mercoledì 1 luglio 2020

RECENSIONE "L'ULTIMO RINTOCCO" di Diego Pitea



Daniela Colaiacomo ha letto per noi "L’ultimo rintocco
dell'autore Diego Pitea, edito GoWare. 



Autore: Diego Pitea

Genere: Thriller psicologico

Casa editriceGoWare

Disponibile in ebook a € 6,99
e in formato cartaceo a € 17,99

Pagina autoreL'ultimo rintocco



TRAMA:

“L’essenza del male ha preso forma umana”. È questo che pensa Richard Dale, psicologo e criminologo, entrando nella camera da letto di un appartamento alla periferia di Roma. A terra giace una donna incinta con un taglio sopra il pube. Del feto nessuna traccia e sulla parete una scritta enigmatica: “Rosso”. A interpellarlo è Marani, il capo dell’Unità Analisi Crimini Violenti, per indagare sull’“Escissore”, un serial killer edonista, crudele e geniale, con il vezzo di lasciare sulla scena del crimine degli indizi che, opportunamente decifrati, permettono di risalire all’identità della prossima vittima. Coadiuvato dalla profiler Doriana Guerrera, Dale analizzerà, come in una macabra caccia al tesoro, le tracce lasciate dall’assassino, ma quando tutto sembra aver fine avrà inizio il vero incubo, che lo porterà a scontrarsi con le sue paure più profonde e con un nuovo rompicapo all’apparenza insolubile… fino allo scoccare dell’ultimo rintocco. 



Alle soglie del Ferragosto, Roma è avvolta da una cappa di calore rovente e umidità infernale.
Una serie di omicidi scuote la città: un serial killer, chiamato l'“Escissore”, edonista, crudele e geniale, uccide donne incinte sottraendo i feti dai corpi.
A condurre le indagini è il commissario Marani, capo della seconda sezione dell’U.A.C.V., l’Unità Analisi Crimini Violenti.
Data la particolare brutalità delle ferite sul cadavere rinvenuto alla periferia di Roma, Marani interpella Richard Dale, uno psicologo e criminologo, affiancato dalla profiler Doriana Guerrera.
Fin da subito è chiaro che Ada Landi non sarà l'unica vittima di questo crudele omicida: sulla scena del crimine, infatti, vengono rinvenute delle tracce, che, come una macabra caccia al tesoro, indicano il prossimo delitto. Dell'assassino nessun'altra testimonianza, solo gli enigmatici indizi per condurre le indagini verso la prossima vittima.
L'“Escissore” è sicuramente un uomo colto e capace; gli interventi chirurgici, precisi e calibrati, sono praticati sulle vittime anestetizzate ma vive, lasciate morire per emorragia.
Richard Dale è affetto dalla sindrome di Asperger, considerata da molti studiosi come una forma di autismo più lieve, “ad elevato funzionamento”, che gli consente di esprimere chiaramente sentimenti di affetto e attaccamento nei confronti della moglie e del figlio Samuele, ma manifesta anche le difficoltà di interazione sociale, i problemi di comunicazione, i comportamenti ripetitivi e stereotipati, l'iperattività e deficit dell'attenzione, e, soprattutto, l'ansia e la depressione.
Questa serie di omicidi metterà a dura prova la stabilità emotiva e mentale di Richard, perché, proprio quando il caso sembra risolto, comincia in realtà l'incubo, del quale sarà partecipe in prima persona.
È il primo libro che leggo di Diego Pitea e devo dire che mi ha scosso.
Indubbiamente l'autore ha la capacità di presentare il protagonista e i personaggi di contorno con una intensità e un'attenzione tale da immergere il lettore nel clima di tensione e ansia che gli eventi producono sugli stessi, e porta con il fiato sospeso all'epilogo, inatteso e agognato sin dalle prime pagine.
Dimostrando una notevole abilità linguistica, Diego Pitea descrive gli eventi in modo realistico ed efficace, sembra addirittura trasmettere il calore di quei giorni d'agosto, infernali e soffocanti, cosicché, a fine lettura, ho potuto finalmente trarre un profondo respiro.
Bravo, veramente bravo.


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