Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "Se poi me ne pento? - La mia vita a trent’anni",
romanzo di recente pubblicazione dell'autrice Laura C.
Titolo: Se poi me ne pento?
Autore: Laura C.
Genere: Autobiografico
Sottogeneri: Rosa, umoristico, psicologico
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 9,99
TRAMA:
Laura ha trent’anni e conduce un’esistenza al limite dell’isolamento. Ha deciso che vuole una vita – e non solo un lavoro – senza contatto con il “pubblico”. Redige articoli in smart working e ama scrivere romanzi, ma ultimamente preferisce contemplare i suoi libri sugli inetti. Le convenzioni sociali la soffocano, l’ansia è la sua peggior nemica, una massa fluttuante che le ripete con voce stridula: “Sei una nullità!”. Nelle sue memorie echeggia il mito degli anni ‘90, il periodo spensierato. Durante la giornata, trae beneficio dall’ascoltare i brani del suo cantautore preferito, Geb, un amore platonico; tanto quello tangibile l’ha solo delusa.
Punto di riferimento è la sua mamma premurosa, ma è tempo per Laura di badare a se stessa e al nuovo appartamento.
Esce solo il sabato per fare la spesa, portandosi dietro quello che la sua migliore amica definisce “il carrello da vecchia”. Ginevra, infatti, prova a rigettarla nella mondanità, ma Laura è un’estimatrice di outfit come pigiami ingombranti e pantofole di peluche, insofferente alle discoteche. Si sente goffa, pensa di aprire un canale YouTube per diffondere i migliori tutorial su Come fare tutto male, mentre rigetta l’aggressività che riscontra nei social network.
Di ritorno da una spedizione al supermercato, durante la quale ha comprato uno spray anti-insetti al posto del deodorante, si imbatte in una visione... Un ragazzo biondo, dagli occhi blu, un angelo custode sceso in Terra: è Geb! Ma no, quel tipo magari gli assomiglia, infatti si presenta come uno psicologo e le propone una terapia a punti che dovrebbe consentirle di ritrovare se stessa e un sano equilibrio. Potrà anche aggiudicarsi il premio in palio per i pazienti guariti: un viaggio a caccia dell’aurora boreale!
Dopo la proposta, il “finto” Geb (come Laura lo definisce) si aggiudica una strigliata, ma continuerà a insistere e lei finirà con l’intraprendere il percorso.
Partecipare alla vita, mitigare le sofferenze, trovare la serenità, magari anche l’amore, sono bugie peggiori della gomma blu che cancella la penna o traguardi realmente conseguibili?
DICE L’AUTRICE:
Laura, la protagonista del mio romanzo, soffre di ansia sociale, patologia che la spinge a restare a casa quanto più tempo possibile, ricercando l’isolamento. È curioso che a marzo, proprio quando scrivevo della sua graduale ripresa, del suo ritorno a una vita normale conseguito grazie all’avvenente psicologo Geb, è stato decretato il primo lockdown che ci ha, per ovvi motivi, ricondotti tutti alle proprie case. Istintivamente ho pensato: “povera Laura! Proprio adesso…”
L’ispirazione di scrivere questa storia si è mossa dall’aver attraversato un vissuto simile a quello sofferto dalla protagonista, che porta il mio stesso nome e che, quindi, mi somiglia particolarmente nell’animo, nel carattere e anche d’aspetto.
Laura è una sfegatata fan di un cantante inglese. Anche se il nome è stato riformulato, questo artista esiste davvero ed estratti dei suoi brani sono stati tradotti e inseriti in ogni capitolo del libro. Finora ancora nessuno dei lettori mi ha detto di aver capito di chi si tratti.
Nel romanzo appaiono tanti oggetti (giocattoli, indumenti o accessori) in voga negli anni ’90; un tuffo nel passato per i nostalgici di quel tempo. Vi sono anche tanti riferimenti culturali a quadri, opere, artisti di vario genere che arricchiscono il patrimonio italiano: Laura lavora come redattrice per un giornale che cura una rubrica culturale e, quando si sente in difficoltà, le viene naturale rifuggire nell’arte.
Ho scritto questo romanzo tra ottobre e luglio 2019, subendo nell’arco dei mesi qualche battuta d’arresto durante il primo lockdown, per poi tornare a scrivere ancora con più carica e sentimento. Anche la storia di Laura comincia a ottobre e vi accompagnerà lungo le ricorrenze di Halloween, Natale, Capodanno, San Valentino, Pasqua, la festa della mamma, l’estate, il viaggio, fino a chiudere il cerchio un anno dopo. Quante cose saranno cambiate?
Il libro tocca tantissime tematiche: l’autostima, l’amicizia, la famiglia, l’amore, l’erotismo, la depressione, il mobbing, la violenza, l’omofobia, il lutto, la psiche. A contraddistinguerlo vi è un tratto introspettivo che lo rende un testo profondo, ma anche una vena ironica che mi spinge ad accostarlo a un’autobiografia un po’ chicklit… che dire, si accettano ancora consigli sul genere di classificazione! :D
BREVE ESTRATTO:
– Oh Raperonzolo, sciogli i tuoi capelli
Quel giorno la spesa mi provò particolarmente. L’obiettivo di fare in fretta e di fingere di non vedere le persone chiacchierone che conoscevo, mi rese piuttosto sbadata. Mentre trascinavo il carrello da vecchia guardandomi intorno con diffidenza, mi resi conto che invece di comprare il deodorante intimo avevo acquistato quello per respingere gli insetti. Perfetto, ora le mie ascelle sarebbero state repellenti! Ma ero quasi sotto casa e non mi andava di ritentare la missione. Mi scappò soltanto un’affermazione ad alta voce.
«Lo dico sempre che devo mettermi a registrare dei video-tutorial con le istruzioni su come fare tutto male!» esclamai.
Sì, immaginavo di riprendermi mentre non ne azzeccavo una, di aprire un bel canale su YouTube in cui, con l’intento opposto a quello dei miei competitor, istruivo i follower su come agire per sbagliare a fare ogni cosa. “Nel video tutorial di oggi, ecco a voi: la spesa malfatta. Domani invece parleremo di come non rendere riuscito un dolce e chiuderemo la settimana spiegando come asciugare male i capelli, in modo da farli assomigliare a una scopa di paglia”.
Con mia immensa sorpresa, però, qualcuno mi aveva ascoltato.
«Io ti seguirei, sarebbe divertente» udii alle mie spalle mentre cercavo la chiave del portone.
Mi voltai.
Nello scorgere il mio interlocutore mollai il carrello, che piombò a terra cospargendo la spesa. Rimasi come ipnotizzata, le labbra spalancate e gli occhi increduli. Dinanzi al mio sguardo se ne stava proprio lui: Geb, il mio cantautore preferito, il ragazzo dagli occhi blu con la faccia pulita, il chitarrista appassionato, la voce di quei versi che sentivo così miei. Non era possibile. Si trattava senza dubbio di un sosia […]
Nessun commento:
Posta un commento