sabato 15 marzo 2025

RECENSIONE "L'APPARENZA INGANNA, GIUDICE PETRI" di Gianni Simoni

 

Buon sabato pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "L'apparenza inganna, giudice Petri" dell'autore Gianni Simoni, 
edito Tea. A cura di Dario Zizzo.




Serie: Petri e Miceli indagano

Autore: Gianni Simoni

Genere: Racconto giallo

Casa editrice: Tea

Disponibile in ebook a costo zero



TRAMA:

In questo racconto, troviamo Petri protagonista di un caso che gli piomba letteralmente addosso, suo malgrado: il suo vicino di casa, per giunta il solo che gli fosse simpatico e che frequentasse, sia pur con molta discrezione, è scomparso. E la moglie si rivolge a Petri perché faccia pressione sulla Polizia affinché non archivi il caso. Così insieme al compagno di indagini, e amico, il commissario Miceli, l’ex giudice comincia a indagare e, più per caso che per metodo, giunge a una soluzione del tutto inaspettata. Al suo fianco, immancabile, l’amatissima moglie Anna, presenza discreta, come sempre, ma insostituibile.



Protagonisti del racconto giallo L’apparenza inganna, giudice Petri di Gianni Simoni sono il magistrato in pensione (ma che non perde il vizio d’indagare) che dà il suo nome al titolo del racconto e il commissario Salvatore Miceli, alla pensione invece prossimo, i quali, oltre a essere uniti dall’attività investigativa, hanno in comune anche la venerazione per le rispettive mogli.
I due si trovano ad affrontare, a Brescia, il caso della scomparsa dell'unico vicino simpatico all’ex magistrato:

Fra tutti gli inquilini del numero ventotto di via Cairoli, lo stabile in cui Petri abitava, l’unico col quale avesse una qualche dimestichezza era il ragionier Giorgio Bassi, il suo dirimpettaio, un tipo ordinario, con una vita senza sussulti, almeno fino al giorno in cui se ne sono perse le tracce. 

Non si trattava di amicizia, ma di un rapporto quasi obbligato, dal momento che Petri, in occasione di ogni odiatissima assemblea condominiale, delegava il ragioniere, un funzionario di banca sulla quarantina, a rappresentarlo, dopo avergli comunicato la sua opinione sulle varie questioni all’ordine del giorno.

Questa dimestichezza aveva fatto sì che Carlo Petri lo avesse invitato per una cena a casa sua:

La cena si era rivelata purtroppo un mezzo disastro: tanto era affabile e aperto lui, quanto arcigna e limitata si era mostrata la moglie, una donna secca secca, che aveva o dimostrava qualche anno più del marito e non aveva fatto altro che dargli sulla voce, beccandolo in continuazione. Finché lui aveva finito con lo zittirsi…

La scrittura risulta gradevole, impreziosita da un umorismo che in particolare troviamo in Petri e consorte: 

«Carlo, come dovrei definirti? Un animale, come al solito, ma sempre il mio animale preferito.»

Non mi ha convinto il personaggio di Miceli, scarsamente caratterizzato. Mi sarei aspettato qualcosa di più inoltre pure dal finale.


venerdì 14 marzo 2025

RECENSIONE "PICCOLI FUOCHI" di Viviana Maccarini

 

Buongiorno follower, buon venerdì!
Recensione: "Piccoli fuochi" dell'autrice Viviana Maccarini, 
edito Rizzoli. A cura di Andrea Macciò.


Autore: Viviana Maccarini 

Genere: Narrativa

Casa editrice: Rizzoli

Disponibile in ebook a € 9,99
E in formato cartaceo a € 16,15

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Viola ha quindici anni e una ferita da lasciarsi alle spalle: la scomparsa di suo padre. Abbandonato il liceo, decide di iscriversi al Santa Caterina, istituto tecnico che forma estetiste, parrucchieri e panettieri. Ma il Santa non è una scuola come tutte le altre e Viola lo capisce non appena ne varca l'ingresso. È un luogo vivo e pulsante, dove ogni corridoio cela segreti e storie mai raccontate, un luogo che si nutre delle paure e dei sogni dei suoi studenti. Come quelli di Rose, sempre pronta alla vendetta, e di Sharon, incinta a soli diciotto anni. Di Valente, che vive in comunità, e di Lorenzo, che ha perso la sorella in un tragico incidente stradale. Quando Viola partecipa con loro al progetto Dentro le mura, pensato per dare voce alle scuole della città, quella che doveva essere una semplice ricerca sull'Istituto si trasforma in un'indagine ben più oscura e inquietante. Riemergono le tracce di un suicidio avvenuto anni prima, e i ragazzi si ritrovano a dover fare i conti con un passato violento che segna ancora il loro presente. È tempo di affrontare l'ingiustizia, o meglio cedere alla paura e restare in silenzio? Feroce come solo la scuola sa essere, Piccoli fuochi è un viaggio profondo e senza filtri nel cuore dell'adolescenza, da cui è impossibile salvarsi da soli.



