Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione "La custode degli amori perduti e ritrovati" dell'autrice
Lynda Cohen Loigman, edito Newton Compton Editori.
A cura di Monica Burel.
Autore: Lynda Cohen Loigman
Genere: Romance
Casa editrice: Newton Compton Editori
Disponibile in ebook a € 5,99
E in formato cartaceo a € 12,26
TRAMA:
New York, 1910.
Sara Glikman ha attraversato l’oceano con la sua famiglia per raggiungere gli Stati Uniti. Ancora prima di mettere piede sul suolo americano, a soli dieci anni, ha scoperto di avere un talento straordinario: riesce a individuare il vero amore destinato a nascere tra due persone.
Il suo incredibile dono, però, è considerato una minaccia all’interno della comunità ebraica di cui fa parte, dominata da logiche patriarcali secondo cui soltanto gli uomini possono combinare matrimoni.
Nonostante i divieti e i pregiudizi, Sara si troverà a sfidare un intero sistema, lottando per prendere finalmente il posto che le spetta e ottenere il riconoscimento che merita.
New York, 1994.
Abby è un avvocato divorzista di successo a Manhattan. Rappresenta gli uomini più ricchi della città e non si lascia mai coinvolgere troppo dai suoi casi. Quando la sua adorata nonna Sara muore, lasciandole in eredità i preziosi diari che ha conservato scrupolosamente per tutta la vita, Abby si troverà immersa in una lettura che la riporterà indietro nel tempo, facendole mettere in discussione tutto ciò che credeva di sapere sulla sua famiglia...
1910
Sara e la sua famiglia sono in viaggio verso il nuovo continente.
Sara ha 10 anni e un dono che si manifesta per la prima volta durante il viaggio. Riesce a "vedere" un filo lucente che ha come significato il legame d'amore tra due persone. Il primo legame che crea è quello tra sua sorella Hindel e Aaron, uno sconosciuto al quale chiede aiuto.
Una volta arrivata a New York, però, dovrà fare i conti con gli shadchanim ufficiali. Già, perché, seppur quello di Sara sia un dono, la figura del "combina matrimoni" nel mondo ebreo esiste da sempre ed è soggetto a regole ben precise.
1994
Abby è un avvocato divorzista, è single e proviene da una famiglia di genitori separati. La nonna di Abby, Sara, ha aiutato la figlia e le nipoti durante il periodo della separazione. Anche se ormai sono passati anni, per Abby la ferita è ancora aperta e non riesce ad avere un rapporto con il padre.
Alla morte della nonna, Abby riceve i diari di Sara dove trova annotati nomi e date. È così che viene a conoscenza in modo definitivo del dono della nonna.
Il cuore è abbastanza grande per contenere sia dolore che amore.
Libro si snoda in due piani temporali, cosa che solitamente rifuggo perché il più delle volte è piuttosto caotico. Invece mi sono dovuta ricredere perché in questo libro passato e presente si fondono piuttosto bene.
La storia si basa su una persona realmente esistita seppur qui non troviamo il suo nome. Naturalmente la figura della shadchanteh esiste veramente. Nel libro, troviamo non solo gli intrecci delle storie passate e anche di quelle presenti, ma anche dei cenni molto interessanti di questa professione. Le protagoniste sono entrambe ben caratterizzate e inserite nei contesti del tempo nel quale vivono. Ho apprezzato molto la figura di Sara e la sua determinazione. Di Abby ho apprezzato che ad un certo punto sia arrivata a comprendere che la sua strada non era quella che lei si era tracciata da sola.
Devo dire che il libro mi ha stupito in positivo. Ha la giusta dose di romanticismo, non è melenso, e ho imparato qualcosa che non sapevo. Perciò ve lo consiglio perché è scritto bene e la copertina attira subito l'attenzione.
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