sabato 20 gennaio 2018

"FIORISCI NEI MIEI INVERNI" di Mario Antobenedetto



Buongiorno follower!
Come ogni sabato, immancabili i nostri consigli librosi 😃 
Oggi tocca al libro di Mario Antobenedetto, "Fiorisci nei miei inverni", edito A. CAR Edizioni. 




Autore: Mario Antobenedetto
Genere: Sentimentale

Casa editrice: A. CAR Edizioni
Collana: Brividi & Emozioni

Disponibile in formato cartaceo a € 13,60






TRAMA:

Alessandro (Bip), una tuta da meccanico, una Ducati Monster, tante Marlboro e l’etichetta da bello e tenebroso. La sua vita scorre tra saldi principi e contraddizioni.
Giorgia (Luce), un lavoro da commessa, i suoi disegni e una profonda cicatrice nell’animo.
Poi Mirko (Corto), Marco (l’Americano) e tanti altri protagonisti per questo romanzo “rosa scuro”, una storia d’amore e rabbia, di tempi ormai lontani, prima di smartphone e social network. Un anno di incontri, scontri, lacrime e sorrisi, con i pregi e i difetti della periferia capitolina a fare da sfondo. Un “primo amore alla romana” ricco di sfaccettature, passione, violenza, introspezione, catarsi. Il tutto condito da dialoghi dialettali e amalgamato da musica, disegni, fotografie e pensieri a margine. Sentimenti banali? Io non credo. Perché quelle emozioni hanno indiscutibilmente segnato la vita di ognuno di noi.




DICE L'AUTORE:

“Fiorisci nei miei inverni” è, per scelta editoriale, il mio secondo romanzo, ma in verità si tratta della mia opera prima, scritta nel lontano 2007. Durante la revisione per la stampa però non ho voluto stravolgere la collocazione temporale e quindi i miei protagonisti si scambiano sentimenti alla vecchia maniera, senza like, selfie o cinguettii social. È ambientato a Roma, in borgate vicine a quella dove sono nato e cresciuto ma non c’è nulla di autobiografico, contiene invece molte citazioni musicali e cinematografiche anni 80/90.
Come già detto parliamo del mio primo scritto, per cui sono molto affezionato alla storia e quello che rappresenta, e spero di riuscire a trasmettere al lettore almeno un po' di quella passione, che al tempo, animò il ritmo delle mie dita sulla tastiera. Buona lettura a tutti. 






BREVE ESTRATTO:

Alessandro, Giorgia e Mirko entrarono in quel party hol­lywoodiano, mancava più di un’ora a mezzanotte ma tra i muri bianchi, il parquet chiaro, i divani in pelle e le luci stroboscopiche, i calici di spumante viaggiavano di mano in mano più veloci di una staffetta olimpica. I tre non si fecero pregare, con il giusto entusiasmo si armarono di bicchiere buttandosi in pista, e mentre il dj sciorinava sui piatti i pezzi più ritmati del momento Mirko si perse tra brindisi e saluti. Giorgia e Alessandro invece si abbracciarono in un ballo len­to, ritagliandosi uno spazio tutto per loro, un’oasi di pace in mezzo al frastuono, come se il Bip avesse improvvisamente vestito i panni di Mathieu, calando delle immaginarie cuf­fie di un walkman sulle orecchie di Luce in versione Vic de “Il tempo delle mele”. Roboante musica house per tutti, “Dreams are my reality” per loro due, amanti in credito con il distributore automatico di sentimenti, avari di riscuotere baci, abbracci e carezze.
«Voglio che questa notte sia solo nostra» sussurrò Giorgia nell’orecchio di Alessandro. Le braccia al collo di lui e una gamba leggermente slanciata all’indietro.
Il Bip contemplò gli occhi di Giorgia per qualche inter­minabile secondo, poi senza aggiungere altro la prese per mano e la guidò verso l’uscita, fendendo la pista gremita di persone come una risoluta rompighiaccio antartica. 



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