Viola è una ragazza di quindici anni che, dopo la bocciatura al liceo e la scomparsa del padre, prova a lenire la ferita che ha dentro cercando di cambiare vita, rinunciando al sogno di diventare una scrittrice e seguendo le orme della madre Raffaella, che ha studiato come estetista all’Istituto Professionale Santa Caterina e che oggi gestisce un’attività in proprio. Al Santa Caterina ci sono tre indirizzi: quello per estetiste, quello per parrucchieri (chiamato dalle ragazze del primo indirizzo “gli acc”) e quello dei panettieri (chiamati “i pan”). 
Al Santa Caterina devi coltivare i tuoi sogni! Recita un cartello all’ingresso della scuola, ma il sogno di Viola era quello di diventare scrittrice. La ragazza entra per la prima volta nelle mura di questo istituto assieme alla madre, guidata da Rose, del corso di estetica, che conduce anche il lettore dentro il mondo del Santa Caterina nel quale si svolge il romanzo. La scuola è una zona periferica non precisata della pianura padana. Il mondo in questo luogo è molto diverso da quello del liceo. Viola oltre a Rose conosce Sharon, incinta a soli diciotto anni e pluri-ripetente, Valente Fernandez, che vive in una comunità, e incontra di nuovo Lorenzo, un ex compagno delle elementari segnato dalla perdita della sorella in un incidente stradale. Al corso di estetica ci sono anche alcune ragazze di origine asiatica, in apparenza silenziose e appartate.
Quando l’appassionata prof. di Comunicazione, Elisabetta Marchetti, coinvolge Viola, Sharon, Rose, Valente e Lorenzo nel progetto Dentro le Mura per far conoscere all’esterno la voce delle scuole della città, i cinque studenti si trovano loro malgrado a scavare nei misteri nascosti dai corridoi del Santa Caterina. C’è un’area al piano superiore dei pan che è inaccessibile da anni, dove si dice che sia avvenuto un misterioso suicidio e una ragazza sia stata aggredita da un gruppo di pan, il tutto una decina di anni prima. Come piccoli fuochi desiderosi di aprire uno squarcio nel buio, i ragazzi si mettono a indagare su quel misterioso passato con il quale forse è arrivata l’ora di fare i conti.
Dopo il suo intenso romanzo d’esordio L’estate che ho dentro, Viviana Maccarini con Piccoli Fuochi accompagna di nuovo i lettori in un viaggio nel periodo controverso e generativo dell’adolescenza. L’ambientazione è molto diversa, dalle luminose atmosfere dei colli tortonesi a una periferia urbana non ben definita nella quale si intrecciano le emozioni e le sensazioni di adolescenti già segnati dalla vita e dalle sue difficoltà. In Piccoli Fuochi si trattano anche temi molto delicati come il bullismo e la violenza di genere, raccontati con grande sensibilità e senza mai cadere nel racconto didascalico. Per alcuni aspetti il romanzo di Viviana Maccarini ha alcune caratteristiche del giallo con Viola e gli altri impegnati nell’illuminare l’oscurità della tragedia accaduta dieci anni fa. Piccoli Fuochi racconta anche i sentimenti, le relazioni, gli amori che sbocciano tra questi ragazzi dalle vite difficili. 
Il racconto segue il ritmo delle stagioni e dell’anno scolastico, dall’estate alla primavera. 
Tra i personaggi più interessanti, l’appassionata Professoressa Marchetti, che accende la scintilla che porterà Viola e gli altri ragazzi a illuminare i misteri che aleggiano sul Santa Caterina.
La presenza di un’area misteriosa e inaccessibile dentro un istituto scolastico è un’esperienza che alcuni possono aver vissuto, soprattutto se la scuola è un istituto storico. 
E Viviana Maccarini racconta molto bene come da adolescenti il mistero, l’incognito, il rischio possano attrarre in maniera particolare.
La scrittura di Viviana Maccarini, poetica, raffinata e appassionante, ancora una volta conduce chi legge dentro alla difficile età dell’adolescenza, nella quale più o meno tutti e tutte hanno un rapporto conflittuale con il proprio corpo, con gli altri ragazzi, con i genitori, con l’istituzione scolastica, a volte con l’identità personale. La luce dei suoi piccoli fuochi illumina la vita della sua Viola e dei giovani protagonisti di questo romanzo.
Non eravamo sbagliati, eravamo solo giovani, recita la citazione di copertina, che riassume in maniera efficace il messaggio e lo spirito del libro nel quale rivivono le luci e le ombre dell’adolescenza.


