Buongiorno follower!
Gabriel Wolf ci parla del suo ultimo libro, "Il principe segreto", primo volume della serie "Frammenti del passato" 😊
Titolo: Il principe segreto
Autore: Gabriel Wolf
Serie: Frammenti del passato Vol. 1
Genere: Romance Storico - Fantasy
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 9,35
Pagina autore: L.A. Hellish Heaven
SINOSSI:
Sullo sfondo degli splendori
della Vienna imperiale di metà ottocento un orribile complotto viene ordito
contro vite innocenti per appagare un’inestinguibile sete di vendetta.
In un crescendo frenetico di
passioni travolgenti, tradimenti ed antichi amori, la cui fiamma non si è mai
davvero spenta, la vita di un giovane ufficiale di nobilissima stirpe che porta
nel sangue un arcano retaggio di potere rischierà di essere travolta da una
marea montante di inganni insospettabili, misteri antichi e lotte furiose che
lo spingerà incontro al suo vero destino.
Questo romanzo inaugura la
serie “Frammenti del Passato”: una collana in cui si sveleranno i retroscena
storici dei personaggi più antichi delle “Cronache delle Guerre Celesti” iniziate
con “Laymidiel” a cui si ricollegano direttamente.
BIOGRAFIA:
Gabriel Wolf è il creatore
delle “Cronache delle Guerre Celesti” iniziate con “Laymidiel”, una saga
Fantasy ambientata in un universo narrativo in continua espansione grazie alle
altre storie in esso ambientate e già pubblicate in cui ha riversato la sua passione
per le saghe epiche, le storie d’amore, il soprannaturale e tutto quello che
può mostrare che la realtà non è mai davvero come appare.
CURIOSITA’:
Per definire i personaggi
delle mie storie amo ispirarmi alla realtà, spesso ho usato ricordi sulle
persone che ho conosciuto ma in questo romanzo sono andato oltre, inserendo uno
dei miei amici (membro del mio gruppo autore) così come lo conosco: la sua
storia, il suo aspetto, le sue passioni, il suo carattere, persino il suo nome.
Prima di pubblicare ho annunciato nel mio gruppo che uno di loro si sarebbe
ritrovato nel libro e si è scatenato l'inferno.
ESTRATTI:
“Nessuno degli uomini della Guardia Magiara aveva fatto domande quando
Antal aveva trasmesso l’ordine del principe di essere pronti ad uscire entro
pochi minuti per una gravissima emergenza proprio mentre stavano per iniziare
la rituale cena di Natale, ma ciò non era dipeso solamente dall’abitudine
all’obbedienza al loro signore: quello che li aveva fatti muovere più
velocemente di quanto non fossero già abituati a fare era la prospettiva, od
almeno la speranza, splendida, e totalmente inaspettata, di potersi gettare in
un’impresa eroica ed assolutamente folle.
Era stato a tutti gli effetti un entusiasmante regalo di Natale per quegli
uomini a cui, nonostante l’incrollabile fedeltà, la vita come guardia personale
del loro signore presso la corte principesca stava molto stretta.
Prima si erano diretti a nord, avevano passato il Danubio presso il
distretto di Korneuburg e poi si erano diretti ad ovest, superando i cantieri
della Ringstraße e, non appena si erano lasciati alle spalle la città, mentre
si dirigevano verso la campagna avevano accelerato l’andatura spronando i
cavalli, incitandosi vicendevolmente con grida selvagge che avevano l’effetto
di eccitare ancora di più anche quelle bestie poderose che dirigevano con
movimenti forti ed esperti stringendo le cosce sui loro fianchi vibranti e con
cui, attimo dopo attimo, si sentivano sempre più diventare una cosa sola mentre
cavalcavano come se fossero inseguiti da un’orda di diavoli furiosi.”
“Antal raccolse le ginocchia al petto con un solo agile movimento e balzò
in piedi, restando per un istante sospeso a mezz’aria per poi atterrare con i
piedi al centro delle schiene di Péter e Bòcsi, mozzando loro il respiro, per
assicurarsi che non si muovessero esponendosi a quell’attacco selvaggio, poi,
stringendo nelle mani la spada ed il pugnale, balzò in avanti per proteggerli
urlando “Uomini a me!”.
Immediatamente i guerrieri magiari reagirono al richiamo irresistibile
della battaglia che avevano tanto sognato e si lanciarono verso l’ingresso.
I due ragazzi atterrati da Antal fecero appena in tempo a rotolare ai lati
della porta prima di essere travolti da quell’orda urlante che, galvanizzata
dalla prospettiva di uno scontro, si stava già lanciando fuori con le sciabole
sguainate e le pistole in pugno, ululando come lupi selvaggi e scardinando le
delicate porte di manifattura francese che andarono in mille pezzi sotto
l’impeto selvaggio della loro carica.
Decisamente la prospettiva di uno scontro cruento per quegli uomini rudi e
coraggiosi sembrava essere molto più allettante della compagnia delle cameriere
che, assolutamente sconvolte, si erano strette le une alle altre in preda al
terrore, con gli occhi sbarrati, nell’angolo della sala più lontano
dall’ingresso.”
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