Buongiorno follower, buon lunedì!
Iniziamo la settimana con la segnalazione al nuovo libro di Mariangela Camocardi, "L'angelo della notte", edito Emma Books 😊
Titolo: L'angelo della notte
Autore: Mariangela Camocardi
Genere: Narrativa Storica
Casa editrice: Emma Books
Disponibile in ebook a € 3,99
Pagina autore: Mariangela Camocardi
TRAMA:
1867. Una montagna di debiti e un pugno di cambiali è tutto quello che resta a Maddalena e Letizia Antelmi alla morte del padre.
Dimenticare gli agi e i preziosi abiti di sartoria è forse l’unica soluzione per far fronte alla situazione di terribile miseria in cui versano le sorelle, se non fosse per l’irruzione nelle loro vite di Fulco Ridolfi, attraente e ricchissimo mascalzone che si propone di ripagare tutti i debiti delle giovani in cambio della mano di una delle due: quale, è indifferente.
Maddalena, la maggiore, reputa questa offerta inaccettabile, un’offesa ai rigorosi principi in cui crede e al suo orgoglio, ma quello che non sa è che tutte le sue riserve finiranno per essere infrante.
A vent’anni dalla sua prima pubblicazione, L’angelo della notte di Mariangela Camocardi, autrice di numerosi romanzi diventati ormai classici della letteratura romantica italiana, fa rivivere una storia di amore appassionato e desiderio travolgente, rappresentando uno scorcio di un’epoca in cui l’onore e il decoro della donna sono considerati valori inestimabili.
Dimenticare gli agi e i preziosi abiti di sartoria è forse l’unica soluzione per far fronte alla situazione di terribile miseria in cui versano le sorelle, se non fosse per l’irruzione nelle loro vite di Fulco Ridolfi, attraente e ricchissimo mascalzone che si propone di ripagare tutti i debiti delle giovani in cambio della mano di una delle due: quale, è indifferente.
Maddalena, la maggiore, reputa questa offerta inaccettabile, un’offesa ai rigorosi principi in cui crede e al suo orgoglio, ma quello che non sa è che tutte le sue riserve finiranno per essere infrante.
A vent’anni dalla sua prima pubblicazione, L’angelo della notte di Mariangela Camocardi, autrice di numerosi romanzi diventati ormai classici della letteratura romantica italiana, fa rivivere una storia di amore appassionato e desiderio travolgente, rappresentando uno scorcio di un’epoca in cui l’onore e il decoro della donna sono considerati valori inestimabili.
DICE L'AUTRICE:
Maddalena è il prototipo della
donna che mette il senso del dovere davanti a tutto, anche davanti alle proprie
esigenze. Fulco sembra il re dei donnaioli e tutti lo credono un individuo
senza scrupoli. Una donna e un uomo che in apparenza sono lontanisimi l'una
dall'altra, sia per concezioni agli antipodi di quella che è l'esistenza, sia
per il modo di offrirsi sentimentalmente. Ci penserà il destino a porli uno di
fronte all'altro, e non sarò affatto facile con due personaggini come Letizia,
la capricciosa sorella di lei, e Diego, l'ex di Maddalena che le ha dato il
benservito senza neppure troppo stile. E poi, diciamolo, ogni Eden ha il suo
serpente che striscia nell'ombra... Buona lettura.
BREVE ESTRATTO:
Berta, la squadrò con gelida
riprovazione senza invitarla ad accomodarsi, costringendola così a rimanere in
piedi davanti a lei.
— Pensavo che avreste avuto la
decenza di non profanare una casa perbene, signorina — esordì con sussiego. —
Ma evidentemente la vostra sfacciataggine non ha limiti, se nonostante tutto
avete osato venire.
— Berta — cominciò lei dopo un
profondo sospiro — siete ingiusta nel trarre conclusioni su di me senza neppure
avermi domandato...
