domenica 5 novembre 2017

"CRONACHE DI UNA STREGA PER CASO VOL.4: TREDICI RINTOCCHI" di Mirta D.



Buongiorno follower, buona domenica!
Fresco di pubblicazione "Tredici rintocchi", il quarto e ultimo volume della serie "Cronache di una strega per caso" di Mirta Drake 😊




Titolo: Tredici Rintocchi
Serie: Cronache di una strega per caso Vol.4 
Autore: Mirta D.

Genere: Romance/Erotico “Eroticomico”    

Casa editrice: ErosCultura

Disponibile in ebook a € 5,99
a breve anche in formato cartaceo

Sito autore: Mirta La Strega 







TRAMA:


Ultimo e conclusivo volume della saga di Cronache di una Strega per caso, Tredici Rintocchi, ha inizio tre anni dopo agli eventi de “I Segreti del Vichingo”. Ritroviamo Mirta stressata dalla vita coniugale, in profonda crisi personale, anche perché Marco è lontano. Il Vichingo infatti è alle prese con la gestione delle tenute svedesi che ha ereditato, un ruolo in cui si sente fuori posto. Sfruttando la narrazione alternata, già sperimentata nel terzo volume, i due raccontano, con dei flashback, gli eventi che li hanno allontanati durante gli ultimi tre anni. Ricordi ricchi di sesso, passione, qualche gioco erotico, un po' di trasgressione sentimento e molta ironia.

Mirta adesso ha un nuovo mistero da scoprire, legato a un tatuaggio che solo lei riesce a scorgere. Ha anche un nuovo amico-nemico, uno psicologo un po' strampalato che - involontariamente -  le stravolgerà la vita frugando nella sua mente “tenebrolesa”. E poi ha un divertente incarico lavorativo che tuttavia diventerà sempre più difficile da gestire portandola, a sua insaputa, verso un inevitabile disastro.
Marco invece, straniero nella terra natia, dovrà affrontare insormontabili ostacoli per riuscire a fare chiarezza nei propri sentimenti. A tutto ciò c'è da aggiungere che sui due pende uno strano maleficio, di cui sono completamente all'oscuro, e sarà proprio la madre di Mirta, meglio nota come “il Generale” ad aiutare la nostra strega a fare luce su molti aspetti della sua vita che ignorava.
Ci sarà spazio anche per le esilaranti vicende dei loro amici, fra incredibili colpi di scena sullo sfondo di una quotidianità più matura a cui Mirta stenta ad adattarsi. Rivelazioni, intrighi e misteri per il volume conclusivo delle avventure della Strega più scanzonata che ci sia, che accarezza il paranormale e strizza l'occhio al giallo in un girotondo di rocambolesche avventure intrise di passione e sentimento, per un finale magico. Il mio editore vuole che vi avvisi che in questo ultimo quarto volume c’è molto meno sesso e più narrazione. Se volete godere delle fantastiche scopate di Mirta e Marco, dovete rileggervi i primi tre volumi. In totale sono solo 1750 pagine.
“La magia è proprio questo, è il dono di credere nell'impossibile così fermamente da renderlo possibile.” 






BIOGRAFIA:


Mirta Drake è veronese, è dark ed è convinta di essere un po' strega per davvero. Il suo romanzo d'esordio è la tetralogia (vuole dire 4 volumi) Cronache di una Strega per caso, di cui Tredici rintocchi è l’ultimo della serie, editi da Eroscultura. Ha scritto vari racconti, erotici e non. Alcune sue opere brevi sono state selezionate per la raccolta “BReVI AUTORI” edita da Bravi Autori, in diversi volumi. E un suo racconto “Dieci faccine gialle” è stato selezionato dall'associazione culturale Bravi Autori per l'antologia “Dieci”. Ha autopubblicato dei romanzi e alcune raccolte di racconti, come “GAME OVER Factor - vinci o muori” un distopico ambientato in un ipotetico futuro violento e spietato e i racconti contenuti in “Il sorriso sulla pelle”, un paranormal thriller seguito da un buffo noir e un fantasy ironico.

