Buon pomeriggio follower!
L'intervista a Claudia Melandri è in pieno svolgimento. Sul gruppo delle harmonyne, infatti, proprio in questo momento, l'autrice sta rispondendo alle domande di quanti hanno deciso di aderire al nostro evento :)
Vi ricordo che tra coloro che parteciperanno verrà estratto un fortunato vincitore che si porterà a casa una copia cartacea autografata di "IL DONO" (vol.1) gentilmente messa a disposizione dall'autrice. Avete tempo fino alle 18:00 per tentare la sorte.
Di seguito, le dieci domande che noi admin abbiamo rivolto a Claudia:
1)
Raccontaci qualcosa di… :) Parlaci del percorso che ti ha portato a
essere quella che sei oggi.
Un saluto a tutte e grazie per questa
giornata.
Sono una mamma, moglie e autrice per passione.
Ho sempre avuto, fin da piccola, una spiccata predisposizione nell’immaginare
nuovi mondi e nuove storie. Da ragazza amavo leggere tantissimo e poi magari
riscrivere un finale del libro appena letto, uno che reputavo più adatto… sì,
da ragazzina potevo permettermi questo lusso, da grande sarei tacciata di eresia.
J Ma proprio questa fervida immaginazione mi ha
portato poi in età adulta a cimentarmi davvero su una storia tutta mia. L’amore
per la scrittura si è poi coronato con la pubblicazione della mia prima
trilogia. Oggi sono una donna adulta razionale con l’animo da eterna ragazzina
capace ancora di sognare.
2)
Da dove nasce la tua passione per la scrittura?
Dalla lettura senza ombra di dubbio. Leggere
tanto ha fatto sì che la voglia di mettere nero su bianco qualcosa di mio fosse
talmente forte da provarci senza più troppi timori. Io penso che uno scrittore
debba essere in primis un ottimo lettore. Che poi mentre sto scrivendo, non
riesco a leggere, questo è un altro discorso, ma tra un libro e l’altro la
lettura per me è fondamentale.
3)
Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu
cosa preferisci?
Sono stata con una CE per un anno, poi mi sono
imbarcata nel self publishing e devo dire che si sta benissimo. Soddisfazioni
ne ho avute tante, ma se dovesse capitare il colpaccio di pubblicare con una
grande CE ovvio, mi butto a testa bassa sull’occasione e l’afferro al volo. Scelta
tra E-book o cartaceo? Ormai non posso fare a meno sia dell’uno che
dell’altro.
4)
Genere storico, Paranormal, erotico... Scelta dettata dal mercato?
Quanto può condizionare?
Io scrivo paranormal fantasy perché questo è
il genere che mi sta a cuore, non penso al mercato nemmeno minimamente.
Esempio: non riuscire a scrivere un erotico solo perché vende, sarebbe una
forzatura, qualcosa che non è nelle mie corde, oltre a correre il rischio di
sembrare addirittura grottesca, ogni genere ha una sua anima, se non lo sento
mio la scrittura ne risentirebbe (scusate il gioco di parole) e i lettori
sarebbero i primi ad accorgersene.
5)
Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?
Per passare qualche ora senza pensare alle
beghe quotidiane, anche se nei miei libri si affrontano temi come l’omicidio,
la vendetta, le violenze ma tutto miscelato alla magia di un sogno, di un amore
talmente grande da abbattere ogni muro.
6)
Faresti mai compromessi per arrivare al successo?
Dipende dal compromesso, se lecito perché no,
basta non calpestare la propria dignità come autore e come persona.
7)
Il tuo sogno nel cassetto.
Un lago, un cottage isolato, natura, British
Columbia in autunno, io sotto il portico a scrivere almeno per un mese di fila.
Ecco il mio sogno, che resterà tale…
8)
Parlaci del tuo ultimo lavoro.
Il mio ultimo lavoro portato a termine è la
trilogia de “Il Dono” iniziato nel 2009 e pubblicato sei anni dopo. Le ricerche
e le ambientazioni sono state minuziose, ogni luogo è stato scelto non a caso,
tranne il ristorante italiano al 121° di Richmond Street a Toronto. Mi serviva
un locale che avesse delle vetrate su due lati, ad angolo, grazie a Google Maps
gironzolando per la città ho adocchiato questo, era perfetto! Se ci penso…
credo di aver passato mesi su Google Maps, adoro internet per questo, oggi è
molto più semplice descrivere luoghi lontani dai propri. Facendo però sempre
molta attenzione a non scrivere inesattezze e scivolare in incongruenze da dilettanti allo sbaraglio,
ecco perché le ricerche per me sono fondamentali. Quando mi è stato chiesto se
avessi davvero visitato il Canada per aver descritto i luoghi così bene, quella
è stata la più grande soddisfazione.
9)
Progetti per il futuro?
Ho appena finito di scrivere la sceneggiatura
tratta dal primo volume de “Il Dono Il Male nell’Anima”. Non sapevo nemmeno
come fosse fatta una sceneggiatura, mi sono buttata nella mischia e via! Ora
aspetto senza troppe illusioni, ma chissà, non si può prevedere il futuro,
tutto può succedere. Nell’attesa, sono alle prese con l’editing del mio ultimo
romanzo paranormal fantasy, uscirà il prossimo anno, ma ancora non ha un
titolo… per me la scelta del titolo è una cosa talmente stressante che mi butta
giù non poco. Per la maggior parte degli autori è una cosa che viene da sé,
senza troppe remore o timori, per quanto mi riguarda invece, è sempre un sudare
sette camicie. Mah, mistero...
10)
Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella vita reale esista il
lieto fine?
L’amore è il punto focale dove gira tutto
l’universo e l’animo umano. L’amore non deve mai mancare in una storia, anche
se vissuto marginalmente, deve essere un elemento di unione, di speranza. Il
lieto fine? Nella vita reale non sempre è possibile. Ammetto che la trilogia de
“Il Dono” aveva tutt’altro finale, poi la mia prima lettrice, non ché autrice,
mi scrisse: “Sei proprio sicura di volerlo lasciare così? Io ci penserei su
ancora un po’”. Ho fatto tesoro del consiglio, ci ho pensato e sono arrivata a
una conclusione; quando leggiamo un romanzo, vogliamo un lieto fine, se non
totale almeno che ci lasci nel cuore dolcezza e non una vena amara, ce n’è già tanta
di amarezza nella vita vera, fin troppa direi…
Grazie ancora per l’ospitalità e un abbraccio
a tutte voi.
Grazie ancora per questa fantastica chiacchierata ;)
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