— La vostra presenza non è più
gradita — la interruppe villanamente l’altra. — Perciò vi prego di andarvene,
evitando di imporla a persone timorate di Dio. — Berta era una matrona
imponente, a dispetto della sua salute cagionevole, e ora incombeva
minacciosamente su di lei, sprizzando scintille dagli occhi celesti, uguali a
quelli di Diego. — Andatevene! — ripeté con acredine.
— Sono qui per parlare con
vostro figlio, e non me ne andrò finché non lo avrò fatto — replicò dignitosamente
Maddalena, maledicendo tra sé Ridolfi per averla deliberatamente ficcata in
quella mortificante situazione.
— Mio figlio non vuole avere
nulla a che fare con una dissoluta come voi — scandì impietosamente la padrona
di casa. — Quindi risparmiategli l’imbarazzo di dovervelo comunicare egli
stesso.
— Ti sarei grato se ci
lasciassi soli, mamma — interloquì la voce di Diego dalla soglia.
Berta si voltò e, scorgendo
l’espressione risoluta del figlio, strinse contrariata le labbra. — Preferirei
che la mandassi via, ma se reputi indispensabile dirle esplicitamente perché
non è la benvenuta, non sarò io a impedirtelo, anche se non approvo! — Poi,
senza degnare di uno sguardo Maddalena, abbandonò impettita la stanza.
— Non vuoi sederti? — Diego le
indicò la poltrona e si piazzò davanti al camino scoppiettante, fissandola con
occhi accusatori.
Aveva la pelle del volto
scurita dal sole e i capelli biondi, per contrasto, sembravano oro fuso,
rendendolo simile a un guerriero vichingo. Era talmente bello da togliere il
fiato, pensò Maddalena, oppressa dall’atteggiamento formale di lui. I lunghi
anni di cameratismo e amicizia si erano all’improvviso dissolti, lasciando
posto a quella desolante freddezza che le stringeva lo stomaco in una morsa di
apprensione.
— È superfluo chiederti come
stai — iniziò lei con un certo impaccio, cercando di rompere il ghiaccio. — Ti
trovo molto bene.
— Già — fu il laconico
commento dell’uomo, che continuava a tenerle addosso quello sguardo freddo.
— Ti sarai divertito,
presumo...
— Mai quanto te, comunque.
Maddalena sussultò,
preparandosi a scagionarsi da colpe inesistenti. — Non avrai prestato ascolto
alle malignità che imperversano sul mio conto, mi auguro.
— E perché non dovrei,
dopotutto? — Diego le lanciò un’occhiata di aperto biasimo. — Le chiacchiere
che ti riguardano sono così particolareggiate, Maddalena, da persuadermi che
purtroppo mi sono grossolanamente sbagliato facendo affidamento sulla tua
integrità morale.
— Non sono che falsità! —
esclamò lei.
— Dove c’è fumo c’è arrosto —
sentenziò lui. — Sei sulla bocca di tutti, come una sgualdrina qualunque.
Qualcosa di vero, ipotizzando che i pettegolezzi siano gonfiati, dev’esserci
sicuramente, non ti pare?
— Sono soltanto la vittima di
una congiura, Diego.
— È ovvio che tu tenti di
difenderti, Maddalena. Farei come te, naturalmente, nelle stesse circostanze.
Posso persino sforzarmi di comprendere che, oberata da tante preoccupazioni, tu
non abbia avuto scappatoie, ma ciò non toglie che la tua serietà lasci
piuttosto a desiderare, quando bastava attendere il mio ritorno per sistemare
tutto onorevolmente.
— È quello che ho fatto,
checché ne dica la gente — affermò Maddalena in tono accorato, sentendosi come
un’imputata alla sbarra. — Non ho commesso nulla di cui debba vergognarmi, te
lo giuro sulla memoria dei miei cari.
— E Ridolfi?
— Ridolfi ha inscenato questa
infame macchinazione ai miei danni solo per impadronirsi della proprietà. Sarà
sufficiente restituirgli i suoi quattrini e riscattare l’ipoteca accesa da mio
padre per appianare ogni cosa.
