giovedì 5 aprile 2018

GIORNATA... A TEMA



Buongiorno follower!
Come anticipato la scorsa settimana, piccola variazione nel nostro programma del giovedì. Niente intervista. Gli autori non dovranno più rispondere a delle domande, ma svolgeranno una sorta di "tema" libero. Potranno sfruttare questo spazio per raccontare ciò che vogliono, spaziando dalla loro attività di scrittori alla sfera personale. In breve, avranno carta bianca...
Inaugura la "giornata... a tema": CATIA P. BRIGHT 😃
Controllate sotto che abbia svolto bene il suo compito 😉 e poi appuntamento nel gruppo delle harmonyne dove Catia avrà tutta la giornata a disposizione per parlarci di sé e dei suoi lavori.






IL TEMA DI CATIA P. BRIGHT:


Ciao a tutti e grazie per questa chiacchierata insieme.
Uso il termine “chiacchierata” perché la parola “intervista” mi mette ansia. Infatti, ogni volta che mi arriva una lista di domande a cui rispondere, vengo sempre assalita dal blocco dello scrittore. Sono abbastanza socievole e spigliata, ma trovo più facile raccontare le vite di personaggi inventati, usando la fantasia per renderle interessanti.
Su quello che faccio e che sono non voglio inventare nulla: mi occupo di copywriting e digital marketing, ho un marito, due figlie adolescenti (aiuto!) e vivo a Bologna pur essendo di origine marchigiana.

Ho sempre avuto un temperamento creativo, inizialmente incentrato sul disegno, il che mi ha portato a seguire studi artistici. La passione per la scrittura mi ha accompagnata fin da piccola in maniera sotterranea, emergendo a fasi alterne tra l'adolescenza e la prima gioventù, quando ero ancora abbastanza timida da trovare conforto nello scrivere ciò che non riuscivo a esprimere a voce.
Ad eccezione di rare occasioni, la scrittura ha abbandonato davvero la sua dimensione privata solo verso il 2010, quando ho iniziato a partecipare a dei contest con la speranza di essere pubblicata. Prima o poi bisogna uscire dal guscio ed è bello scoprire che ogni storia ha il suo lettore, un lettore diverso da noi.
Certo, in questi ultimi anni il panorama editoriale è in continuo mutamento e il numero di scrittori sembra quasi superare il numero di lettori. 😉 E' comunque un momento storico interessante e non mi dispiace fare parte di una realtà così vivace che sembra poter riservare diverse sorprese.

Per contro, anche se pubblicarsi da soli non ha più il connotato dispregiativo di un tempo e tra le voci del self si trovano tante penne di grande capacità e bravura, mi piacerebbe vedere all'orizzonte la rinascita dell'editoria tradizionale, di qualche CE illuminata capace di dedicarsi sul serio alla scoperta di nuovi talenti e offrire ai suoi lettori un marchio che sia davvero sinonimo di qualità.
Abbandonando il mio lato da sognatrice incallita, ho voluto tentare la via del self affascinata da questo mondo dai meccanismi tutti da scoprire. Prima del 2017 avevo sempre pubblicato racconti (in prevalenza horror e noir) con CE indipendenti, a eccezione di un racconto per Il Giallo Mondadori. 
La mia ispirazione, però, mi ha portata a scrivere il mio primo romanzo di genere romance storico con una spruzzata di fantasy e mi sono resa conto che questo mix poteva avere un suo pubblico anche senza il sostegno di una CE. E' per questo che ho pubblicato “Un lupo nel cuore” in self publishing tramite Amazon.

I lettori e, soprattutto, le lettrici dall'animo romantico in cerca di uno stile non eccessivamente melenso o descrittivo in modo ridondante potrebbero apprezzare questa mia fatica, ambientata in Inghilterra nei primi decenni dell'Ottocento. Mi darete la vostra opinione se lo leggerete? Mi auguro di sì con tutto il cuore.
La traccia per la nostra chiacchiera prevede altre domande, del tipo:
Faresti mai compromessi per arrivare al successo? - Credo di no, specie se dovessero penalizzare la mia famiglia.
Il tuo sogno nel cassetto? - Vedere una mia opera trasformata in un film o in una serie tv (tanto vale sognare in grande 😉)
Progetti per il futuro? - Scrivere altri due romanzi, come minimo.
Credi che nella vita reale esista il lieto fine? Quanto è importante per te l'amore? - Sì, nella vita esiste il lieto fine, basta saperlo coltivare. E senza l'amore non sarei niente.
Non so se avete delle altre curiosità oltre queste (per esempio perché lo pseudonimo Brigth? Perché il mio vero cognome non è per niente romantico 😁, ma se le avete potete sempre contattarmi direttamente. Non vedo l'ora di fare la vostra conoscenza e, nel frattempo, grazie per il tempo che mi avete dedicato!

Un bacio a tutti da Catia P. 


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