sabato 11 febbraio 2023

RECENSIONE "I RACCONTI DELL'AVVENTO 2022" di AA. VV.

 

Buongiorno follower, buon sabato!
Dario Zizzo ci parla de "I racconti dell'Avvento 2022", una raccolta 
scaricabile gratuitamente QUI.



Titolo
: I racconti dell'Avvento 2022

Autori: Vari

Genere: Racconti

Disponibile in ebook a costo zero: QUI 





Di seguito, il mio resoconto su "I racconti dell'Avvento", quarantuno per l'esattezza, una raccolta ben fatta, racconti postati prima nel Gruppo FB "Libri e Recensioni" proprio nel tempo liturgico che prepara al Natale. Ma andiamo a parlare di alcuni di loro: 
"Fiori blu" di Giovanna Panzolini, uno di quei racconti che ti piacerebbe leggere davanti a un camino, davanti a una tazza di tè fumante; un racconto natalizio in cui un bambino, Riccardo, perde la madre, Luisa. Questo evento getta nello sconforto il nonno materno Antonio che indossa la fredda armatura della solitudine, rinunciando anche a preparare il più grande e bel presepe meccanico del Ferrarese, quella che era diventata una piacevole abitudine. Resiste anche agli attacchi del prete, don Luigino, conosciuto nei banchi di scuola, che lo va a trovare a casa mentre lui è davanti ai fiori curati da Luisa, i non ti scordar di me, che prima di morire gli aveva raccomandato: «Mantienili sempre papà! Quando moriranno seminali di nuovo», quasi in un estremo, disperato tentativo di far sopravvivere una parte di sé.
Parla di guerra di trincea invece il racconto di Cataldo Scatamacchia, "Tu chiamalo per nome", il cui incipit è questo: Restammo chiusi in un vecchio magazzino per due lunghi mesi. Il tempo trascorreva lento e biascicato come la più pigra delle lumache, tanto che tra il giorno e la notte esisteva solo un impercettibile spazio stretto come l'asola di un'uniforme
Racconta di un soldato dalle origini misteriose, Tony, impegnato nella Prima Guerra Mondiale; a esporre la storia è un testimone d'eccezione, che si scoprirà solo alla fine.
"L'alba della pendolare" di Laura Gronchi tratta di viaggi particolari, quelli compiuti dalla protagonista. La scrittrice dimostra di saper affrontare anche temi delicati, materie aspre, con una delicatezza con cui pare carezzare la protagonista.
Poi c'è  "L'album dei ricordi" di Sabrina Guerrieri, in cui una donna rivede le foto di una vita, quelle di famiglia, che hanno fermato il tempo: ... perché quell'immagine statica è una scrittura di luce, pezzi di vissuto registrati su carta…, con il pensiero che in particolare va all'amore di una vita; un sentimento pudico, che tale è diventato col passare del tempo, ma non per questo meno forte, quello stesso sentimento che quasi la illude di poter recuperare il passato, trovare una breccia in quel muro ideale che lo divide dal presente.
"Il sistema" di Iolanda Ioppolis ci catapulta nel 2069, con un ingegnere aerospaziale a cui è stata affidata una missione suicida; così come sempre coi cieli, ma quelli della metafisica, ha a che fare l'opera "Ogni sorriso fa vedere il sole" di Giuseppe Puccio.
Un teatro è l'ambientazione de "La rivolta degli empatici" di Filomena Iovinella, un po' surreale, onirico, in cui si parla di una compagnia teatrale, e un'attrice protagonista di un monologo e dello stesso racconto, da applausi, d'altronde siamo a teatro.
Poi c'è Giorgio Pollio con un racconto dal titolo sangiovannesco (tanto per essere d'attualità, tanto per restare in tema di Sanremo), "Farfalle", il cui protagonista, Patroclo, un simpatico nonnino, è amante delle farfalle e della natura in genere, capace anche di umanizzarla: Aveva fatto amicizia con la quercia anni prima. Lo avevano colpito le affinità tra i loro corpi, ambedue rugosi, nodosi, contorti, stanchi, antichi, sonnecchianti, rassegnati, nell'attesa di terminare di sviscerare la propria storia. Da segnalare il finale.
L'incipit di "Incontro" di Giorgio Peruzio è: «Cosa fai qui?», quello che uno scrittore domanda a un personaggio uscito fuori dal suo libro, personaggio che si lamenta di essere stato maltrattato dal suo creatore (suo il POV). Insomma, ci troviamo di fronte a un racconto, potremmo dire, pirandelliano, che richiama un po' i "Sei personaggi in cerca d'autore". Peruzio dà vita a un'opera godibile, con dialoghi arguti tra questi due e considerazioni sulla costruzione dei personaggi. 
Per la varietà dei temi, ritengo che ogni momento sia quello giusto per leggere questa antologia, non solo il periodo dell'Avvento.


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