È una sognatrice seriale, ama inserire una vena fantasy anche nella vita quotidiana, per renderla più accattivante e adora la musica Heavy Metal e Hard Rock. Adora seguire le serie TV più disparate. Lettrice onnivora, romantica e scanzonata, Mirta D. crede profondamente nell'amicizia, nell'amore e ovviamente anche nel sesso. In ogni sua storia c'è molto di lei, dalla timidezza intrinseca fino all'innata sensibilità, per non parlare dell'ironia che non l'abbandona mai. 






DICE L'AUTRICE:

Nel IV Volume, “Tredici Rintocchi”, ho voluto dare un taglio diverso alla storia, desideravo che i protagonisti fossero più maturi e che la loro relazione non fosse più necessariamente troppo legata al sesso, che tuttavia è una parte importante della storia. Volevo che il libro conclusivo fosse diverso, che proponesse nuove tematiche e desse più spazio al paranormale ma anche alle vicende degli amici dei protagonisti. Ecco perché, oltre a utilizzare la narrazione alternata, già adottata nel terzo volume, ho intessuto la trama partendo dal presente spiegando, poco alla volta, come i due protagonisti si siano ritrovati in quella situazione tramite diversi flashback. Per poi tornare al presente nei capitoli finali. 

Vì, la mia vocina interiore, è del tutto reale, è un po' il mio lato cinico o troppo ironico. Quella che mi fa sorridere nei momenti meno appropriati. Credo che tutti ne abbiano una, ma la mettano spesso a tacere con la razionalità. La mia è particolarmente pedante e fissata con le evoluzioni erotiche, però, tutto sommato, a volte ha maledettamente ragione. Ho voluto creare un mondo immaginario interiore composto anche dalla Sirena: la voce della libertà. Dalla Valchiria, l'orgoglio femminile e anche da Clown Dai Denti Aguzzi, simulacro dell'imbarazzo.






Curiosità: per scrivere la parte di Marco ho avuto l'aiuto del “vero” Marco!

Scrivo di ciò che ho vissuto, di ciò che mi turba, mi incuriosisce, solletica la mia fantasia, oppure mi spaventa. Talvolta sogno ciò che scriverò. Traspongo quello che ho sognato in una storia, o in un racconto. E quando lo faccio i confini fra i sentimenti e le parole si fanno indistinti; le sensazioni passano dalla tastiera allo schermo, ma prima sono state elaborate dal cuore con l'ausilio indispensabile della mente. Pubblicarle in un libro le trasforma in qualcosa che è a disposizione di tutti. Quindi chiunque può leggere i tuoi sentimenti, quelli che traspaiono dalle righe, quelli che hai provato scrivendo una scena, e speri sempre che scatenino le stesse emozioni anche nel lettore.

Una curiosità: “Tredici Rintocchi” non è diviso in capitoli, bensì proprio in “Rintocchi”. Per ognuno c'è la parte di Mirta e quella di Marco, alcuni invece sono “comuni, ovvero le vicende raccontate dai protagonisti si intersecano, così che il lettore veda i loro diversi punti di vista alle prese con la stessa situazione.

In “Tredici Rintocchi”, Mirta è ha un nuovo incarico lavorativo: si occupa di articoli divertenti e scanzonati in cui dà alcune dritte sugli uomini alle lettrici di un periodico femminile. Purtroppo prende il lavoro troppo sul serio e, come al solito, si ritrova nei pasticci. In questo volume anche la sua amicizia con Simona viene messa a dura prova, così come la sua relazione sentimentale, invece il rapporto con la madre che lei chiama “Il Generale”, giunge a una svolta. In tutti i passaggi c'è parecchio di me e, a volte, scrivere alcune scene mi ha fatto veramente riflettere su quanto la vita possa cambiare, quando si varia semplicemente la prospettiva da cui la si guarda. 






L'idea di scrivere questa tetralogia è nata per caso, perché volevo ripercorrere delle tappe della mia vita, e poi è diventata importante, ha preso vita, sostanza e forma. È diventata un progetto reale grazie al mio editore Daniele Aiolfi di Eroscultura. Amo il primo libro perché anche nel rileggerlo rivivo la stessa ingenuità con cui l'ho scritto. Senza pensare “lo scrivo così perché piacerà”  bensì: “Lo scrivo così perché è ciò che sento nel profondo, perché mi è capitato”. Nei successivi avevo una consapevolezza maggiore che, tuttavia, non mi ha impedito di descrivere fatti ed eventi con naturalezza ma forse con maggiore maturità narrativa. Solo in un secondo tempo, come ho detto, ho capito che il sogno di farli conoscere a un vasto pubblico stava per avverarsi. Oh leggeteli così il pubblico si fa più vasto!

