Laura Altamura ha letto "Immunità di gregge: La prima epidemia social"
dell'autore Marco Bonafede.
Titolo: Immunità di gregge:
Autore: Marco Bonafede
Genere: Fumetto
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 9,00
Trama: Contro le paure e le incertezze un libro semplice e divertente scritto e disegnato da un medico.
DICE L’AUTORE:
Sono un medico psichiatra e ho dovuto fare i conti con la pandemia anche dal punto di vista professionale. Ma l'idea di questo fumetto deriva da un'esperienza come paziente. A novembre mi sono dovuto operare e alcuni giorni prima, mentre effettuavo gli esami del prericovero, mi sono ritrovato ad aspettare il mio turno insieme ad altri pazienti. Alcuni avevano opinioni scettiche od ostili nei confronti dei vaccini e allora ho spiegato, senza dire di essere un medico, cosa era l'immunità di gregge e perché conveniva vaccinarsi.
Più tardi una signora si è avvicinata e mi detto che era rimasta colpita da quello che avevo detto e da come lo avevo detto: secondo lei andava registrato e diffuso perché era estremamente efficace. Mi ha sorpreso e fatto piacere e l'ho ringraziata delle sue parole.
Non conosco il nome della signora e non potrei neppure riconoscerla, perché ambedue indossavamo la mascherina.
Alcune settimane dopo, durante la convalescenza postoperatoria, ho cominciato a disegnare il fumetto.
Mi ha aiutato molto a distrarmi dai miei problemi di salute e a sopportare qualche difficoltà.
Convincerà qualche no vax a vaccinarsi? Non credo.
Dovrebbe ammettere di avere sbagliato per mesi, assumendosi inutilmente rischi e disagi. Non è facile riconoscerlo.
Ma questo libro aiuterà chi si è vaccinato a contrastare più efficacemente la propaganda no vax e a essere ancora più consapevoli della necessità della vaccinazione obbligatoria per tutti.
Si tratta di un libro, anzi un fumetto, molto originale con scopo divulgativo e a mio parere efficace. Dovremmo averlo tutti fra le mani per leggere il “discorso vaccini Covid 19” con una chiave di lettura simpatica e immediata, ben diversa da noiosi trattati di cui, a meno di avere una laurea in medicina, non capiremmo molto.
Chi di noi, in questo lungo periodo di pandemia, non ha avuto, almeno una volta, dei dubbi su quale sia la corretta scelta in merito ai vaccini, posto che esista una risposta migliore di altri o assoluta?
Al di là del fatto che si tratta di una decisione intima ed individuale, della quale potremmo parlare ore senza venirne a capo o trovare “chi ha torto e chi ha ragione”, ho apprezzato molto l'oggettività con lui l’autore, un medico psichiatra ha trattato il tema.
Le persone sono idealmente divise in tre categorie, come di fatto sta succedendo nella realtà.
-Il no assoluto al vaccino
-Il sì ponderato e fiducioso nella scienza
-La via di mezzo, il non saprei, forse sì ma se poi succede che…
Vengono “scomodati” personaggi importanti ad avallare i vari punti di vista, come ad esempio il dr Jenner, grazie al quale si è sconfitto il vaiolo, anche con la collaborazione di Napoleone che fece comprendere l’importanza di vaccinarsi e obbligò i soldati a farlo.
Appare poi il dr Wakefiel che, per nuocere alla casa farmaceutica con cui era in corso una causa legale, pubblicò uno studio falsificato in cui si sosteneva che il vaccino potesse provocare l’autismo. Di qui la paura che i propri figli diventassero dei nuovi Frankenstein.
Fra i NO totali ecco che arriva Don Ferrante, personaggio dei Promessi Sposi che non prese alcuna precauzione contro la peste.
Di fondo viene evidenziato come la paura sia connessa ad altri timori, a volte deliranti, ossia del ritorno di regimi dittatoriali perché ciò che sta succedendo in questi anni è già avvenuto qualche decennio fa.
Le vignette sono davvero fruibili: il ben noto concetto di “pecore” è rappresentato da un copioso gregge.
Ci sono poi schemi riepilogativi sui numeri del Covid, qualche caricatura e una sottile ironia che strappa un sorrisetto senza far perdere il focus.
Da ultimo, sappiamo che l’epidemia è definita social perché internet è piena di false certezze, di esibizionisti “laureati sul web” che terrorizzano o diffondono le teorie del complotto.
In complesso una lettura godibile e originale.
I miei complimenti all’autore!
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