sabato 25 gennaio 2025

RECENSIONE "IL PRINCIPE FELICE E ALTRI RACCONTI" di Oscar Wilde

 

Buongiorno, follower, buon sabato!
Recensione: "Il principe felice e altri racconti" di Oscar Wilde, 
tradotto da Isabella Nanni. A cura di Dario Zizzo.


Autore: Oscar Wilde

Traduttore: Isabella Nanni

Genere: Raccolta fiabe

Disponibile in ebook a € 3,99
E in formato cartaceo a € 20,70

 Con le illustrazioni originali a colori



TRAMA:

Il Principe Felice e altri racconti (titolo originale “The Happy Prince and Other Tales”) è una raccolta di cinque fiabe che Oscar Wilde aveva scritto per i propri figli: Il Principe Felice, L’Usignolo e la Rosa, Il Gigante Egoista, L’Amico Devoto, Il Razzo Eccezionale. Pubblicate per la prima volta in un’unica antologia nel 1888, le fiabe di Wilde tratteggiano con semplicità un mondo fantastico in cui l’autore fa parlare statue e animali, oggetti e persone, per dipingere le varie sfaccettature della natura umana commuovendoci con immagini che restano nel cuore.
Il Fantasma di Canterville (titolo originale “The Canterville Ghost”) è un’opera giovanile di Wilde che fu pubblicata per la prima volta nel 1887. La novella è incentrata sulle peripezie del fantasma del nobile Sir Simon de Canterville che per la prima volta nella sua pluricentenaria carriera di spettro inglese non riesce a spaventare la famiglia di strampalati Americani che gli ha occupato il castello ancestrale. Lo spassoso scontro tra antico e moderno, tra Vecchia Inghilterra e Nuovo Mondo viene raccontato con leggerezza e ironia, fino all’inaspettato finale.

Il volume include alcune delle illustrazioni a colori e in bianco e nero delle prime edizioni dell'originale inglese, opera degli illustratori Walter Crane (1845-1915), Charles Robinson (1870-1937) e Wallace Goldsmith (1873-1945). Il ricavato delle vendite di questa nuova traduzione verrà donato ai canili e gattili che hanno accolto gli animali rimasti orfani dei loro padroni vittime dell’epidemia di Coronavirus.

Ne Il principe felice e altri racconti. Il fantasma di Canterville di Oscar Wilde, tradotto da Isabella Nanni, lo scrittore irlandese si confronta col genere favolistico felicemente, dimostrando la sua versatilità, scrivendo dei racconti che, per la loro morale, sono forse più adatti ai grandi che non ai piccini.
Ne Il Principe Felice, la statua di un principe parla a un Rondinino di quando era in vita, una vita fatta di feste e agi, in cui il muro che lo separava dal resto del mondo ha un valore simbolico; certamente non gli permetteva di sentire gli stenti della sarta che confezionava vestiti per la Corona, impossibilitata a comprare le medicine per la figlioletta ammalata. Il Principe non era capace, insomma, di accorgersi delle sofferenze dell’umanità meno fortunata, ed è a questa che Wilde volge il suo sguardo, al dolore definito come il più grande mistero nella vita; a tal proposito vi trovo la stessa sensibilità de La ballata del carcere di Reading.
Il Principe allora, francescanamente, si spoglia di quanto di prezioso lo adorna, per aiutare i poveri, via quindi le sue foglie d’oro, gli zaffiri e un rubino; in questa spoliazione si avvale della collaborazione del Rondanino.
La prosa è scorrevole, come il genere richiede, il finale una gemma, tanto per restare in tema di gioielli.
Ne L’usignolo e la rosa, protagonista è l’amore di uno Studente per una ragazza, l’amore che è descritto così dall’autore: 

Di color di fiamma ha le ali l’Amore, e di color di fiamma ha il corpo. Le sue labbra sono dolci come il miele e il suo respiro è come l’incenso.
 
