venerdì 7 giugno 2019

"SEDURRE BESTIA" di Ledra



Buongiorno follower, buon venerdì!
Vi segnalo "Sedurre Bestia" dell'autrice Ledra, terzo volume della serie "Sirena sotto copertura"







Autore: Ledra
Serie: Sirena sotto copertura Vol.3

Genere: Urban fantasy romance

Disponibile in ebook a € 0,99

Pagina autoreI libri di Ledra  




TRAMA:

Ritorna la Sirena più strampalata del mondo alla ricerca della vendetta contro i principi azzurri. In questo episodio cercherà di sedurre Bestia, il discendente di Bella e del suo principe.
Ogni episodio è autoconclusivo come se fosse una sit-com letteraria.



BIOGRAFIA:

Sirena sotto copertura. L’inizio (Episodio 1)
Sirena sotto copertura. A caccia del Marchese (Episodio 2)
Cuori in vetta (Prequel Puzzle di cuori)
Puzzle di cuori, vincitore Kobo contest e distribuito in ebook su Kobo e in cartaceo nelle librerie Mondadori
Strage di cuori (prequel I Bacigalupi) disponibile singolo e nella raccolta Dreams collection
La disciplina del cuore (vol 1 I Bacigalupi)
Un regalo speciale (crossover I Piloti e I Bacigalupi)
L’inganno del cuore (vol. 2 I Bacigalupi)
Il palcoscenico del cuore (vol. 3 I Bacigalupi)
Istantanee d’amore – tre racconti con tre atmosfere diverse
Ledra Loi
Il cielo è sempre più rosa, Youfell Rizzoli editore



DICE L’AUTRICE:

Sirena sotto copertura è una specie di sitcom letteraria. Quindi episodi su una traccia. Sirena è una sirena che scende dalle nuvole sulla terra e diventa umana. Il suo scopo è vendicarsi di tutti i Principi azzurri in memoria di chi non l'ha voluta secoli prima. Tra l'urban fantasy e il chicklit ha come protagonista questa sirena strampalata. Alcune lettrici l'hanno definita la più divertente e massacrante sirena del mondo.



BREVI ESTRATTI:

«Grazie, sono comodissima. Dimmi, hai un altro incarico per me? Se devo essere sincera speravo di potermi riposare un po’ prima del prossimo. Gestire il Marchese di Carabas non è stata una passeggiata» confessò, sentendosi le guance di brace. Avrebbe voluto portare le mani al volto per coprire l’arrossamento intenso che di certo l’aveva investita. Ogni volta che pensava a quell’uomo, fremeva tutta. Forse non era stata una bella mossa lasciarlo andare. Però non poteva fare niente se c’era solo lussuria e non amore per lui. Quindi niet. Il Marchese fuori dalle palle. E Palmenti davanti a lei che le stava parlando. Non colse nulla. Cercò di concentrarsi e capì solo “il naso”. Sconvolta prese un fazzoletto e cominciò a soffiarci dentro. Eppure si era specchiata prima di entrare in nell’ufficio.
«Ferma. Perché ti soffi il naso come un mantice?» chiese il capo, sgranando i due smeraldi.
Si interruppe sconcertata.
«Ovvio, mi sto soffiando il naso. Dicevi che l’avevo sporco?» chiese titubante. Nel mondo civile, le aveva spiegato Edith, non si dovrebbe parlare di caccole e di merda.
Lo vide trattenere il fiato un secondo di troppo, e poi cominciare a ridere sbattendo la mano sulla scrivania.
Si sentì una cretina, lì imbambolata con il fazzoletto in mano, tutta impettita. Cercò di dare aria alla bocca ma la richiuse e aspettò che quel troglodita la smettesse. Certo che, quando rideva, era micidiale. Da infarto secco. Decise di mettere il fazzoletto in tasca, ormai lo aveva utilizzato ampiamente e doveva fare qualcosa. Non poteva rimanere lì a mangiarsi il capo.
Posò lo sguardo fuori dalla vetrata. Il cielo era di un azzurro intenso, allietato da qualche nuvola simile a cottonfioc. Sospirò, mai come in quel momento avrebbe desiderato farci un giretto come ai vecchi tempi. Riposò lo sguardo su Palmenti che era ritornato a una parvenza di serietà.
«Mi sento leggermente presa per il culo» espose con la massima tranquillità.
Lui annuì.
«Certo. Colpa tua, non hai ascoltato nulla della mia spiegazione. É il minimo» le rispose, assumendo una sfumatura di voce uguale.
Incassò il colpo. Lui aveva ragione. Aspettò.
Palmenti sorrise ironico. Passarono una manciata di secondi. Non sapeva dove ficcare le gambe. Le mantenne rigide ma ciò comportò un dolore che le si estese dalla caviglia alla natica. Si mosse appena per massaggiarsi il sedere, piano piano.

«Comunque, secondo il mio modestissimo avviso, poteva andarti peggio. Immagina se avessi dovuto fare le visite rettali agli elefanti. Sarebbe stato peggio, no?» continuò l’amica, finendo l’ultima briciola. La vide massaggiarsi lo stomaco. Ci mancava solo che emettesse un rutto da spettinarla.


Accennò un sorriso. Le sue lettrici adoravano quando raccontava le vicissitudini che le capitavano. Sperò leggessero anche la nuova storia con lo stesso entusiasmo. Storse il naso, sicuramente il suo di entusiasmo doveva cercarlo. Si era nascosto esattamente nello stesso momento in cui Palmenti le aveva dato la notizia. Se lo visualizzò. Aveva fatto un sorriso assassino e poi, sputato fuori con nonchalance, che lei avrebbe fatto il Naso. Cazzolina, che cosa ne sapeva lei di nasi? A malapena sentiva di averne uno sulla faccia.


1 commento: