lunedì 16 aprile 2018

"ANNABEL: DA ESCORT A MOGLIE QUASI PERFETTA" di Lily Rose



Buongiorno follower, buon lunedì!
Iniziamo la settimana con la doppia recensione al nuovo libro di Lily Rose: "Annabel: Da escort a moglie quasi perfetta".
A cura di Valentina Piazza e Luc Cel. 






Autore: Lily Rose
Genere: Romanzo rosa

Casa editrice: Project - Edizioni Leucotea

Disponibile in formato cartaceo a € 14,36






TRAMA:


A causa di un'amnesia Beatrice non ricorda gli ultimi cinque anni della propria vita, e questo è un problema. Cinque anni prima aveva un bel appartamento nel cuore di Milano e viveva nel lusso, che manteneva facendo l'escort d'alto bordo. Ora non era più a Milano, i suoi vestiti non erano di marca e aveva addirittura un marito: com'era potuto succedere? E soprattutto, che fare? Beatrice si troverà così divisa tra il vestire i panni di Annabel, la bellissima femme fatale e riprendere la sua vita lì dove l'aveva lasciata o sperimentare la vita che si è costruita e provare a fare la moglie. 



BIOGRAFIA:

Lily Rose, moglie e madre di tre figli, nasce nella provincia di Treviso. Laureata in lingue e letterature straniere, è professoressa di lingua inglese. La sua passione per la scrittura, la moda e la sua determinazione le hanno permesso di concludere il suo romanzo d’esordio iniziato alcuni anni fa.  




IL PARERE DI VALENTINA PIAZZA:

La vita di Annabel (Beatrice in realtà) si divide in due. Prima dell’incidente che le ha provocato la perdita dei suoi ricordi più recenti, era una giovane, bellissima ragazza poco più che ventenne che, dopo aver abbandonato gli studi, si lancia nel mondo delle escort e della “Milano bene”, mentendo a sua madre per giustificare i guadagni elevati e il suo tenore di vita. In questo mondo ciò che conta è apparire, non essere, il vestito vale più della sostanza. La borsa di marca, le unghie perfette e la messa in piega distinguono Annabel dalle altre. La ragazza ha molti clienti, tutti facoltosi e molti sposati; questa realtà le fa del tutto perdere la fiducia nella famiglia e nel matrimonio.
Dopo l’incidente Annabel si risveglia in ospedale, senza ricordi. Scopre di avere un marito, di essere leggermente ingrassata e un’altra serie di cose che le fanno davvero perdere la pazienza. Dove è finita la ragazza sempre in forma e ben vestita di prima?
Suo marito, Giacomo, è un brav’uomo ed è anche molto bello, come la loro casa. Ma ad Annabel va tutto stretto, non si riconosce nella nuova vita e la rifiuta, malgrado l’intesa con Giacomo sia ben presente.
Quella di Annabel è una storia di rimpianti per la giovinezza passata, per le belle cose che aveva ottenuto prima dell’incidente. La ragazza vuole recuperare i suoi oggetti, i vestiti, il sex appeal… E non si accorge di avere in Giacomo un compagno leale e fidato, che la ama immensamente, è come cieca e sorda a tutto. Riuscirà a trovare pace…? 
“Annabel. Da escort a moglie quasi perfetta” è una storia di malinconica, densa di nostalgia e rammarico per il tempo passato o, almeno, è quello che vi ho letto io. Ho provato tristezza vedendo Annabel non accorgersi di tutte le qualità della sua "nuova" vita, troppo presa a compiangersi, mi è dispiaciuto il suo non riuscire a staccarsi dalla materialità e dall'apparenza, per lasciarsi invece trasportare dal sentimento e dall'amore. Le belle macchine o la lingerie non sono di consolazione, credo, in una vita senza amore... La possibilità di una "nuova vita" viene quasi lasciata scivolare via da Annabel, un filo superficiale e poco empatica, non si accorge di quanto il marito la ami, o meglio se ne accorge ma rimane ancorata alle sue "vecchie" convinzioni... Non mi rispecchia ma forse è lo specchio di una qualche realtà presente oggi giorno. 





IL PARERE DI LUC CEL:


Ho riscontrato davvero molti problemi in questo libro sebbene la storia di per sé risulti anche interessante.
Il vuoto di memoria della protagonista che la costringe a perdere gli ultimi cinque anni di vita, davvero una bella fetta, comporta un gran cambiamento e una ricerca psicologica che qui si perde rendendo la donna solo superficiale e viziata. Credo ci sia in questo un tentativo di creare una descrizione della malattia che la porta a un'ossessione compulsiva verso certe superficialità, ma che non sono proprio venute fuori nella giusta prospettiva.

Il protagonista maschile invece ha il suo perché anche se al suo posto avrei sclerato molto di più.
Alcune parti risultano ripetute e a volte è come se si fosse dimenticato di averle già scritte.

Spero che questo libro sia ripassato con una buona revisione che potrebbe migliorare molto la scorrevolezza del testo.
Peccato, mi sembra un po' un'occasione mancata.



BREVI ESTRATTI:

Ok, lo ammetto, inconsapevolmente (forse non troppo) il mio sguardo è caduto nella “zona” che si trova sotto la cintura. Forse la mia è una deformazione professionale, ma il più delle volte si riesce a intravvedere se un uomo è... beh, insomma, intendo dire “dotato”, ma in questo caso non sono riuscita a valutare bene la situazione... Temo di aver perso un po’ di smalto... 
C’è una sorta di regolamento da rispettare in questo mestiere e una delle regole è non accettare regali dai clienti. Quando un cliente oltre al compenso pattuito comincia a farti dei regali, beh, significa che sta passando la “red line” e bisogna fermarlo. I regali sono concessi solo in rare occasioni, come ad esempio un compleanno oppure Natale, ma non oltre. 


«Non temere, non ti farò nulla di male, fidati di me, vuoi?» Avevo il cuore in gola, ero agitata ed eccitata allo stesso tempo. Cosa voleva da me? Lo seguii, finché ci avvicinammo ad una cabina mare. Luca diede uno sguardo attento e di circospezione attorno, infilò la chiave nella serratura ed aprì la porta. Si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò: «Vieni dentro con me.» 
Ero stordita, non sapevo come reagire, l’adrenalina pervase il mio corpo e decisi di entrare. Entrammo nella cabina e lui la chiuse con il chiavistello. All’interno c’erano degli ombrelloni, degli sdrai e un paio di materassini. Non eravamo al buio perché filtravano dei raggi di sole attraverso le fessure della porta. 




1 commento:

  1. Buongiorno a tutti! Ringrazio le attente lettrici per queste recensioni, ne farò sicuramente tesoro! Per me è la prima esperienza come scrittrice 😊 . Purtroppo il file inviato come copia da consultazione non era stato editato con attenzione e cura, erano presenti delle sbavature che con la collaborazione dell'editore stiamo correggendo. Per quanto riguarda il personaggio di Beatrice-Annabel, è proprio come Valentina l'ha descritto, nel prossimo romanzo vedremo la sua trasformazione. Da donna cinica, egoista e troppo piena di sè diventerà una donna completamente diversa ed impareremo ad amarla ed apprezzarla. Grazie ancora di cuore a Valentina Piazza e Lucilla Celso 💖

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