lunedì 28 gennaio 2019

RECENSIONE "L'ARCOBALENO LUNARE" di Simona Mendo



Buongiorno follower, buon inizio settimana!
In uscita oggi "L'arcobaleno lunare", il nuovo romanzo di Simona Mendo.
Franca Poli lo ha letto in anteprima per noi 😊









Autore: Simona Mendo

Disponibile in ebook a € 1,99
e in formato cartaceo a € 13,90

Pagina autoreSimona Mendo Autrice





TRAMA:

Sullo sfondo di una romantica Genova, la storia di un amore tanto puro quanto tormentato da bugie e segreti.
Bianca ha un doloroso passato alle spalle, è insicura e nutre poca stima in se stessa. L’incontro con Neemia, però, risveglia in lei la voglia di emanciparsi e riscattarsi come donna prima di tutto. 
Per quanto si sforzi di essere indifferente al suo fascino, ne è pericolosamente attratta. 
Freddo e impassibile lui, disincantata e calcolatrice lei. Ma sono solo maschere per nascondere i rispettivi sentimenti. Finché non è proprio Bianca a scoprire il terribile segreto di Neemia durante una vacanza. 
Scossa e disgustata, ritorna alla sua Genova, nascondendo a sua volta una sconvolgente verità. 
Qualcosa che può cambiare la vita di entrambi. Per sempre. 




BIOGRAFIA:

Simona Mendo è nata a Genova nel 1977. Da sempre divoratrice di libri, appassionata di ballo e fotografia, moglie e mamma tuttofare di due splendide bambine, vive nella sua meravigliosa Genova, che ogni giorno è fonte di ispirazione per i suoi romanzi. Fin da ragazza, accanita lettrice di romanzi d’amore, ha riempito interi quaderni di storie travagliate e appassionanti, scritte rigorosamente con la penna blu. Due di queste, “Quel bacio al chiaro di luna” e "L'arcobaleno lunare", diventano ora i suoi romanzi per la Literary Romance.






DICE L’AUTRICE:

L’arcobaleno lunare, o arcobaleno bianco, è l’arcobaleno che si forma di notte, alla luce della luna. È tanto raro quanto affascinante perché, nonostante appaia bianco, in sé racchiude tutti i colori, ancora più splendenti. Bianca e Neemia sono proprio come un arcobaleno lunare: racchiudono dentro se stessi mille colori, ma hanno paura di mostrarli alla luce del sole. 






IL PARERE DI FRANCA POLI:

Inizio con il dire che questo libro mi è piaciuto parecchio. Mi ha coinvolto, appassionato, commosso. La storia è fatta di segreti, cose non dette, che però escono allo scoperto nei momenti più inaspettati e sconvolgono la vita dei due protagonisti. Si percepisce la loro sofferenza, il dolore che si è annidato nell'anima nel corso degli anni, rendendo entrambi incapaci di amare, di fidarsi degli altri. Lui è freddo e calcolatore, lei invece da dieci anni anni deve convivere con un passato doloroso. Ma sarà veramente così oppure è solo una maschera che indossano per celare i sentimenti che iniziano a prendere piede rendendoli vulnerabili e indifesi?

Bianca e Neemia (nome biblico) si incontrano in un locale da ballo in quel di Genova, città dove entrambi vivono. L'attrazione fisica è immediata e potente. Nessuno dei due tenta di contrastarla, anzi, decidono di coltivarla e di frequentarsi, ma con delle regole ben precise dettate in particolare da lei. 
L’autrice è stata brava a sviluppare dei personaggi interessanti, descrivendo molto bene le loro caratteristiche, in particolare quelle psicologiche e caratteriali. Sono entrata in empatia con loro fin da subito. Li ho amati per la loro fragilità, anche se tentano di celarla, della loro voglia nascosta di amare e di essere amati, dei loro cambi repentini di umore.
I personaggi secondari risultano interessanti, sia in positivo come gli zii di Neemia e Andrea, l'amico di Bianca, che in negativo, come Bruna la sorella gemella di lei. Una menzione assolutamente negativa la devo fare nei confronti di Fosco, il professore di religione che Bianca ha avuto al liceo e che avrà un ruolo determinante nell'insicurezza e nella poca stima che la ragazza ha di se stessa.
Dettagliata e realistica la descrizione dei luoghi dove è ambientata la storia. Genova con i suoi carruggi, il mare e poi Isola Verde, il paesino natale di Neemia, con il ruscello, le valli, le sagre paesane. Per terminare con una Rimini quasi invernale.

Libro molto bello, che si legge velocemente, grazie a una trama ben strutturata, che coinvolge dalla prima all'ultima pagina. La scrittura è molto accurata e lineare, i dialoghi sono veloci e frizzanti. La narrazione avviene sia in prima persona con il pov di Neemia che in terza persona quando si tratta di raccontare il punto di vista di Bianca. Mi è piaciuto questo metodo adottato dall'autrice, così come ho apprezzato il fatto che abbia dato un titolo ai vari capitoli. La storia è ambientata ai giorni nostri, ma ci sono dei flashback che ci riportano indietro nel tempo. Sapere cosa è successo ai due ragazzi tanti anni prima fa capire meglio il loro attuale comportamento.
Ora non mi resta che consigliare questo romanzo, complimentarmi con Simona Mendo e ringraziarla per le emozioni che è riuscita a trasmettermi.







BREVI ESTRATTI:

Neemia.
Il suo dolce, adorato Neemia.
I suoi capelli erano cresciuti ancora e ricadevano alla rinfusa sul volto abbronzato. Gli occhi vivaci, nonostante la stessero squadrando in maniera poco amichevole, tradivano a tratti la gioia di rivederla.
Era, se possibile, ancora più bello dell’ultima volta in cui l’aveva salutato con un rapido cenno della mano, prima di sparire dalla sua vita.
Gli sorrise. 
Dolcemente. 
Senza parlare. 
I suoi occhi d’altra parte non avevano bisogno di parole per fargli sapere quanto le era mancato.


Riprendo a lavorare, maledicendomi per aver buttato via tutto questo tempo dietro a quella stronza, profondamente amareggiato per come si è conclusa la storia d’amore più importante della mia vita. 
Con le lacrime agli occhi sigillo ogni più piccolo spiraglio che mi metta in comunicazione con l’esterno e per tre settimane mi isolo completamente dal resto del mondo.


Chiudo gli occhi e lei finalmente appare, in tutta la sua fulgida bellezza, e con occhi languidi mi si avvicina lentamente, sempre più vicino, finché le nostre labbra si uniscono in un bacio appassionato e i nostri corpi si stringono con amore, fino a fondersi in uno solo. Una lacrima carica di speranza spunta all’improvviso e cade sul foglio, marchiandolo con una piccola goccia. Non ho la forza di aprire gli occhi, temendo che il sogno si possa dissolvere, e mi lascio avvolgere dal profumo frizzante di agrumi selvatici che ha invaso la stanza e che sembra così reale da essere quasi tangibile. Porto entrambe le mani al viso e lascio che le emozioni fluiscano senza freni. Le lacrime sgorgano copiose e piango a lungo, ormai vinto dalla bufera emotiva che il mio cuore sta affrontando. 


2 commenti: