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Doppia recensione per "Dolce come il fiele", dell'autrice Sara P. Grey, edito Dri Editore.
A cura di Franca Poli e Tiziana Irosa.
Titolo: Dolce come il fiele
Autore: Sara P. Grey
Genere: Chick-lit
Casa editrice: Dri Editore
Collana: DriEditore Brand New
Disponibile in ebook a € 2,99
e in formato cartaceo a € 14,99
TRAMA:
INGREDIENTI:
1 chef pâtissier dal caratteraccio impossibile (a temperatura ambiente)
1 pasticcera adorabilmente testarda (NON agitare prima dell’uso)
Zucchero e fiele q.b
Peperoncino 1 pizzico
PER STUZZICARE/DECORARE:
Scarpe rosse 1 paio
Divisa da chef, che metta in risalto i muscoli – a piacere
Asciugamano 1, il più striminzito possibile
PROCEDIMENTO:
Gettare lo chef e la pasticcera sotto i riflettori del talent show culinario più gettonato della stagione, mescolare con abbondanti battutine e un pizzico di agrodolce e lasciar macerare nel disdegno reciproco fino a che non cominciano a far scintille. Ottenuta la miscela esplosiva, gustare con abbandono. E non ti preoccupare se sembra la ricetta per un disastro assicurato, alcune delle preparazioni più riuscite della storia sono il risultato di errori inaspettati...
Se desiderate rilassarvi, magari sotto l'ombrellone, e
trascorrere alcune ore divertenti in compagnia di un affascinante chef
pasticciere e di una pasticciera “dolce come il fiele”, allora vi consiglio di
leggere questo libro. È divertente, ironico, ma anche commovente e romantico.
Ho già letto diversi libri di questa autrice e devo dire che
mi piacciono sia le storie che il suo modo di scrivere. Non potevo quindi
lasciarmi sfuggire la sua ultima pubblicazione.
Romanzo carino che si legge velocemente, grazie anche a una
trama coinvolgente che ti cattura fin dalla prima pagina. La scrittura risulta
molto accurata e lineare, i dialoghi che intercorrono tra i vari personaggi
sono vivaci e frizzati. Divertenti i battibecchi tra i due protagonisti e
quelli tra Amalia e Misha. La narrazione avviene in terza persona.
Devo dire che questa è veramente una lettura molto... dolce!
Infatti la storia è incentrata su un famoso reality “The Next Sweet Thing” dove
i concorrenti sono pasticceri, o aspiranti tali. Tra i partecipanti c'è anche
la figlia del “Divino”, ovvero il proprietario del locale “Pasticceria Visconti”
dove si registra lo show, Letizia Amalia Visconti. Costretta dal padre a
partecipare la ragazza si scontra fin da subito con uno dei giudici del
programma, lo chef Lorenzo Ardani, soprannominato il “Magnifico”... potete
immaginare il motivo! Tra i due volano scintille, si punzecchiano, litigano, in
poche parole sembra proprio che si detestino a vicenda, ma sotto sotto inizia a
nascere anche qualcosa d'altro che, però, nessuno dei due è disposto ad
ammettere.
Mi sono piaciuti sia Lorenzo che Amalia, anche se all'inizio
ho faticato a entrare in sintonia con la ragazza. Ho trovato il suo modo di
fare un po' irritante, in particolare non mi è piaciuto il comportamento
iniziale nei confronti di Lorenzo. Posso capire avercela con il padre che non
vedeva da tanto tempo e i rapporti tra di loro sono piuttosto tesi, ma non con
lo chef che nemmeno conosceva, se non di fama. Dopo però si è riscattata alla
grande, tant'è vero che alla fine tifavo per lei. Speravo in una sua vittoria
finale, e non solo per quanto riguardava il talent show... Chissà se il merito
del mio cambiamento di opinione nei suoi confronti va anche ai Muffin che
preparava? Di certo l'autrice li ha descritti in una maniera così accurata e
realistica da farmi venire l'acquolina in bocca. Sembrava di vederli e sentirne
il profumo... peccato non averli avuti a portata di mano mentre leggevo! Di
certo, a fare cambiare parere a Lorenzo hanno contribuito le Lolly... un paio
di scarpe con un micidiale tacco a spillo.
Con Lorenzo invece è stato amore a prima vista. Chi non
vorrebbe come compagno un aitante, affascinante e sexy chef pasticciere? Anche
se a essere sincera a volte risulta piuttosto burbero e all'inizio un pochino
carogna nei confronti di Amalia. Così come non mi è piaciuto molto il suo
comportamento verso la fine del programma. Lì, ai miei occhi ha perso qualche
punto per poi recuperarlo con gli interessi alla fine. Sì perché la parte
finale del libro è molto bella, mi ha veramente soddisfatta.
Un altro personaggio che ho adorato è Misha l'amico e
coinquilino di Amalia, nonché suo confidente e valvola di sfogo. Con lui, la
ragazza poteva lasciarsi andare e manifestare la propria frustrazione nei
confronti del padre e dell'arrogante giudice. Molto divertenti le loro battute.
Spassosi i suggerimenti che le dava per riuscire a tenere testa a Lorenzo, ma
anche per conquistarlo. Sua l'idea delle Lolly.
Gli ingredienti di questo romanzo sono: amore, emozioni, dolcezza,
competizione, arroganza, amicizia, fascino e anche un pizzico di cattiveria.
L'autrice, proprio come un bravo pasticciere, è riuscita a dosarli e
amalgamarli in modo tale da sfornare una bella storia che, a mio avviso, merita
di essere letta.
Complimenti ancora una volta a Sara P Grey. Leggerò
sicuramente altri suoi libri.
Amalia è una pasticciera figlia d'arte che ha un rapporto
anzi, non ha un rapporto con il padre. Quest'ultimo chiama la figlia per
aiutarlo nella pasticceria di famiglia, ma tornando a casa Amalia si ritrova
catapultata nel set di un famoso reality di pasticcieri. A condurre il
programma c'è il bellissimo e bravissimo chef Ardanti. Tra i due è subito amore
e odio: battute al vetriolo e occhiate incendiarie, ma, come sempre, la volpe
dice all'uva che è acerba solo perché non riesce a raggiungerla.
I due si ritrovano a dividere il set e l'appartamento dove
Amalia è cresciuta e dove il grande Chef è stato invitato dal padre di lei per
vivere durante le riprese del programma.
Non dico altro, ma si può intuire.
Per il resto vi invito a leggere il libro.
Devo dire che all'inizio ho fatto un po' fatica a stare
dietro ai due personaggi e al loro flusso di pensieri, ma dopo qualche pagina
la storia ha preso corpo ed è divenuta più fluida e intrigante.
Ho trovato l'idea di ambientare il romanzo in un set di un
reality alla Bake off molto divertente e attuale con i tempi in cui ci
ritroviamo: un periodo in cui tutto quello che mangiamo passa dalla vista,
olfatto e gusto per divenire un unico senso del piacere. E questo è quello che
provano i due protagonisti e che trasmettono al lettore: piacere nella lettura,
divertimento nello scorrere delle pagine e spensieratezza di una storia
leggera, ma non banale.
L'autrice è stata brava a condire le pagine con alcune
ricette di dolci che vi faranno sbavare e venire una fame da perdere i sensi. A
me è venuta una gran voglia di un super mega muffin ai mirtilli (il mio
preferito).
La fine di questo romanzo è proprio come deve essere: ogni
parola che conduce al finale la si legge con il sorriso e il cuore leggero, ma,
soprattutto, con la consapevolezza che tutto è andato al posto giusto.
Complimenti all'autrice.
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