Daniela Colaiacomo ha letto per noi "My Fired Valentine" dell'autrice Ashley Andrews, edito Òphiere - I Brillanti di Mamma Editori.
Titolo: My Fired Valentine
Autore: Ashley Andrews
Genere: Romance
Disponibile in ebook a € 2,99
E in formato cartaceo a € 7,80
Casa editrice: Òphiere
TRAMA:
Famiglia di sole donne, scuola in un istituto religioso, Olivia Cole, 19 anni, è una vergine involontaria e, in più, è una incurabile “mani di burro”. Per questo motivo si occupa di addobbi floreali. I fiori, anche se cadono, non si rompono.
Sembra che, per lei, l’amore sia solo un miraggio irraggiungibile e per giunta, a pochi giorni da San Valentino, viene accusata di essere solamente un‘educanda repressa e, a completare il quadro, licenziata. Lontana miglia e miglia dal suo appartamentino in affitto di Portland, si ritrova a guidare, in lacrime e troppo velocemente, tra gli abeti della Willamette Forest, quando viene raggiunta e costretta a fermarsi da un’auto dei ranger a sirene spiegate.
Ne scende un colosso biondo, dal ventre stretto e spalle enormi, vestito da poliziotto di città in piena foresta.
Mike Buckley, ex soldato "scoppiato", e ranger temporaneo, non ha altro da fare, di solito, se non giocare con la sua enorme pistola da orsi, quando gli capita tra le mani quella ragazzina con la faccia lacrimosa a forma di cuore. Cosa può fare, se non arrestarla e portarsela alla stazione dei ranger, perché l’auto, si scopre, è rubata? Non può certo sapere che Ollie “mani di burro” urterà la sua desert eagle, facendo partire un colpo che lo centrerà poco sotto le natiche. E anche se lo avesse saputo, conoscendo tutto il resto, lo avrebbe fatto lo stesso... perché possono bastare pochi giorni per scoprire che amare significa “dare”.» - My Fired Valentine by Ashley Andrews
Cosa hanno in comune Olivia Cole, 19 anni, di Portland, educanda appena uscita dalla Christian School di Tillmook, e Mike Buckley, 28 anni, ufficiale di congedo della Delta Force, con alle spalle missioni in Afghanistan e in Irak, affetto da PTSD e sotto farmaci?
Niente?
La paura.
Mike è bloccato nella fottuta McKenzie Ranger Station a sparare agli opossum!.
C’era stata la curiosa idea dell’ufficiale di congedo che, piantato nel nulla, Mike Buckley potesse rimettere in sincrono le rotelle senza far danni.
Olivia è stata appena licenziata dal lavoro alla Get Merried, confortevole, caldo e tranquillo come una bomboniera, dove si occupa dell'allestimento dei fiori negli eventi.
Sulla via del ritorno a Portland - dal lodge nel fondo della foresta di Willamette dove si sarebbe tenuto il galà di san Valentino -, a bordo della Cooper S rossa nuova fiammante, prestata dal fidanzato di turno all'amica ed ex collega in agenzia, Mandy, affranta ed accecata dalle lacrime, Olivia non si accorge di superare i limiti di velocità.
Intento a liberare la vescica tra la highway 126 e il McKenzie River, Mike scorge un punto rosso saettare in lontananza, tanto veloce da sembrare un’allucinazione; attento e veloce come un falco sulla preda - in realtà non ha nient'altro da fare - ferma la sua corsa e, dopo il controllo della targa via radio, arresta la ragazza perché l'auto risulta rubata.
Da subito la presenza di Olivia alla stazione cambia la routine del duro ufficiale.
Mi ritrovai a riempire tramezzini di prosciutto e formaggio e, mentre lo speaker dava appuntamento alla stagione 2021, mi stappai una birra lasciandomi benedire la gola dal liquido freddo e alcolico. Ma non bastò a cancellare il fatto di essere passato, alla velocità della luce, da ranger in prestito a baby sitter. Come mi aveva ridotto così, quella? Mi ero perfino scordato le pillole. Doveva essere una specie di pet therapy, quando hai un cucciolo che ti distrugge la casa e finisci che non pensi ad altro e ti calmi.
Olivia è una "mani di burro imbranata" e il risultato è che inavvertitamente fa cadere il pistolone di Mike a terra e il colpo che ne scaturisce lo ferisce in mezzo alle gambe, lasciando un solco su entrambe.
La necessità di curare le ferite porterà entrambi ad affrontare le loro paure più profonde: Olivia, molto lentamente, spinta dal forte desiderio, cerca di liberarsi dal terrore che il contatto sessuale le incute, e Mike si disintossica dai farmaci che è costretto ad assumere per mantenere il controllo delle sue azioni.
Apro la porta e me la trovo nuda, mi casca la barretta nel caffè, il caffè bollente mi schizza sulle mani e mollo tutto per terra, mentre lei intanto fa la danza del ventre della donna incappucciata.
Non se ne usciva. L’amavo, porco di quello schifoso merdoso mondo.
Il percorso però è arduo, le incomprensioni li allontanano, ma il sentimento che li lega è forte, Olivia capisce che deve lottare per entrambi.
«Mi sono accorta che amare è “dare”, non restare concentrata su di me. Eri così arrabbiato, così feroce, ieri notte, volevo così tanto che tu mi volessi bene, che tutto in me era proteso a “dare” e mi è sparita l’angoscia.
Leggendo il libro, ho ritrovato un po' di quella "follia" letteraria che mi aveva affascinato ne "La Maladanza", le battute tra i protagonisti sono divertenti e insolite, la carica emozionale forte e travolgente.
Bello e scritto molto bene, è un alternarsi di sensazioni e sentimenti, a volte gioiosi e divertenti, altri intimi e profondi, si prova emozione nel riscatto dei protagonisti, ma la sensazione che prevale su tutto è il desiderio altruistico di Olivia e Mike che, spesso fraintendendo le reciproche necessità, mettono se stessi in secondo piano rispetto all'oggetto del loro amore.
Unico appunto che mi sento di dover fare è una propensione forse troppo accentuata alla commozione e al pianto dei due protagonisti, ma è comunque un racconto molto gradevole e appassionante che mi sento di consigliare.
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