Vi segnalo "La rondine del destino", romanzo d'esordio
dell'autrice Yvonne Tirino
Titolo: La rondine del destino
Autore: Yvonne Tirino
Genere: Romance
Casa editrice: Lupieditore
Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 10,47
Pagina autore: La rondine del destino
TRAMA:
Linda Trunday, una giovane donna irlandese di trentacinque anni, sembra vivere un’esistenza assolutamente perfetta e appagante: sa di poter contare su due genitori amorevoli e sulla confortante presenza di Martin, una figura costante nella sua vita, che l’ha accompagnata e guidata fin da bambina e con il quale nasce ben presto una storia d’amore.
È tutta una magnifica apparenza.
La famiglia Trunday, in realtà, convive ogni giorno con un immenso dolore mai superato, che ha relegato la nostra protagonista a vivere sotto una soffocante campana di vetro.
I problemi cominciano quando il fittizio equilibrio della sua quotidianità viene rotto improvvisamente proprio da una rivelazione di Martin, il quale, dopo averle fatto una magnifica proposta di matrimonio, decide di confidarle il segreto che attanaglia la sua famiglia. Da questo istante, Linda vive un profondo tradimento: l’uomo che avrebbe dovuto sposare, insieme alle altre due persone più care al mondo, si erano accordate affinché lei non venisse a conoscenza di tali fatti.
Scappa a New York. Ma qui, ad attenderla, c’è un nuovo mistero, ancor più grande, che capovolgerà definitivamente le carte in tavola.
Un romance che vuole umilmente ripercorrere le strade di diverse forme di amore, differenti per grado e intensità. È una rinascita tutta al femminile, con sguardi introspettivi volti ad attraversare una crescita psicologica: un inno alle donne, ai cambiamenti necessari, alla bellezza della vita e all’importanza di legami veri, profondi e duraturi.
DICE L’AUTRICE:
I libri mi hanno salvato la vita. Diverse volte, ormai. Ho iniziato questo manoscritto quando avevo venticinque anni: ricordo bene quel periodo. Avevo già una frenesia dentro, una voglia di fare, di superare i limiti, di rendermi utile... sembrava che, qualunque cosa facessi, non fosse mai abbastanza per me. E così iniziai a scrivere, l’unica cosa che sembrava sedare questa sensazione che provavo, ma non avevo ancora una trama ben precisa in mente. Lo so, non è così che dovrebbe essere: le parole iniziarono a susseguirsi, una dopo l’altra, semplicemente, e non sapevo ancora dove mi avrebbero condotta.
Le circostanze della vita, poi, mi hanno portata altrove, e avevo finito con l’abbandonare l’idea di scrivere. Beninteso, era la prima volta in assoluto che mi cimentavo in questa selva oscura, non essendomi mai azzardata precedentemente. Ho da sempre una passione forsennata per la lettura e, in confronto agli autori che sono abituata a leggere, ciò che scrivevo mi sembrava banale. La lettura è stata il mio primo amore, sin da piccola: non di rado, durante le caldi estati e non solo, preferivo restare in casa, in compagnia degli ingombranti volumi, ad esempio, di Harry Potter, con cui sono cresciuta. E più erano voluminosi, i libri, più mi mostravo contenta di immergermi in quel viaggio che solo l’amata lettura poteva donarmi.
Crescendo, non ho mai abbandonato la mia passione, nei momenti di felicità come in quelli più nostalgici: è strano, ma reputo che siano proprio i libri i miei migliori amici. Posso confidar loro qualunque cosa: è come se mi leggessero nel cuore. Sanno consolarmi, regalarmi nuovi sogni e speranze. Come dice Carlos Ruiz Zafón: “I libri mi hanno insegnato a pensare, a sentire e a vivere mille vite” [Il labirinto degli spiriti], una frase che mi ha colpito così tanto da volerla fare mia. Brevi parole, ma che racchiudono semplicemente il nucleo, il cuore del mio essere da tutta la vita e in modo così impeccabile e ineccepibile da averle tatuate (per davvero, non solo metaforicamente) sulla pelle.
