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Nuova imperdibile pubblicazione: "La notte su di noi" dell'autrice Alessia Litta.
Elena Carletti e Daniela Colaiacomo lo hanno letto in anteprima per noi.
Autore: Alessia Litta
Genere: Romance
Disponibile in ebook al prezzo lancio di € 0,99
A breve anche in formato cartaceo
TRAMA:
Quando Daphne arriva nella piccola città montana di Saint-Valloire, con tutte le intenzioni di cominciare una nuova vita, certo non si aspetta di ritrovarsi come vicino di casa l'arrogante e sexy Capitano di Polizia: Adrien Duval.
Le scintille sono immediate, i litigi all'ordine del giorno, mentre un'attrazione bruciante sembra consumare entrambi.
Quando poi scopre che di Duval ce ne sono addirittura tre - tre fratelli capaci di far girare la testa a ogni donna - Daphne comincia a temere che quel trasferimento non sia stato per niente una buona idea.
Eppure non ha scelta. Saint-Valloire potrebbe essere l'unico posto in cui sentirsi al sicuro, e l'unico in cui nascondersi dall'uomo che le dà la caccia.
DICE L’AUTRICE:
La storia de "La notte su di noi" nasce, inaspettatamente, da un sogno. Lo so, è il cliché dei cliché, ma da tanti anni che scrivo, giuro che questa è la prima volta che succede! E io stessa non credevo che qualche immagine confusa, si sarebbe trasformata in un romanzo capace di travolgermi. Daphne e Adrien si sono autoinvitati nella mia testa e hanno preteso che raccontassi la loro storia.
"La notte su di noi" è un romanzo auto-conclusivo, scritto in terza persona. La scrittura fluida e scorrevole aiuta il lettore a entrare appieno nella storia, complici anche i due personaggi principali, la bella Daphne e il sexy capitano di polizia Adrien Duval che dal mio punto di vista sono ben descritti e caratterizzati.
Il romanzo è ambientato nella piccola città montana di Saint-Valloire, dove Daphne si era rifugiata per scappare da una vita che non voleva più vivere. Affitta una casa dalla zia del capitano Duval e tra loro scatta subito un'antipatia reciproca, proprio come quella tra Shanti e Yago, il gatto e il cane dei rispettivi proprietari.
Gli scontri tra i due protagonisti sono all'ordine del giorno, così come lo è l'attrazione reciproca che entrambi cercano di nascondere ma che non riescono a soffocare.
Daphne è felice nella piccola città montana, è riuscita a stringere amicizia con Julia e a trovare delle affinità con i due fratelli del capitano, Raoul e Luc.
Nonostante la tranquillità delle giornate, Daphne è sempre in apprensione per quello che le potrebbe accadere, c'è qualcosa di oscuro nel suo passato che non riesce a ricordare ma che sente come estremamente pericoloso.
Il romanzo si legge con facilità, grazie alla scrittura scorrevole di Alessia Litta, che riesce a tenere il lettore incollato alle pagine, curioso di conoscere cosa nasconde la vita di Daphne.
"La notte su di noi" è una storia d'amore, ma è riduttivo definirla solo così, leggendo è facile trovarsi a fare il tifo per la coppia ma anche chiedersi cosa sia successo nella vita della protagonista al punto di sconvolgerla fino a questo punto.
Hai paura del buio, Daphne? Perché con la luce spenta la notte intera è su di noi.
Complimenti ad Alessia Litta.
La necessità di isolarsi, sentirsi al sicuro, porta Daphne Mouriel, a Saint-Valloire, una cittadina di montagna sulle Alpi in riva a uno scintillante lago. Qualcuno vuole farle del male, nascosto nella memoria che non c'è più, e, se vuole tornare a vivere senza paura, deve portare alla luce ciò che la mente cela dietro gli attacchi di panico.
Nella casa che ha preso in affitto, può dipingere, realizzare il sogno che le necessità della vita le hanno precluso e ritrovare i ricordi perduti.
Suo unico vicino in quella collina fuori del paese è il nipote della sua affittuaria Louise, il Capitano di Polizia Adrien Duval, un uomo affascinate, all'apparenza misogino. Tra loro è antipatia immediata.
Era il suo vicino? Quell’uomo arrogante e aggressivo era il vicino rispettabile di cui la proprietaria le aveva parlato?
