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In uscita oggi "Scacco Matto Vostra Grazia", spin off di "Dita come farfalle" dell'autrice Rebecca Quasi, edito Dri Editore.
Titolo: Scacco Matto Vostra Grazia
Autore: Rebecca Quasi
Genere: Regency
Casa editrice: Dri Editore
Disponibile in ebook a € 2,99
Pagina autore: Rebecca Quasi
TRAMA:
“Troppo intimo. Giocare a scacchi, per certi versi, è come
fare l'amore.”
1830 – Torquay, Devon
Percival Webster, duca di Clarendon, è determinato a
chiedere in moglie la compita lady Albertina e pertanto si reca nella tenuta
della sorella per comunicarle la notizia. Durante questa visita, scopre che
Emma, figlia del cognato e sua temibile avversaria negli scacchi, non è più la
ragazzina impertinente che gli estorceva lezioni, ma una giovane donna in
procinto di recarsi a Bath per trovare un marito che ovvii alla sua incresciosa
condizione di figlia illegittima.
Introdotta in società, la fanciulla attira l'attenzione di
un conte dalla reputazione poco raccomandabile, il che porta Percival a dover
fare i conti con i propri principi più radicati, un sentimento stordente e
un'attrazione tanto potente quanto inaspettata.
Dopo le atmosfere uniche e impagabili de “La Governante” e lo
straordinario successo del romance contemporaneo “Le Ali”, Rebecca torna allo
storico e ci delizia questa volta con uno spin-off del meraviglioso “Dita come
Farfalle”. Che resta, a nostro modestissimo parere, uno dei suoi lavori
migliori.
Siete pronte a scoprire che tipo di gioco si instaura tra i
protagonisti?
BIOGRAFIA:
Rebecca Quasi è una signora di mezz'età che scrive per
hobby.
Ha esordito come self nel 2017 con “Dimmi di noi” e
“Didattica del sesso per gufi e zanzare” a cui sono seguiti altri romance
autopubblicati.
Nel novembre del 2018 ha pubblicato con DRI Editore “Dita
come farfalle” a cui hanno fatto seguito “La governante” e “LeAli”.
“Scacco matto, vostra grazia” è legato a “Dita come
farfalle”, ma le due opere possono essere lette individualmente.
Rebecca è una persona riservata, gelosa della propria
privacy, ma se le scrivete su Facebook vi risponderà.
BREVI ESTRATTI:
A furia di non mentirle mai, il legame tra loro aveva finito
per sbaragliare ogni forma di distanza sociale.
Se Emma si fosse sposata, (e sarebbe successo, perché era
ricca e bellissima), la loro strana amicizia sarebbe finita.
Nessun marito sano di mente avrebbe permesso alla moglie di
giocare a scacchi con un altro, di questo Percival era certo. Almeno lui non
glielo avrebbe permesso. Troppo intimo. Giocare a scacchi, per certi versi, è
come fare l'amore.
Mentre si bagnava senza quasi accorgersene, pensò a Enrico
VIII e allo scisma della Chiesa. Se l'Inghilterra fosse rimasta cattolica
adesso sarebbe stato ancora possibile mandare le figlie in convento. Bei tempi
quelli!
Durò un attimo il timore reverenziale che Percival credeva
di provare, la sorpresa del contatto, l'interrogativo su cosa fare e come
respingerla, durarono un battito di ciglia e poi fu il sangue a decidere per
tutti.
Il duca prese Emma per la vita e assunse il comando
dell'esperimento, fu lui a guidarla: come le aveva insegnato a giocare a
scacchi, le avrebbe insegnato anche quello.
Le dischiuse la bocca, la forzò leggermente, leccò l'interno
delle sue labbra e le mostrò che cosa non avrebbe dovuto sapere. E poiché lei
si abbandonava, lui la sostenne, le prese la nuca, affondò le dita nei suoi
capelli, la indusse a una resa incondizionata. Tenne la mano destra sulla sua
vita, senza scendere né salire, nonostante lei respirasse con affanno e il
costato le si gonfiasse implorante. Infine diradò l'assalto, dimostrando a se
stesso che era in grado di controllarsi. Si staccò da lei, le sfiorò le labbra
turgide e bagnate e la guardò come uno scienziato osserva una reazione chimica.
“Voglio esattamente questo” lo spiazzò Emma stroncando ogni
eventuale tipo di predica. Poi sgusciò lesta dalla nicchia in cui si era
accoccolata, richiuse le falde della vestaglia, assicurò il nodo della cintura
e sorrise estasiata.
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