lunedì 1 febbraio 2021

"L'UNIVERSO A VOLTE È STRONZO" di C.B. Mac Gillavry

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana e buon inizio mese!
Vi segnalo "L'universo a volte è stronzo" dell'autrice C.B. Mac Gillavry, 
romanzo di recente pubblicazione.





Autore: C.B. Mac Gillavry

Genere: Romance

Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 10,24

Pagina autoreC.B. Mac Gillavry



TRAMA:

Loretta è sposata con Filippo e vive in un quartiere residenziale di Brescia. Un giorno, mentre porta il suo curriculum al Teatro Centrale, cade in una pozzanghera e viene aiutata da Andrea che ha la metà dei suoi anni, quindi si fermano al bar più vicino e chiacchierano, trovandosi subito in sintonia. Presto viene contattata dal teatro e si trova a coprire la posizione dei suoi sogni, incrociandosi di nuovo con Andrea che fa parte del corpo di ballo del teatro. Inizia così un rapporto di fiducia, amicizia e… nient’altro! Entrambi sono attratti l’uno dall’altra, ma hanno vite, età e prospettive troppo diverse, fino a quando Loretta scopre un tradimento del marito e si sente libera di esplorare il rapporto con Andrea. Ma l’amore ha alti e bassi e non tutto fila liscio. Una storia romantica dal carattere vero e ironico e dal finale inaspettato!


DICE L’AUTRICE:

Questo libro l'ho scritto in circa sei anni, una gestazione lunghissima, perché ero ingobbita da senso di inadeguatezza e timore. Poi mi ero sbagliata nella lunghezza: avevo scritto tantissimo, roba da Signore degli Anelli, francamente troppo per un romance. La mia editor mi ha fatto vedere che in effetti era proprio troppo e abbiamo tagliato diverso materiale. 
In alcuni punti ho dovuto fermarmi dopo aver scritto, per riprendere fiato dalle emozioni forti che ho riportato a galla dalla mia memoria. Ma ne è valsa la pena. Amo ciascuno dei personaggi, anche quelli antipatici, perché mi hanno tenuto compagnia per tutti questi anni e mi hanno aiutata a crescere. 
E poi c'è la danza, che è diventata una grande passione (da guardare, mica da mettermi io in tutù!). La storia si svolge principalmente a Brescia, una città che non è spesso l'ambientazione di romanzi di questo genere, e per dare un tocco di autenticità, ho fatto in modo di "bagnare i panni in Mella" tanto per parafrasare Manzoni, ovvero la lingua spesso ha un sapore meno standard, con espressioni e vocaboli tipici, o anche solo l'accenno all'uso del dialetto. 
Gli autori che mi hanno ispirata di più sono certamente Federica Bosco e Enrico Galiano, per il loro stile e per le storie che raccontano. Ecco, da grande spero di diventare come loro. 




BREVE ESTRATTO:

Un giorno di pioggia Andrea e Giuliano incontrano Licia per caso… 
Cristina D’Avena cantava così quando ero piccola. 
Pioveva anche il giorno in cui conobbi Andrea, solo che io non mi chiamo Licia, non c’era un gatto di nome Giuliano e di altre coincidenze proprio non riesco a trovarne. 
Quando piove, uno cerca di stare attento, magari di partire prima da casa per non fare gimcane assurde, per evitare situazioni in cui potrebbe cadere, oppure molto più semplicemente prende mezzi pubblici o la macchina per evitare di bagnarsi. 
Io no. 
E siccome sono in ritardo cronico, anche quel giorno corro come una matta e prima che me ne renda conto sono di nuovo in ritardo. Devo andare a prendere le mie bambine a scuola e proprio non so come ho fatto a fare tanto tardi! I negozi stanno chiudendo uno dopo l’altro, mamma che ritardo mostruoso. Vengo dal centro, sono appena passata al Teatro Centrale per consegnare il mio curriculum, a mano, perché ho sempre paura che le mail importanti non arrivino. Sono appena uscita, quando, sfrecciando (si fa per dire) in una stradina stretta, mentre piove a dirotto, faccio aquaplaning su una pozzanghera piuttosto grande che si è formata sul ciottolato liscio, e scivolo. Cerco di non cadere, metto male il piede e sento un dolore lancinante alla caviglia sinistra. Basta, so già che cadrò rovinosamente, ho preso una brutta storta e andrò zoppa per qualche giorno. E infatti così è: cado in quella poca acqua che per me si è fatta piscina e mi bagno dalla testa ai piedi, coi miei quattro capelli in croce appiccicati alla faccia. Rimango lì per un attimo, sono arrabbiata con me stessa e sento nella mia testa una canzoncina che ci cantavamo alle elementari quando qualcuno finiva per farsi del male da coglione: «ma che figüra de merda!»
Noi bresciani possediamo una finezza innata, questo è chiaro. 
Mentre sento la canzoncina che finisce nella testa, percepisco la vicinanza di qualcuno, sento una mano prendermi il braccio sinistro e una voce maschile mi dice «Signora, si è fatta male?»
Alzo lo sguardo e vedo un giovanotto molto carino, capelli neri col taglio del “bravo ragazzo”, occhi grandi e scuri. È piegato verso di me, pronto ad aiutarmi. 
Madonnina quanto sei bello!  
E penso subito dopo, Signora? Uccidetemi subito! 
Mi ha identificata per la vecchia bacucca che sono diventata, sa che non sono una sua coetanea, come potrei, ormai vado verso gli ANTA! 
«Veramente sì, ho preso una brutta storta», gli dico mentre cerco sollevarmi con più grazia possibile. Lui mi aiuta a rimettermi diritta, e mentre mi rialzo mi rendo conto di essere tutta bagnata, fino alle mutande. Quell’orribile sensazione di umido freddo che solo fare il bagno in una pozzanghera può regalarti in un pomeriggio uggioso di metà settembre. 
«La bici sembra a posto», dice lui. «Laggiù c’è un bar, magari le converrebbe prendere qualcosa di caldo prima di proseguire…».



 
C.B. Mac Gillavry (laurea in Lingue, indirizzo storico culturale) è interessata al periodo storico della Reggenza Inglese, al Medioevo e al Seicento. Ama molto le storie d’amore e si ispira spesso a leggende o alla mitologia classica per i racconti che crea. La letteratura per ragazzi la appassiona molto e tra i suoi autori italiani preferiti ci sono Enrico Galiano e Federica Bosco. Le piace cimentarsi sia con romanzi storici che ambientati nel presente, e in inglese scrive anche paranormal e fantasy per ragazzi.


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