Dietro le scintille che volano tra i due c'è la forte attrazione che provano l'uno per l'altra. Quando Daphne è presa da un attacco di panico nei pressi del lago, nel suo stato di semi incoscienza, abbraccia Adrien, sopraggiunto nel frattempo.
Era rimasto interdetto e impreparato a quell’inatteso contatto con lei. Un corpo che all’improvviso aderiva al suo, respirava la sua stessa aria e lo stringeva a sé. Si era bloccato come un idiota all’inizio, per ritrovarsi poi a inspirare il suo odore, il profumo dei suoi capelli. E allora un pensiero folle lo aveva attraversato. Si era chiesto come sarebbe stato quello stesso abbraccio senza tutti quei vestiti tra loro. Se avesse potuto davvero sentire quel corpo che si serrava a lui.
La memoria fatica a emergere mentre le domande sul passato dimenticato si fanno sempre più pressanti, dolorose.
Perché la vicinanza dell'acqua scatena le sue paure più profonde, in lei che da bambina partecipava a gare di nuoto?
Perché il buio la terrorizza?
Cosa è successo a Marsiglia, prima dell'aggressione cui è stata vittima?
In quell'ambiente sereno e confortevole le risposte tardano ad arrivare, deve affrontare le sue paure nella città dove tutto ha avuto inizio.
Alessia Litta racconta una storia complessa, dalla trama ricca e articolata, dove non c'è solo amore e passione, ma anche forza dei legami familiari, amicizia vera e protettiva, solidarietà cittadina, accoglienza, e anche bullismo. E c'è l'oscurità dell'intrigo, il tradimento, dietro la memoria cancellata, e coincidenze che tali non sono, alla fine rivelate.
Con una scrittura fluida e attenta, la caratterizzazione dei personaggi, anche secondari, è puntuale, gli scenari descritti efficacemente, la verità rivelata in un finale non scontato. Il racconto del dolore e della paura, come dell'attrazione e dell'amore, crea una forte empatia nel lettore, spinto a scorrere velocemente le pagine, per scoprire il segreto nascosto nella mente di Daphne e come Adrien ne sarà coinvolto.
Un libro molto bello, ben scritto, al quale spero facciano seguito le storie dei fratelli di Adrien, Raoul e Luc, e delle amiche di Daphne, Julia e Greta, perché dietro le figure di ciascuno di loro ho intravisto vissuti interessanti, sviluppi promettenti, Alessia ne ha abbozzato i tratti. Brava.
BREVI ESTRATTI:
Lo guardò, lui dritto nella sala, le spalle ampie, l’espressione imperscrutabile. E non poté fare a meno di chiedersi a come sarebbe stato sfiorare quelle labbra piene e severe. Nonostante i continui litigi, la tensione e l’elettricità che sempre si accendeva ogni volta che si vedevano.
Adrien Duval puntò gli occhi su di lei e per un momento Daphne ebbe la sensazione che fossero rimasti soli. C’erano solo il ghiaccio di quelle iridi che la fissavano, la sua figura statuaria al centro della sala. E lei. Lei in attesa. Lei col cuore che batteva troppo veloce nel petto.
Avrebbe voluto chiedergli cosa ci facesse lì, invece restò rigida davanti a lui.
«Ci sei solo tu su questa collina» disse gelida. «Dovrei preoccuparmi di te?»
Lui si avvicinò a piedi nudi sul parquet, sul viso una tensione che avrebbe dovuto spaventarla e che invece l’attirava come un vortice.
«Forse» rispose ormai a mezzo metro da lei. «Non hai paura di me, Daphne?»
Lei fece per indietreggiare, ma avvertì il banco dietro di sé e dovette appoggiarvi le mani sopra. Quell’uomo la rendeva di gelatina, dannazione.
«Paura di te, Capitano? No» disse con una nota di derisione. «Mi fanno paura i tuoi insulti, il tuo disprezzo. Ma non ho mai avuto paura di te.»
Alessia Litta nasce a Roma. Nel 2006 si trasferisce in Germania e alla fine del 2008 nel sud della Francia, dove vive tuttora.
Oltre alla scrittura e alla lettura, ha la passione per la fotografia e la pittura. Le piace camminare nella natura e, se potesse, riempirebbe la propria casa di cani e gatti.
Come autrice self ha pubblicato “Vento di Kornog”, “Il Sussurro del Lago”, “Così come sei”, “Vite sospese”, "Il Respiro del Tempo".
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