Lo Studente deve esaudire il desiderio dell'amata: una rosa rossa d’inverno, in un periodo in cui sono tutte sbiadite per il freddo; un usignolo decide di aiutarlo.
Ne Il gigante egoista, racconto contro ogni tipo di esclusione e discriminazione (di cui sarebbe stato oggetto l’autore, condannato per omosessualità), un gigante costruisce un muro attorno al suo giardino per non farci giocare i bambini, ma lì da allora è un interminabile Inverno.
L’amico devoto parla di amicizia, mediante i dialoghi fra animali. Wilde fa sfoggio della sua ironia, quella presente, a massicce dosi, per esempio ne Il ritratto di Dorian Gray e che ha partorito i suoi caustici aforismi.
Felice è anche la mano dell'autore ne Il razzo eccezionale in cui spicca la descrizione della Principessa Russa che va in sposa al figlio del Re: 

Era pallida come il Palazzo della Neve in cui aveva sempre vissuto. Era così pallida che, mentre passava per le strade, tutti si meravigliavano. «È come una rosa bianca!»

Notiamo pure una buona dose di ironia nei dialoghi fra i giochi pirotecnici con cui sarà festeggiato il matrimonio, tra i quali fa parte il razzo che dà il titolo al racconto, un razzo che si sente appunto eccezionale.
Chiudiamo in bellezza (un’inquietante bellezza) con Il fantasma di Canterville, quello di sir Simon Canterville che si è sempre burlato degli inquilini di Canterville Chase, ma ora costretto a fare i conti con una famiglia americana, quella dei nuovi proprietari, di cui fanno parte bambini come dire, un po' vivaci, che minacceranno le abitudini dello spettro, verso cui invece sarà più benevola la piccola Virginia. Interessante risulta il confronto, fatto dallo scrittore, tra l’indole inglese e quella del Nuovo Mondo, più pragmatica, ma è il protagonista a calamitare l’attenzione del lettore, capace di uccidere la moglie per futili motivi, ma anche di regalargli frasi tipo questa:

Tutta la notte canta e la fredda luna di cristallo guarda giù e l’albero di tasso allarga le braccia giganti sopra i dormienti.

Insomma si può trovare la poesia anche negli inferi.
Acquistare questo libro - Wilde vale sempre la pena di leggerlo - è anche un’opera buona: il ricavato dalle vendite va infatti ai nostri amici pelosi.


mercoledì 22 gennaio 2025

RECENSIONE "ATTRAZIONE BRASILIANA" di Sarah Morgan

 

Buongiorno, amici lettori!
Recensione: "Attrazione brasiliana" di Sarah Morgan, 
edito HarperCollins Italia. A cura di Silvia Cossio.


Autore: Sarah Morgan

Genere: Romance

Casa editrice: HarperCollins Italia
Collana: ELit

Disponibile in ebook a € 3,99

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Dieci minuti per prendere una decisione. Può andarsene, e rinunciare a tutti i suoi sogni, oppure restare, e sistemare ogni cosa. A quale prezzo, però?

Rafael Cordeiro vive nella foresta, lontano dal mondo civile. Nel suo lussuoso rifugio ha tutto ciò che desidera: può seguire i propri affari milionari e avere ogni donna che vuole con un semplice schioccare di dita. Grace Thaker ha violato quella tranquillità per cercare di salvare i propri affari dal fallimento, e ora ha solo dieci minuti per convincere Rafael ad aiutarla. Il fatto poi che lui non abbia tempo per le donne, né fiducia in loro, mette Grace ancora di più alle strette. Lei sa di essere attraente, d'accordo, ma risolvere la questione col sesso potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio. 

Colta da nostalgia, ho ripescato questo vecchio libro di Sarah Morgan, risalente al 2007. Uno dei primi letti di questa autrice, nonché uno dei miei preferiti; al tempo, lo avevo trovato oltremodo appassionante, tanto da convincermi ad acquistare tutte le sue future pubblicazioni. A distanza di quasi vent’anni, ho deciso di rileggerlo per scoprire se possiede ancora la capacità di emozionarmi e… 

Grace Thacker, ventitré anni, raggiunge Rafael Cordeiro nella sua isola tropicale. Vuole convincerlo a rifinanziare la sua attività, ma lui sembra irremovibile. L'incontro di lavoro di dieci minuti che le ha concesso, però, si trasforma in una permanenza più duratura nella casa dell'uomo, e accende la speranza, seppure contenuta, di riuscire nell’impresa. 

Avrò più tempo per perorare la mia causa, si rassicurò. E con più tempo riuscirò a dimostrargli di supplire alla mancanza di esperienza con la determinazione.