Nella tetralogia di “Cronache di una Strega per caso” ho tentato di fare sorridere, ridacchiare, ma ho inserito anche tematiche importanti come l'amicizia, il rapporto con i genitori, le avversità della vita, il pericolo di incontrare uno stalker, di essere traditi da persone reputate amiche, e anche cambiamenti emblematici che avvengono maturando. Non per questo ho tralasciato l'eros, ma ho anche cercato di andare un po' sul thriller e sul paranormale. La storia dei protagonisti si evolve come loro, cresce, diventa diversa, ma sempre difficile da gestire. Del resto la vita stessa è proprio così: cresciamo e le nostre paure lo fanno insieme a noi, solo che impariamo a tenerle a bada... be', chiaramente questo per me non vale!

In “Tredici Rintocchi” incontriamo nuovi personaggi come il Dottor Franco Andromeda, che Mirta soprannomina Doc e per lei diventa una sorta di amico in un rapporto un po' strampalato. Quindi la protagonista vede in modo diverso la figura di un dottore, a differenza del secondo volume in cui uno dei medici che l'aveva assistita durante il coma, si era rivelato un pericoloso stalker, suscitando in lei la repulsione per tutto il genere. Ho voluto che fosse chiara l'evoluzione emotiva di Mirta anche attraverso la tentazione erotica di un altro personaggio del tutto nuovo: Zenobio Visconti, uno chef di fama internazionale. Ma la tematica della tentazione viene sviscerata quando Mirta, proprio a causa di uno dei suoi articoli, si ritrova coinvolta in una serata che promette “sesso a tre” con Marco e un'altra donna. L'argomento era indispensabile, a mio avviso, per vivere le varie tappe di un rapporto di coppia, e, trattandosi di Mirta e Marco, chiaramente il tutto assume toni drammatici ma al contempo estremamente divertenti e niente è come sembra.

Ho voluto inserire molta ironia perché ritengo che nella vita serva, e parecchio. Se ti prendi troppo sul serio finisci per prenderti a schiaffi!

Scrivendo i volumi di Cronache di una Strega per caso, ho riso, ho pianto, mi sono emozionata, c'è molto di me in quelle numerosemila pagine. Però sono un'insicura e ogni volta che qualcuno le apprezza e me lo dice tramite un messaggio o una recensione, all'inizio penso: “Oh, ma non è che ha sbagliato autore?” Poi capisco che parla di me e del mio lavoro e allora via agli occhi conigliati. (Rossi e commossi!)

Ho preso spesso spunto dalla mia vita reale, ovviamente cambiando accuratamente nomi e cognomi,  e, per non fare torti, ho cambiato anche il nome della mia gatta, “Sofia”. Chiaramente non svelerò quale sia quello vero: anche lei ha una sua privacy felina! 






BREVI ESTRATTI:

Ci arrabattiamo, impariamo dai nostri errori, ci facciamo fare il cuore a briciole e poi lo ricostruiamo, non smettiamo mai di lottare, non smettiamo mai di credere che un giorno troveremo qualcuno che non ci deluderà, che non ci abbandonerà, ma cosa accadrebbe se un giorno, quando pensiamo di averlo trovato, guardando attentamente come gestiamo la nostra situazione sentimentale, capissimo di essere noi stessi la delusione?

Deve avere un casino mostruoso in quella testa. Tipo come ce l'ho io nell'armadio! E a volte non serve che qualcuno cerchi di mettere ordine al posto tuo, altrimenti non trovi più un tubazzo. No, lo si deve fare da soli, impiegandoci il tempo che occorre.

Marco: «Le parole sono un mezzo potente. Da sole non bastano ma sono un giocattolo erotico troppo spesso sottovalutato. Le parole funzionano, sono un tramite per farti arrivare all'apice, per permetterti di comunicare, di stuzzicare di eccitare, le parole funzionano. Eccome».



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