Buongiorno follower, buona domenica!
Vi segnalo "L’Ombra nel Cuore", romanzo di recente pubblicazione
dell'autrice Francesca Compagno.
Titolo: L’Ombra nel Cuore
Autore: Francesca Compagno
Genere: Thriller con elementi romance
Disponibile in ebook a € 3,90
E in formato cartaceo a € 11,44
TRAMA:
Ilaria torna dopo dieci lunghi anni dal suo trasferimento a Prato.
La morte dell'amica Laura la costringe ad affrontare un passato che cercava di dimenticare. Prima di tutto la perdita di Filippo, in secondo luogo l'amore ossessivo verso Luca, poi l'incontro con i vecchi amici di un tempo Giulia e Andrea.
La morte dell'amica è sospetta per delle incongruenze che vanno colmate e Ilaria è l'unica sospettata per via del loro rapporto: Laura la stalkerava.
È proprio Luca a indagare sul caso, il suo primo vero amore che adesso è sposato. E proprio mentre riscopre l’amore per lei, scopre anche che Ilaria è coinvolta nella morte di Laura.
DICE L’AUTRICE:
Romanzo contemporaneo, con vicende narrate nell’arco di dieci anni, ovvero dall’adolescenza all’età matura. Il tempo della narrazione è al passato.
La scelta del palcoscenico dell’opera è caduta sulla città di Prato, dove la protagonista è nata. Si fa anche riferimento a brevi passaggi alla periferia londinese.
La tecnica narrativa è a singola voce interiore della protagonista femminile, Ilaria, che si racconta attraverso sequenze narrative, dialogiche e riflessive. Anche le sequenze descrittive sono presentate dalla sua voce narrante in prima persona.
Lo stile è diretto, avvolgente, a tratti travolgente, ed è particolarmente attento ai moti interiori della protagonista; è sciolto ma è anche raffinato, con un linguaggio ricercato.
Predominante è la sofferenza della protagonista che la porta a compiere gesti insani; tra ricordi del passato e ritrovati sentimenti nel presente si viene catapultati in un thriller psicologico dai risvolti inaspettati. Nel complesso, la trama finisce col punire l’omicidio; la presa di coscienza di lei avviene soltanto grazie all’insistenza di Luca. L’obiettivo è quello di tenere il lettore col fiato sospeso fino alla fine, fino alle battute finali in cui vengono svelati sotto il profilo psichiatrico i delicati meccanismi che hanno portato alla morte di Laura.
BREVE ESTRATTO:
Una morsa allo stomaco mi rivoltava le viscere provocandomi nausea e capogiri. Sudavo freddo e sentivo la pelle attraversata da brividi ripetuti. Il cursore sul monitor lampeggiava insistentemente, in attesa di ricevere l’invio. La mano tremante temporeggiava sopra il tasto. Premerlo avrebbe sicuramente comportato una serie di reazioni a catena che non sapevo se fossi in grado di sostenere. Il passato sarebbe piombato minaccioso sulla mia coscienza e sulla mia anima già più volte provata da dolori e delusioni. La prova più difficile da affrontare: i miei sentimenti rimasti immutati nel tempo. Avrei rivisto lui che tanto era mancato alla mia essenza, lui che spesso incontravo tra le nuvole di una giornata di pioggia e la brumosa consistenza di una nebbia nelle fredde mattine. Lui che era stato la metà del mio cuore. Non avrei mai immaginato di poter vivere nella mancanza dei suoi baci, dei suoi abbracci e dei suoi sospiri: mi ero sforzata di farlo, questo sì. Sforzo inutile per chi, come me, aveva la convinzione che una persona non si potesse dimenticare finché viveva nei ricordi. Avevo da poco vinto la battaglia contro la depressione. Mi ero liberata da quella morsa che mi costringeva a passare intere notti insonni a fissare la strada silenziosa e dormiente fuori della mia finestra, in attesa di vederla ripopolata e rumorosa al sorgere di un nuovo giorno. Era stata dura affrontare me stessa. Cercavo una sicurezza frantumata che a poco a poco avevo riconquistato, ma che vacillava di fronte all’eventualità di dover vincere la guerra. La consapevolezza di rivederlo mi fece sussultare, avrebbe suscitato qualcosa di mostruoso dentro di me; qualcosa che non avrei saputo governare. Meditavo su cosa fare, incerta se assecondare il mio desiderio di tornare o seppellirlo in fondo al cuore. Il monitor si illuminò di nuovo, chiedendomi di confermare la prenotazione. Non seppi quale forza spinse la mano a premere invio, ma compiendo quel gesto non potevo tornare indietro. Le lacrime iniziarono a colmare i miei occhi, pronte a fuoriuscire. Se avessi iniziato non mi sarei fermata. Quando vidi una goccia bagnare i pantaloni di seta bianca del pigiama, niente riuscì più a bloccare l’onda di dolore che mi travolse. Quel dolore fu anche la mia sconfitta. Negli ultimi mesi non avevo toccato più un goccio di alcool, neanche in occasione di cene con amici. Inventavo scuse su scuse, dai mal di testa alle indisposizioni di stomaco. La realtà era tutt’altra: l’alcool era stato il mio rifugio per molti anni. Mi inebriava la mente impedendomi di soffrire, mi conduceva oltre l’anima, dove i sentimenti non esistevano, dove non sentivo niente. Mi aggrappavo al collo della bottiglia come se fosse la mia ancora di salvezza. Baciavo quel freddo vetro con impeto, spesso rabbrividendo e sospirando, spinta dai ricordi e dalla passione che non colmavano più le mie giornate; altre volte insaziabilmente, rinfrancata dal liquido gelato che mi rinfrescava e, subito dopo, mi bruciava nelle vene e nelle viscere. Avevo bisogno di quello stordimento, di quel torpore della mente e del corpo. Ero una perdente e ne ero ben consapevole mentre aprivo il mobile bar per afferrare una bottiglia ancora sigillata, fregandomene di vanificare i miei sforzi. Volevo svenire su quel divano di pelle nera, fino a quando, incapace di trattenere la bottiglia, avrei lasciato cadere il vuoto al suolo.