Rafael è convinto che lei lo stia derubando e decide di darle una lezione. Ma le cose non vanno come aveva immaginato. La ragazza si dichiara estranea ai fatti di cui la accusa e si dimostra tenace nel perorare la sua causa. Che sia davvero una mosca bianca? Purtroppo, è stato tradito troppe volte e la sua fiducia nelle donne è pari a zero, tuttavia non disprezza la loro compagnia… 
Complice la magia della foresta pluviale e la vicinanza forzata, tra i due cresce l’attrazione.

Dovrei preoccuparmi degli affari e concentrarmi sul futuro, non fantasticare su quell'esplosione di passione nell'umidità calda della foresta pluviale.

Ma se Rafael pensa di potersela cavare escludendo i sentimenti, non ha tenuto conto della volontà di Grace: lei non ha intenzione di accontentarsi di un rapporto sterile.
Ci troviamo di fronte al classico caso in cui lei rivolta lui come un calzino, letteralmente. Con il suo modo di essere onesta, ingenua, che vede sempre il lato positivo di ogni persona e situazione, fa sì che lui cambi completamente: da tosto e senza scrupoli, che incute timore, a uomo innamorato, pronto a tutto per la sua compagna. Il cavaliere che salva la donzella, cliché tipico degli Harmony di quegli anni. Può sembrare arcaico, ma, credetemi, vi ritroverete con gli occhi a cuoricino e nient’affatto “datate”. 
Concludendo, non posso far altro che confermare il mio parere iniziale su questo romanzo e consigliarne la lettura. Indiscussa la capacità dell’autrice di creare un prodotto efficace vent’anni fa come oggi. Un’opera senza tempo.




PS: Vorrei spendere due parole sulla cover dell’ebook che, mi dispiace, non rende affatto. Decisamente migliore quella del cartaceo, di cui possiedo una copia; rappresenta meglio la storia e il contesto in cui si svolge. 


lunedì 20 gennaio 2025

RECENSIONE "IL DUCA DAL CUORE DI FERRO" di Valentina Piazza

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Recensione: "Il duca dal cuore di ferro" dell'autrice Valentina Piazza. 
A cura di Silvia Cossio. 



Autore: Valentina Piazza

Genere: Romance storico

Disponibile in ebook a € 2,99 

E in formato cartaceo a € 12,48

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Scozia, 1815.
Alan Grayson, VI duca di Roxburghe, è bello come il demonio, arrogante e testardo, tanto da essersi guadagnato un oscuro soprannome: Cuore di Ferro. Solitario, burbero e ostile a qualunque occasione mondana, vive rintanato nel suo castello, in Scozia, rifiutando categoricamente di prendere moglie.
Un bel guaio, dal momento che è l'unico erede di titolo e casato.
La povera zia Cornelia non si dà pace e, insieme alle sorelle, con lo scopo di stanarlo dal maniero, gli affida una missione importante, un compito che il gentiluomo non potrà rifiutare: trovare un marito a una loro giovanissima parente.
Tornare a Londra, però, comporterà non solo affrontare il Ton e le dicerie sul suo conto, ma anche rivedere l'unica donna che ha spezzato per sempre il suo tanto chiacchierato cuore.
Eleanor è una giovane vedova spigliata e moderna, che ha guadagnato a caro prezzo la libertà. Risposarsi? Neanche per sogno, significherebbe rivelare il suo segreto. Questo è quello che pensa, finché non incontra di nuovo il duca di Roxburghe.
Tra leggende e pettegolezzi, un castello infestato, paesaggi selvaggi e una passione bruciante, Ella dovrà capire quanto c’è di vero nelle voci sul conto di Alan: ha davvero venduto il suo cuore alle tenebre? Che segreti nasconde il maniero dei Roxburghe?


Zia Cornelia, moglie del conte Moray, non si dà pace del fatto che il nipote Alan Grayson, trentasei anni, VI duca di Roxburghe, da cui dipende la successione del retaggio, non voglia prendere moglie. Soprannominato "cuore di ferro", si dice abbia chiuso il suo cuore in uno scrigno insieme a chissà quali segreti. Ma è davvero così? È veramente insensibile alla bellezza e all’amore? 

Alan Grayson sfoggiava il meglio dei tratti estetici della sua famiglia e il peggio di quelli caratteriali. Burbero ai limiti del consentito, schietto e diretto come uno scozzese, nonostante i natali inglesi, duro, freddo e inflessibile come il ferro da cui derivava il suo soprannome, era però dedito alla famiglia...

