lunedì 12 agosto 2019

"A QUALCUNO PIACE IN... KILT" di Giuditta Ross



Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Giuditta Ross ci parla di "A qualcuno piace in… kilt", secondo volume della serie "Under The Kilt", edito Triskell Edizioni. 





Autore: Giuditta Ross
Serie: Under The Kilt Vol.2

Genere: Romance

Casa editrice: Triskell Edizioni

Disponibile in ebook a € 4,49

Pagina autore: Giuditta Ross 




TRAMA: 


Il destino può giocare davvero brutti scherzi. Un momento hai il mondo in mano e quello successivo vuoi solo trovare un angolo nascosto in cui leccarti le ferite. Lo sa bene Rowan O’Kinley, così come sa che ci sono perdite con cui sembra impossibile venire a patti tanto che l’unica soluzione sembra essere scappare lontano da quel dolore e lasciare dietro di sé ogni cosa che possa ricordartelo. Anche le persone che si amano di più.
Quando un tragico incidente si porta via per sempre il suo migliore amico, Eric McAvoy sa che il buco nella sua anima non si ricucirà mai. Quello a cui non è preparato è perdere anche l’altra metà del suo cuore. Lei se n’è andata, distrutta da un dolore capace di annientare qualsiasi altra cosa. Ora è tornata e lui non le permetterà di lasciarlo mai più.



BIOGRAFIA:

Giuditta Ross è, prima di qualsiasi altra cosa, una sognatrice, un’irriducibile latitante della realtà. Giuditta è una lettrice affamata, una divoratrice di emozioni.
A tenerla con i piedi per terra ci sono un marito, una figlia e una gatta che fanno a turno per reclamarla al presente.
I suoi pensieri, preda di ispirazioni improvvise, vagano fin troppo spesso tra le faccende quotidiane e qualche scena di quel libro che piano sta prendendo forma, con risultati spesso improbabili.
È una seguace dell’immaginazione, una schiava della fantasia, un’adepta del sogno a occhi aperti.
In fondo, Giuditta, non è che il frutto di un sogno che incredibilmente si avvera.



DICE L’AUTRICE:

La serie Under the kilt è nata, come spesso accade, quasi per caso. Il primo della serie non era che un racconto realizzato per un blog. Ma i personaggi si sa, si impongono, prendono spazio e le storie crescono, evolvono.  I protagonisti del primo volume non si sono accontentati e tantomeno i personaggi che li circondavano, hanno preteso le loro storie e io mi sto divertendo moltissimo a scriverle. Amalia, la protagonista di Sotto il kilt... niente, potrebbe essere il mio alter ego e incarna il genere di eroina che mi piace. Sopra le righe, un po’ folle e indisciplinata. Iain, la sua metà, è il prototipo dell’eroe romantico. In questo secondo volume abbiamo Eric (il secondo di Iain) e una rossa tutto pepe con un passato doloroso e un presente tutto in salita. Attorno a loro girano altri personaggi che saranno i cardini per i prossimi volumi.
Ho già in stesura la storia di Sean e sto buttando le basi per il resto dei fratelli MacLeod...
Una curiosità succosa riguarda un personaggio secondario che ho preso in prestito dalla mia amica Aurora R. Corsni. Si tratta di Will, il barman della caffetteria del museo Nazionale di Scozia. Will è il protagonista di un suo bellissimo racconto:
Election night



BREVE ESTRATTO:

“La pressione era una presenza solida tra loro, non era solo eccitazione o furia, era disperazione.
«Guardami, Ro!» le ordinò e lei lo vide come attraverso un velo di nebbia. «So che i tuoi capelli sono un groviglio di fuoco, che canti a squarciagola quando sei sola, che fumi i sigari che ti passa tuo nonno. So che reggi l’alcol come un maledetto giocatore di rugby. So. Chi. Sei,» abbaiò a un millimetro dalle sue labbra. «E non importa quanto mi ci vorrà, non importa quanta resistenza farai. Ti staccherò di dosso ogni maledetto strato dietro cui ti stai nascondendo finché non ti avrò ritrovata.»
Eric la fissò furioso per un istante, in cui sembrava che avrebbe potuto scuoterla fino a farle dire qualcosa, fino a farle ammettere la sua colpa, la sua vergogna. Poi la furia si stemperò, le sue mani tornarono gentili mentre asciugavano una lacrima sfuggita al suo debole controllo. Dopo un momento di indecisione, durante il quale Rowan desiderò ferocemente che la baciasse fino a svuotarle completamente il cervello, lui si fece indietro. Come una mangusta di fronte a un cobra.
Rowan tirò su con il naso e lo sentì sospirare. «Non mi provocare, Ro.»” 


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