lunedì 11 marzo 2019

"LA SPOSA INGLESE" di Anita Sessa



Buongiorno follower, buon lunedì!
Iniziamo la settimana con la segnalazione al nuovo libro di Anita Sessa, in uscita proprio oggi: "La sposa inglese", edito DRI Editore.

Dopo essersi cimentata con successo nei romance contemporanei, Anita ha raccolto la sfida nel realizzare un Regency con entusiasmo. Ne è venuto fuori un libro che si schiude piano piano come un fiore che sboccia e dispiega i suoi petali ai raggi del sole. L’intreccio infatti, come anche l’universo emozionale dei protagonisti, parte in sordina e molto allineato allo stile del genere, e si fa piano piano sempre più interessante, tenendo il lettore incollato alla pagina per capire cosa accadrà nella seguente.

Missione compiuta!





Autore: Anita Sessa
Genere: Romance Regency

Casa editrice: DRI Editore

Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99, successivamente € 2,99
e in formato cartaceo a € 12,99

Pagina autore: Jordan+April  




TRAMA:

Giunta nella capitale per la sua prima stagione, Lady Edith Courtenay, figlia di un ricco marchese, finisce nel mirino di un pretendente dalle poco nobili intenzioni. A trarla in salvo, con la proposta di un matrimonio di convenienza, è Archibald Lennox, Duca di Richmond e figlio di un vecchio amico di famiglia.
L’unione, nata per essere solo una finzione e mettere al sicuro Edith nonché le rispettive proprietà degli sposi, sfocia ben presto in una profonda attrazione. Ma proprio quando lo strano rapporto tra i coniugi arriva ad un punto di svolta, tutto è destinato a mutare.
Sullo sfondo dei paesaggi selvaggi della Scozia, terra d’origine del Duca, appariranno dal nulla un’amante dai capelli rossi e oscuri personaggi del passato, che metteranno in pericolo la vita di Archibald. Sarà costretto a partire alla volta del Devonshire per cercare di salvare una persona cara, mentre Edith si ritroverà faccia a faccia con la morte.



BIOGRAFIA:

Anita Sessa ha 30 anni ed è di origini campane. Colleziona libri come se non ci fosse un domani e serie tv allo stesso identico modo. Di professione giornalista, quando non scrive per lavoro lo fa per hobby. Ha pubblicato i romance contemporanei “Jordan+April” e “April” con la Butterfly Edizioni. Su Amazon sono disponibili anche la novella “You are my Superhero” e il romanzo “Ricordati di me”, entrambi pubblicati in self. “La sposa inglese”, edito “DRI Editore”, è il suo primo Regency.



DICE L’AUTRICE:

"La sposa inglese" è il mio primo regency ed è stato a dir poco traumatico.
Ho scritto i primi capitoli con la sensazione di essere un piccolo pedone su un’enorme scacchiera, costretto a stare attento a come muoversi per non finire all'altro mondo. Regole, etichetta, convenzioni sociali. E poi ancora titoli nobiliari, regole di successione, corteggiamento e anche cibo e stoffa utilizzati all'epoca. Un po’ come tornare a studiare sui banchi di scuola e utilizzare quelle nozioni è stato via via più semplice con il passare delle settimane. Sicuramente più divertente. Un percorso nuovo, bello e istruttivo, ma soprattutto divertente grazie alle persone che mi hanno accompagnata giorno dopo giorno.

Edith e Archibald sono due personaggi che amo molto. Sono venuti fuori un po' dal nulla, come un piccolo esperimento, ma via via si sono imposti nel mio cuore sempre di più. Un po' come l'intero libro, iniziano il loro percorso all'interno di paletti precisi e rigidi, ma andando avanti si spogliano delle imposizioni e delle convenzioni e si lasciano osservare, capire e amare. Spero riescano a trasmettere la stessa sensazione anche ai lettori.






BREVE ESTRATTO:

Il duca la fissò confuso, sbattendo le palpebre diverse volte.
“Non era il pretendente che vi aspettavate?” chiese poi, ricordando qualche commento di sua nonna a riguardo e riscoprendo quella sensazione di fastidio che aveva provato anche la prima volta che la prospettiva si era palesata all'orizzonte. Era stato in un pomeriggio tranquillo a Gardenrose. Sua nonna lo aveva messo a parte della questione e lui era rimasto a rimuginarci per qualche ora prima di riuscire a passare oltre.
Edith abbassò lo sguardo, arrossendo.
“Lo era, mio malgrado. Ma prima di sentirlo confabulare nella serra con qualcuno, asserendo di puntare solo alla mia dote per pagare i propri debiti.”
Mio malgrado. Quella espressione non sfuggì ad Archibald, che tuttavia non si scompose. A differenza di Edith, conosceva meglio il genere umano maschile, anche per il solo fatto di farvene parte, e sapeva bene quali erano i motivi che spingevano un uomo al matrimonio. In nessun caso si trattava di nobili cause.
“Non era ciò che vi aspettavate dal vostro pretendente?” replicò senza riuscire a trattenere una punta di sarcasmo.
Edith sgranò gli occhi, fissando sconcertata quell'uomo che sembrava essere uscito di senno. Eppure, le altre volte in cui si erano incontrati le era sembrato normale. Un po’ rude, forse, ma non faceva parte del suo essere scozzese?
“No, buon Dio!” esclamò. “Ovvio che non me lo aspettassi!”
Il Duca inalò a fondo, stampandosi in faccia un sorriso divertito e condiscendente.
“Lady Courtenay, la vostra istitutrice vi ha lasciato più di una lacuna” le disse, prendendola bonariamente in giro. “Per esperienza personale, posso dirvi che quasi tutti i gentiluomini si sposano con l’unico scopo di appianare i propri debiti, aumentare o consolidare il proprio patrimonio.”
Quelle parole furono per Edith come uno schiaffo in pieno volto.
“Nelle lande selvagge della Scozia, forse! Qui, Vostra Grazia, una ragazza sogna ancora di potersi sposare per amore” esclamò, punta sul vivo.
Era una frase sciocca ed Edith non era affatto sciocca. Sapeva benissimo che il Duca aveva ragione, ma ammetterlo in quel particolare frangente le sembrò oltremodo un’umiliazione.

“Non sembra che nelle terre d’Inghilterra siate poi così diversi” commentò il duca, senza perdere il suo cipiglio.






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