La zia, abile manipolatrice, approfittando del suo senso del dovere, gli rifila l’incarico di trovare un pretendente per la cugina diciassettenne Clementine. Il duca, quindi, costretto a sottostare alla sua volontà, lascia Floors Castle, la sua dimora in Scozia, alla volta di Londra per assolvere alla richiesta. La sfortuna vuole che le attenzioni di Clementine ricadano sul nipote della donna responsabile del suo celibato: Lady Eleanor Coventry, detta Ella, trentaquattro anni, una giovane vedova stravagante, eccentrica, diretta al limite del tagliente, che nasconde un segreto. Gli inevitabili battibecchi e la palpabile tensione tra i due non sfuggono all’occhio attento di zia Cornelia che ancora una volta interviene per indirizzare gli eventi. 
Quando si dice che il fine giustifica i mezzi… E il destino non mancherà di fare il suo corso, ma tentare di favorirlo, quando ci sono di mezzo dei segreti, non sempre risulta semplice e non sempre porta ai risultati sperati.
Complessivamente, la storia appassiona e fa sognare. Una sensazione di piacevolezza mi ha accompagnata per tutta la lettura, la stessa che provo ogni volta che leggo i libri di Valentina Piazza. Tuttavia, ci sono alcune cose che non mi hanno convinto del tutto e che elencherò un po’ più in basso. Contengono spoiler, quindi a voi la scelta di leggerle o meno. Ci tengo a sottolineare che il mio giudizio sul libro resta positivo e che ne consiglio la lettura.


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- Un po’ debole il motivo che porta il protagonista ad anni di rancore; irreale l’importanza che attribuisce a una appena conosciuta, al punto da renderlo cinico, senza cuore (voglio dire, stiamo parlando di un paio di balli e una passeggiata, nell’arco di una serata). 
- La bambina di quattro anni che parla come un’adulta. So di bambini precoci, ma di solito hanno modo di interagire con i coetanei o con i mezzi di comunicazione attuali, non sono isolati dal mondo. Concedo comunque il beneficio del dubbio.
- Il matrimonio d’onore, già visto ne “il duca e la zitella”, così come il finale al porto (ferita al fianco), oltre alla presenza di una zia impicciona… dettagli che riguardano solo chi ha letto i precedenti romanzi di questa autrice.


domenica 12 gennaio 2025

RECENSIONE "NEL TUO SANGUE" di Marco Lugli

 

Buon pomeriggio, amici lettori!
Recensione: "Nel tuo sangue" dell'autore Marco Lugli, primo volume 
della serie "Commissario Gelsomino". A cura di Silvia Cossio.


Autore: Marco Lugli
Serie: Commissario Gelsomino Vol.1

Genere: Giallo/Thriller

Disponibile in ebook a € 4,99
E in formato cartaceo a € 16,00 o € 18,25

Contatti autore: Facebook



TRAMA:

Morciano di Leuca, sud Salento. Teatro insolito per un omicidio rituale. Valentina Medici è stata prima sedata, poi uccisa per dissanguamento da due tagli longitudinali sul polso. Lo scrittore Paolo Bernini, marito della donna, riconosce in questo rituale le modalità con le quali dieci anni prima venne uccisa la sua prima moglie. Questo legame col passato è la traccia dalla quale parte l’indagine del commissario Luigi Gelsomino. Il primo giallo della serie dedicata al commissario leccese è un thriller che si dipana tra il sole salentino e le nebbie padane. Un rompicapo bagnato dal sangue versato da una misteriosa setta di giovani letterati e dove tutti possono essere colpevoli, ma nessuno potrà risultare del tutto innocente. 



Settembre 2015. Luigi Gelsomino, commissario di polizia di Lecce, accoglie la segnalazione del maresciallo dei carabinieri di Salve, Aldo Renna, riguardo la morte di una donna, Valentina Medici - architetto, che gestiva un B&B a Morciano -, il cui cadavere è stato ritrovato dal marito, Paolo Bernini, scrittore di Carpi.
Si scopre che anche la prima moglie di Bernini, Francesca Quarta, ha subito la stessa sorte. Del caso si era occupata l’ispettore di polizia di Modena Anna Fontana. Le indagini che aveva condotto dieci anni prima, però, non avevano portato a nessun arresto, ma a un solo sospettato, il marito della donna.
La poliziotta si trova in vacanza a Gallipoli e ha appena subito un furto quando la sua presenza viene richiesta per confrontare i due casi. Le somiglianze tra i due omicidi sono molte, troppe per essere ignorate. Le indagini a tutto tondo portano la squadra investigativa a un bivio: Bernini è vittima di un folle o è il carnefice/mandante? Un uomo dal dolore composto o un assassino spietato? Le azioni passate dell’uomo potrebbero essere la risposta. 

