Recensione a "Una madre perfetta" dell'autrice Kimberly Belle, edito Newton Compton Editori
Titolo: Una madre perfetta
Autore: Kimberly Belle
Genere: Thriller
Casa editrice: Newton Compton Editori
Disponibile in ebook a € 0,99
e in formato cartaceo a € 8,41
Pagina autore: Kimberly S. Belle
TRAMA:
Durante una gita scolastica un bambino scompare nel nulla e la ricerca disperata di una madre ha inizio
Quando Kat Jenkins viene svegliata nel cuore della notte da alcuni agenti di polizia, il suo peggior incubo diventa realtà. Suo figlio Ethan, di soli nove anni, è scomparso nel nulla durante una gita scolastica, dopo un incidente stradale. Sconvolta per l’accaduto, Kat si precipita sul luogo dello scontro, ma è tardi: le autorità sono già di ritorno dopo che le ricerche si sono rivelate vane. Le tracce di Ethan, infatti, si perdono nella foresta alle pendici delle montagne. Stef Huntington è una donna influente nella comunità e la sua posizione, i suoi soldi e la popolarità di suo figlio l’hanno resa un punto di riferimento per tutte le mamme della scuola. Conosce Kat solo di sfuggita, ma ha sentito voci sul suo conto che si riferivano a un passato traumatico. Stef e Kat vengono da due mondi completamente opposti, eppure le loro strade stanno per incontrarsi. E la loro disperata ricerca della verità potrebbe presto trasformarsi in una corsa contro il tempo destinata a sconvolgere per sempre le loro esistenze.
Purtroppo, non ci siamo… Sebbene il libro sia scritto bene,
la storia lascia parecchio a desiderare. Noiosa è il primo aggettivo che mi
viene in mente per definirla. Narrazione lenta in prima persona con il pov
alternato delle due donne protagoniste. Prevedibile, il secondo. Se non si
vuole far capire da subito chi è il “cattivo”, bisogna inserire diversi
personaggi di contorno che facciano da diversivo e instillino dei dubbi. Qui,
invece, nada de nada, anche un bambino sarebbe in grado di indovinare il
finale. Nessuna suspense, nessuna azione degna di nota o che comunque tenga anche
solo in minima parte con il fiato sospeso.
Personaggi poco credibili. A parte per la madre del
ragazzino scomparso, le cui emozioni vengono sviscerate in profondità, gli altri
risultano poco reali, spesso portati all’esagerazione.
Alcuni argomenti trattati, quali il bullismo e la violenza
sulle donne, vengono tracciati su grandi linee, quanto basta, tuttavia, per
suggerire spunti di riflessione.
L’unica cosa che ho apprezzato è la parte finale con le considerazioni
del bambino, una paginetta scarsa, troppo poco per consigliare questo libro.
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