Adesso mi trovo ad affrontare un nuovo capitolo della mia vita: sono cresciuta, pur rimanendo sempre la stessa, eppure così diversa. Sono trascorsi quattro anni da quando scrissi la prima parola di questo manoscritto, per poi metterlo da parte. Sapevo che prima o poi mi sarei sentita pronta per affrontarlo nuovamente: l’ho vissuta un po’ come una sfida. Non so se ci sono riuscita, non so se ho vinto: so che ci ho provato, almeno, e l’ho fatto donando me stessa tra le righe di queste poche pagine. Scrivo in un periodo in cui, a causa di una pandemia (e sembra assurda anche solo a nominarla, tale parola), siamo tutti costretti in casa.
Viviamo un dramma, di quelli che fino a qualche mese fa pensavamo possibili soltanto nelle trame di fantascienza. Invece è realtà: una verità che ci ha cambiato tutti profondamente, annullando ogni certezza che avevamo costruito in precedenza. Proprio come accade a Linda, che dopo trentacinque anni ha dovuto mettere in discussione la sua intera esistenza.
Eppure, per alcuni versi, quando non colpisce con una durezza disumana, è un’opportunità per riscoprirci e riscoprire quei valori che, forse, si erano un po’ perduti. È in questo clima che ho deciso di riprendere in mano la mia sfida, di continuare a scrivere, per riempire le giornate. Non dimenticherò mai la sensazione che sto provando nel farlo ed è in quest’ottica che i libri mi hanno, ancora una volta, salvato la vita.
BREVE ESTRATTO:
Sono una persona senza tempo. O meglio, forse, sono rimasta indietro nel tempo. Mi soffermo spesso a pensare che sarei dovuta nascere in un’altra era, mi sarei sentita sicuramente più a mio agio e, per usare un gergo dell’epoca in cui viviamo, sicuramente più “nel pezzo”. E invece eccomi qui, a circa un quarto di secolo di vita, a non avere più un obiettivo chiaro davanti a me. Lo scopo di questa vita te lo devi trovare tu.
Pensieri sconclusionati, idee pazze e convinzioni ancora più folli, stati d’animo instabili e scrittura di getto (che forse non è mai un bene).
Nulla è cambiato, tranne l’età, lo scorrere del tempo che non ti lascia tregua e quest’ansia che, di conseguenza, cresce. Mi sento scoppiare. Ho un uragano dentro me che chiede soltanto di poter esplodere. Momenti critici per essere dentro o fuori. E se si rimane fuori, lo si resta per sempre. Voglio essere dentro con tutta me stessa. Pensieri riflessivi. Un enorme “boh” sul futuro. In mente un simbolo: un punto interrogativo grande quanto una casa.
Come fare a essere diversi?
Yvonne Tirino nasce a Napoli il 21 marzo 1991. Figlia unica per ben diciassette anni, è una bambina dal carattere dolce e marcatamente timido. Si rifugia nella sua passione per la lettura sin dall’infanzia, periodo che la vede spesso in fila alla Feltrinelli per acquistare l’ultimo libro della saga di Harry Potter nell’edizione speciale della mezzanotte, accompagnata dal papà. Nell’andamento scolastico, si distingue per spiccate doti nelle materie letterarie, con una naturale predisposizione per la grammatica italiana e l’arte della scrittura.
Crescendo, ha assecondato la sua attitudine e ha conseguito la laurea triennale in scienze della comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno, con una tesi letteraria intitolata proprio Harry Potter, un'analisi sociologica. Fandom, fantasy e dibattito culturale nella saga letteraria di J.K. Rowling. Ha avuto l'opportunità di svolgere le ore di tirocinio presso una casa editrice, rafforzando la sua forte passione per i libri e la lettura. Successivamente all'acquisizione del titolo di studio, ha deciso di seguire un corso editoriale tenuto dall'agenzia letteraria Herzog.
Svolge l’impiego di impiegata amministrativa e ha fatto il suo esordio con il romanzo Questa è la storia di Linda Trunday, un romance che vuole umilmente ripercorrere le strade di diverse forme di amore, differenti per grado e intensità. È una rinascita tutta al femminile, con sguardi introspettivi volti ad attraversare una crescita psicologica: un inno alle donne, ai cambiamenti necessari, alla bellezza della vita e all’importanza di legami veri, profondi e duraturi.
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