Un gruppo di amici, due matrimoni, un fidanzamento. Tanti scenari affettivi, di complicità positive, contaminati da un male incurabile quanto impalpabile. Una specie di radiazione letale germogliata nella menzogna, che ha seminato morte, lasciato strascichi d’odio.

A conferma di questa teoria, un terzo caso in qualche modo ricollegabile agli altri apre nuovi scenari. 
In una corsa contro il tempo, polizia e carabinieri uniscono le forze per tentare di consegnare il colpevole alla giustizia.
Il libro risulta sempre più coinvolgente a mano mano che si va avanti con la storia. In un crescendo di informazioni, dove nulla è come sembra, le indagini procedono fino a giungere a un finale inaspettato. 
Molti i personaggi che calcano la scena, alcuni più presenti di altri; tutti utili nel fornire indizi o depistare, come tasselli di un puzzle che trovano la loro collocazione nel quadro generale.
La squadra che si occupa del caso è composta da figure che, alle volte, risultano delle "macchiette", poco idonee all’incarico assegnato, tuttavia, al momento giusto, dimostrano di saper fare il loro lavoro. Fra queste, Gelsomino, il protagonista della serie, un uomo tutto d’un pezzo totalmente dedito al lavoro, ma che trova sempre il tempo per fare una telefonata alla moglie… Sono certa che l’autore approfondirà il suo personaggio nei prossimi capitoli e io non vedo l’ora di immergermi in una nuova appassionante indagine. 
Complimenti all’autore, Marco Lugli, una piacevole scoperta.
Lettura consigliata.


venerdì 3 gennaio 2025

RECENSIONE "VISIONI" di Giulia Anna Feldbraum

 

Buongiorno follower!
Recensione: "Visioni" dell'autrice Giulia Anna Feldbraum.
A cura di Silvia Cossio.




Titolo: Visioni 

Autore: Giulia Anna Feldbraum

Serie: Il crimine è donna Vol.7

Genere: Thriller

Disponibile in ebook a € 2,99



TRAMA:

Anne è una normale bambina di sette anni finchè non inizia ad essere colta da strane crisi. La piccola sembra vedere avvenimenti passati che non ha vissuto personalmente. Cosa ancora più assurda è che veda dei tragici fatti che puntualmente si verificano. Ma quasi tutti considerano questi sogni premonitori delle semplici coincidenze. Quando però Anne trova un cadavere e addirittura intravede quella che potrebbe essere la sua prossima fine qualcuno comincia a prenderla sul serio.


Vera McKay, madre della piccola Annie, sette anni, si ritrova ad affrontare un periodo difficile. Abbandonata dal marito l’anno precedente, può contare solo sull’appoggio del cognato, Ned, avvocato di successo sempre disponibile per la famiglia del fratello.
A seguito di un virus non ben definito e della momentanea perdita della vista, la figlia inizia ad avere delle visioni. C’è chi dice che si tratti di sogni o semplici coincidenze o addirittura il frutto della fantasia di una ragazzina in cerca di attenzioni, mentre i medici minimizzano definendolo il normale sconvolgimento psicologico post crisi. Fatto sta che la piccola vede il pericolo prima che si manifesti. 
La cosa suscita l’interesse dell'opinione pubblica e Annie si ritrova al centro di un indesiderato circo mediatico. Vera non si dà pace, vuole sapere cosa succede alla sua bambina, così, dopo averle provate tutte, si mette nelle mani di Marie Neuberger, un’eccentrica psichiatra rinnegata dalla comunità scientifica per le sue idee e i suoi metodi alquanto discutibili. La sua diagnosi alternativa spaventa, ma risulta accettabile agli occhi di Vera. È proprio grazie ai consigli della donna, oltre alle abilità extrasensoriali di Annie, che i cittadini di Tarrytown dovranno fare i conti con un’agghiacciante scoperta: il corpo di un uomo tolto prematuramente all’affetto dei suoi cari. Chi potrebbe aver voluto la sua morte? Ha inizio una caccia al colpevole per assegnarlo quanto prima alla giustizia. Dubbi e congetture accompagnano la lettura di questo romanzo, dove non sempre le cose sono come appaiono. Bisognerà arrivare al finale per scoprire la verità. 
Complessivamente, la storia si legge con piacere, ritengo abbia del potenziale, ma andrebbe rivista. Nel testo si riscontrano diverse imperfezioni, la forma lascia un po’ a desiderare e alcune parti risultano inverosimili. Avevo iniziato la lettura di questo romanzo qualche mese fa, accantonandolo dopo il primo capitolo, per i motivi appena elencati, ma ho voluto dargli una seconda possibilità. Sebbene resti invariato il mio parere iniziale, trovo giusto spendere due parole a favore della storia che, come detto sopra, regge. Spero che l’autrice continui su questa strada avvalendosi però dell’ausilio di figure professionali in grado di valorizzare il suo lavoro.   


