autrice Mariella Mogni.
A cura di Franca Poli.
Titolo: Il buio dell’anima
Autore: Mariella Mogni
Genere: Romance contemporaneo
Disponibile in ebook a € 0,99
E in formato cartaceo a € 8,99
TRAMA:
Federica. Dieci anni trascorsi accanto a un uomo che l’ha sempre tradita.
Michele. Costretto a occuparsi di una donna fragile e instabile. La moglie che non lo ha mai amato. La moglie che ha smesso di amare da tempo.
Federica e Michele. Un amore sbocciato per caso, quando entrambi si erano ormai rassegnati alla solitudine. Una storia durata pochi mesi, vissuti tra sensi di colpa e passione, tra litigi e promesse difficili da mantenere.
Un avvenimento imprevisto ha convinto Federica a chiudere la sua relazione con Michele, da allora un buio disperato ha invaso la sua anima e nemmeno le luci dell’imminente Natale riescono a rischiararlo. Estranea al clima festoso che la circonda, Federica rivive il suo breve amore attraverso le note riportate in un diario, convinta di avere sbagliato tutto.
Ma è stato davvero un errore innamorarsi di Michele?
È stato davvero un errore fidarsi dei suoi occhi azzurri e innocenti che l’avevano conquistata fin dal primo sguardo?
Accadono strane cose a Natale, forse anche il buio che è sceso su Federica potrà diradarsi…
Se c’è un periodo dell’anno in cui i miracoli possono accadere questo è a Natale.
È quello che sperano Federica e Michele, perché è proprio di un miracolo di cui hanno entrambi bisogno, per togliersi di dosso la patina di tristezza e il buio disperato che hanno invaso le loro anime a causa dei rispettivi matrimoni.
Federica sono anni che sopporta l’adulterio del marito, senza trovare il coraggio di lasciarlo. Sarà l’ennesimo tradimento a farle capire che deve porre fine a quell’unione. Perché questa volta non è stato solo il coniuge a tradirla, ma anche una persona di cui si fidava ciecamente e con cui si confidava. Questa volta non può sorvolare, non può perdonare i due fedifraghi.
Michele invece è intrappolato in un matrimonio con una donna fragile e instabile mentalmente. Una moglie che all’inizio amava, non ricambiato, ma per la quale ora ha smesso di provare sentimenti e rimane con lei solo per prendersene cura.
L’incontro tra queste due anime deluse e disilluse avviene per caso a bordo di un treno partito da Milano. Iniziano a parlare di libri, entrambi amano leggere, delle loro professioni, lei è traduttrice mentre lui è medico, e il tempo scorre piacevolmente. Tra di loro scocca una scintilla talmente potente che una volta arrivati a Firenze, città dove vive Federica, Michele, nonostante la sua destinazione sia Napoli, decide di scendere anche lui e accompagnarla a casa. Ha così inizio una relazione travagliata, vissuta tra sensi di colpa e passione, tra litigi e promesse difficili da mantenere. Riescono comunque a instaurare una specie di tran tran e la storia va avanti fino a quando un avvenimento imprevisto convince Federica a chiudere con Michele. Da quel momento un buio disperato invade la sua anima e nemmeno le luci dell’imminente Natale riescono a rischiararla. Si sente estranea al clima festoso che la circonda, non ha voglia di festeggiare ma addobba lo stesso l’albero e accende le luminarie solo per le apparenze, per dimostrare che nonostante tutto va avanti. Non è così però, il suo cuore è a pezzi e, pur sapendo di farsi del male, rivive il suo breve amore attraverso le note riportate in un diario, convinta di avere sbagliato tutto, di non essersi fidata di Michele, di non avergli creduto.
Quello tra Federica e Michele è un amore sbocciato per caso, quando entrambi si erano ormai rassegnati alla solitudine, una storia che difficilmente avrà un lieto fine a meno che, visto che si sta avvicinando il Natale, non avvenga un miracolo. Perché solo un miracolo potrà diradare il buio che li avvolge.
Mi sono piaciuti questi due personaggi. Sono entrata in empatia con entrambi, ho percepito la sofferenza che provavano, il disperato bisogno di amare ed essere amati. Entrambi sono stati traditi, anche se in modo diverso, dalle persone che avevano scelto per condividere la loro vita.
Caratterialmente e fisicamente sono descritti in modo dettagliato. Si riesce a percepire il dolore, la preoccupazione, il rincrescimento, la tristezza, a volte la rassegnazione, però ci sono anche dei momenti in cui si riesce a cogliere la speranza, la voglia di lasciarsi il passato alle spalle e costruire assieme un futuro migliore.
La scrittura è accurata e scorrevole, mentre la trama e i dialoghi interessanti rendono piacevole e fluida la lettura. La narrazione avviene in prima persona, con il pov della protagonista femminile e alterna il passato con il presente. Questi salti temporali fanno sì che il lettore riesca a comprendere meglio le vicissitudini di Federica e Michele. Ci sono alcune scene intime piuttosto esplicite però, a mio avviso, non disturbano in quanto sono descritte in modo sublime e dettagliato, ma mai volgare.
Questo libro racchiude una triste, sofferta e travagliata storia d’amore, ma solo alla fine il lettore riuscirà a sapere se i due protagonisti riusciranno ad avere il loro lieto fine.
Mi sono commossa a leggerlo, non nascondo che ho versato qualche lacrimuccia.
Consigliato sicuramente da parte mia.
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