— Scusa se insisto, ma dubito
che si tratti solamente della tenuta, visto che se ci tiene ad averla potrebbe
entrarne in possesso come e quando gli garba senza scalfire la reputazione di
chi vi risiede. Sembra invece che sia parecchio interessato a te, Maddalena. —
La osservò attentamente per qualche secondo con aria scontenta. — Mi è stato
riferito che ti ricopre di doni costosi, che liquida i creditori a nome tuo,
che ti sostiene materialmente senza lesinare, accennando, neppure troppo
velatamente, alla vostra relazione, e che ti spedisce regolarmente enormi mazzi
di rose.
Maddalena deglutì. — Non nego
che lo faccia, dato che la sua impudenza è smisurata, ma ciò non vuol dire che
io gli dia corda. Non è mai stato ammesso in casa, i suoi doni costosi gli
ritornano indietro e i fiori finiscono nella spazzatura. Mi sono rifiutata di
parlargli...
— Non sempre, Maddalena —
intervenne Diego, lasciando intendere che sapeva dei loro incontri.
— Dovevo pur diffidarlo dal
diffamarmi, no? — scattò lei.
— Voi due da soli in una
scuderia? O nella solitudine dei campi? — Inarcò le sopracciglia con aria
scettica. — Un po’ compromettente, non trovi?
— Insomma, Diego, qualcosa
dovevo pur fare affinché la smettesse di tormentarmi, non sei d’accordo?
— Andiamo, Maddalena, esistono
innumerevoli maniere per rimettere al proprio posto un corteggiatore
asfissiante, dimostrando in modo inconfutabile che si è onesti e degni del
rispetto altrui. Possibile che tu non ne abbia scovata nessuna per
neutralizzarlo, mettendo a tacere quelle che hai definito falsità, ammesso che
lo siano? — obiettò lui con logica schiacciante.
Dunque non le credeva,
constatò lei, ferita da quell’offensiva mancanza di fiducia. Malgrado la
conoscesse dall’infanzia e sapesse che non era quel genere di donna, non
esitava a giudicarla tale, condannandola senza appello. Dio santo, come poteva
anche solo concepire che si fosse venduta a Ridolfi? Era tutta lì la stima che
nutriva per lei? Be’, se la sua opinione era quella, non avrebbe sciupato tempo
e fiato per giustificarsi da un peccato mai compiuto, né avrebbe elemosinato il
perdono di un uomo così ottusamente intransigente. Alzandosi, lo fissò
orgogliosamente.
— Non perorerò oltre una causa
persa in partenza, Diego, considerato che sarebbe vano sperare di convincerti
del contrario. — Sorridendo con amarezza, aggiunse: — Forse non hai mai avuto
intenzione di sposarmi, e Ridolfi ti ha solo fornito il pretesto giusto,
regalandoti l’opportunità di tirarti indietro.
Lui non batté ciglio,
opponendole quella sua raggelante indifferenza. — Sai perfettamente che non
potrei tollerare illazioni, fondate o no, nei confronti di colei che avrei
preso in moglie, e ce ne sarebbero a bizzeffe, temo, dopo la scandalosa
condotta tenuta in mia assenza da te e da quell’individuo. Inoltre, mamma tiene
terribilmente alla propria rispettabilità, e la farei morire di crepacuore se
le imponessi una nuora che si è disonorata pubblicamente. Ti sei screditata
agli occhi di chiunque, Maddalena, e io non sono così eroico da affrontare
l’ostracismo a cui andrei incontro sposandoti. — Si strinse nelle spalle. — Le
nostre strade devono dividersi, lo capisci anche tu.
Non una parola di rammarico né
di rimpianto per quella separazione, pensò Maddalena mentre rabbia e impotenza
si alternavano in lei. — Come vuoi. — Nei suoi occhi grigi vide guizzare
fugacemente un lampo di dolore, subito sostituito da uno sguardo inespressivo.
Si diresse alla porta tenendosi fieramente eretta. — Ti auguro ogni felicità,
Diego.
Lui non si offrì nemmeno di
accompagnarla cavallerescamente al calesse.
— Anche a te — fu il suo
impersonale addio.
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