Francesca Compagno è nata nel 1980 a Prato, dove ancora vive. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico, ha frequentato la facoltà di giurisprudenza e lavora presso uno studio legale.
Ha scritto il suo primo romanzo noir all'età di sette anni con il consenso e il plauso della maestra della scuola elementare e, soprattutto, dei suoi amati nonni. Coltiva da sempre l'amore per la scrittura, il pianoforte e la pittura, anche se le ha abbandonate in un periodo difficile della propria vita, ma l'incontro con un amico dell'adolescenza l’ha portata a una rinascita interiore, spingendola a riscoprirle.
Si è anche creata una famiglia, ha adottato cinque cani, si è sposata nel luglio del 2015 ed è diventata mamma nel luglio del 2016.
Come scrittrice ha esordito nella narrativa per ragazzi con il fantasy Freeing – La terra delle fiabe (ed. Sarnus, 2014) da lei scritto e illustrato.
Sul numero 88/89 di giugno 2017 del periodico trimestrale di letteratura “Il Portolano” ha pubblicato il racconto intitolato Sophie.
Ha partecipato al 2’ concorso letterario “La pelle non dimentica” pubblicando il racconto L'uomo di neve (secondo classificato – giuria popolare – sez. racconti) nell'antologia “La pelle non dimentica” edita da Le Mezzelane Casa Editrice nel 2018.
Ha partecipato nel 2018 al concorso Black Moon Street pubblicando nel settembre del medesimo anno con Le Mezzelane Casa Editrice il libro fantasy Tocco Nero.
Ha partecipato nel 2018 al concorso “Oscure presenze” classificandosi al terzo posto e pubblicando il racconto La bambola nell'antologia “Oscure presenze” edita da Le Mezzelane Casa Editrice nel novembre 2018.
Ha partecipato nel 2018 al concorso letterario “Terre delle Nebbie – Premio Biren – Miglior racconto giallo” pubblicando il racconto Bignè alla crema nell'antologia “L'impronta del giallo” edita da Freccia D'oro nel novembre 2018.
Ha pubblicato nel novembre 2018 il libro Dal lato sbagliato della mezzanotte edito da Le Mezzelane Casa Editrice.
Ha partecipato al 3’ concorso letterario “La pelle non dimentica” pubblicando il racconto Fine turno (quarto classificato – giuria tecnica – sez. racconti) nell'antologia “La pelle non dimentica” edita da Le Mezzelane Casa Editrice nel marzo 2019.
Ha inoltre vinto il 1° premio nella sezione romanzi inediti nel medesimo concorso, libro che verrà pubblicato nell'anno 2020.
Poi, nel maggio 2019, si è approcciata all’auto-pubblicazione, un’esperienza che l’ha affascinata al punto da diventare irrinunciabile e nel giugno 2019 ha pubblicato il romanzo Mauro Belli – Casi di Santi e di Folli.
Ha partecipato nell’ottobre 2019 al Concorso Letterario “Castagne, streghe e... dintorni” 2019 ricevendo la menzione d’onore per il racconto Bertilla la scontenta.
Ha pubblicato nel novembre 2019 L’Incantatore edito da Le Mezzelane Casa Editrice per la collana Young Like Me.
Ha partecipato nel novembre 2019 alla terza edizione del Premio Letterario Emozioni 2019 pubblicando il racconto Il colore delle stelle.
Ha pubblicato nel novembre 2019 nell’antologia “Non è colpa tua”, raccolta di racconti sul bullismo e disturbi alimentari il racconto Il respiro della danza.
Ha partecipato al 4’ concorso letterario “La pelle non dimentica” pubblicando il racconto Il turbinio delle falene (quinto classificato – giuria tecnica – sez. racconti) nell'antologia “La pelle non dimentica” edita da Le Mezzelane Casa Editrice nel 2020.
Ha pubblicato nel giugno 2020 il romanzo thriller Neve rosso cremisi.
Ha partecipato al Premio Letterario Nazionale Città di Ascoli Piceno II Edizione ricevendo la segnalazione di merito per il racconto Io sono Francesco, ottobre 2020.
Ha pubblicato nel febbraio 2021 nella collana molliche il libro Malina nel luccichio del mare edito da Le Mezzelane Casa Editrice.
Ha pubblicato nell’aprile 2021 nella collana Young Like Me il libro Come cigni neri edito da Le Mezzelane Casa Editrice.
Ha pubblicato nel giugno 2021 nella collana molliche il libro Bertilla la scontenta edito da Le Mezzelane Casa Editrice.
Ha pubblicato nel giugno 2021 il romanzo Inanimus edito da Porto Seguro Editore.
Oltre alla scrittura si dedica alla pittura, alla lettura e ai suoi amati cani.
Nessun commento:
Posta un commento