lunedì 30 dicembre 2024

RECENSIONE "IL SUSSURRO DEI CAMPI" di Philip Brocklehursts

 

Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Recensione "Il sussurro dei campi" di Philip Brocklehursts, 
edito Edizioni Legamore. A cura di Silvia Cossio.



Autore: Philip Brocklehursts

Genere: Giallo

Casa editrice: Edizioni Legamore

Disponibile in ebook a € 2,69

Contatti autore: Facebook - Instagram 



TRAMA:

Nel cuore della tranquilla campagna inglese, il villaggio di Coldford sembra un rifugio sereno, lontano dai drammi della città. Ma dietro l'apparente quiete, si nascondono segreti inconfessabili. Quando il corpo del rispettato John Wakefield viene trovato senza vita in un campo, avvelenato da una sostanza letale, la detective Evelyn Clarke è chiamata a indagare. Quello che all'inizio sembra un semplice caso di omicidio si trasforma presto in un'intricata rete di bugie, tradimenti e insabbiamenti.

Daisy Harper, giovane e inesperta, diventa la seconda vittima di questo gioco crudele, uccisa con la stessa freddezza di Wakefield. Mentre Evelyn cerca di districare la verità, scopre che Harold Winters, un uomo insospettabile e ben inserito nella comunità, è disposto a tutto pur di mantenere nascosti i suoi crimini.

Ma la verità, come il vento che sussurra tra i campi di Coldford, non può essere sepolta per sempre.

Un thriller mozzafiato che rivela la fragilità dell'apparenza e il prezzo mortale della verità, "Il Sussurro dei Campi" ti terrà con il fiato sospeso fino all'ultima pagina. 


Evelyn Clarke indaga sulla morte di John Wakefield, il cui corpo è stato ritrovato tra i campi, a Coldford. Un decesso all’apparenza naturale, ma che agli occhi della detective risulta da subito sospetto.
A seguire, un altro omicidio, quello di Daisy Harper. I due casi sembrano collegati ed Evelyn decide che è arrivato il momento di scoprire cosa si nasconde dietro un villaggio all’apparenza tranquillo. 

C’erano troppe domande senza risposta: il simbolo sull’orologio, le stranezze di Daisy, e soprattutto la morte di John Wakefield. Doveva scavare più a fondo nel passato di John, un passato che fino a qual momento era rimasto sepolto sotto la quiete apparente di Coldford.

Eventi strani, inspiegabili, e forse oscuri, che da decenni spaventano la gente del villaggio.
Forze invisibili, maledizioni... Un mistero da risolvere.
Una rete di criminali mascherati da rispettabili uomini d’affari e benefattori che hanno le mani su tutto.
Diversi i personaggi che fanno la loro comparsa a mano mano che si procede con le indagini, a Evelyn il compito di capire chi dice la verità. 
La storia parte bene, facendomi ben sperare, ma a metà strada si perde in ripetizioni e banalità. 
In un primo momento, sembra seguire un filone paranormale da cui però si distacca totalmente. L’episodio descritto all’inizio delle indagini viene completamente rimosso, come se non fosse mai esistito, e la ricerca del colpevole prende una direzione investigativa "normale", con le classiche caratteristiche del giallo all’inglese, per intenderci. Si ha l’impressione di avere a che fare con due storie diverse unite insieme senza una vera logica. Inoltre, ci sono intere parti che si ripetono, alcune a mo’ di copia/incolla, in altre viene cambiato qualcosa qua e là, ma ripetono lo stesso concetto (allego foto). 
Dal momento che il libro risulta tradotto e passa attraverso il controllo di una casa editrice, a quest’ultima va il mio biasimo per non aver svolto come si deve il suo lavoro e aver messo sul mercato un prodotto scadente. All’autore, invece, va il consiglio di informarsi due volte prima di affidare soldi e fatiche al primo che passa, se non vuole rischiare che il suo operato venga penalizzato.