Oggi desidero segnalarvi un altro libro, pubblicato da pochi giorni da Delos Digital
Titolo: Insegnami ad amare
Autore: Stefania Fabrizi
Casa editrice: Delos Digital
Disponibile in ebook a € 3,99
Pagina autore:
TRAMA:
DICE L'AUTRICE:
“Insegnami ad amare” era stata concepita come storia di
fantasmi, all’inizio. L’idea mi era venuta viaggiando in macchina da Roma a
Genova, dopo una breve vacanza dai miei parenti romani. Seduta in macchina ad
osservare la campagna scorrere oltre il finestrino e ripensando ad una
conversazione che avevo avuto con mio papà, mi è balenata l’idea di mettere su
carta una storia su antiche abitazioni infestate. L’argomento del paranormale
mi ha sempre affascinata, come anche i luoghi storici o semplicemente antichi
che scorgevano di tanto in tanto nel panorama, nel corso del viaggio che dicevo
prima.
Una cascina di campagna costruita nell’ottocento, ecco dove
volevo ambientare la mia storia. Da qui ho riflettuto sui personaggi ed è nata
Annita che all’epoca, in realtà, si chiamava Annalisa. Le ho cambiato il nome
perché Annita mi è sembrato più retrò e meno comune. Poi è nato David, anche il
suo nome ha subìto diversi cambiamenti ma fin dall’inizio è sempre stato
britannico, rigorosamente. Perché? Perché io ho un amore viscerale per
l’Inghilterra e tutto ciò che la riguarda.
Ragionando sulla storia, ho fatto incontrare Annita e David
per caso. Lui una specie di giramondo solitario, un anarchico, uno che viveva
controcorrente. Lei invece una ragazza solitaria per altri motivi e isolata da
tutto e da tutti, ferma nella stessa cascina dalla nascita.
Queste caratteristiche le hanno conservate in minima parte,
nella storia finale. Poi cosa è successo? Beh, per trovare una ragione
plausibile alla base del loro incontro e farli vivere nello stesso posto per un
periodo di tempo limitato, ho pensato alla campagna che li circondava,
all’agricoltura, e cercando sul web mi sono imbattuta nell’organizzazione
mondiale del w.w.o.o.f., che mette in contatto volontari che prestano il loro
aiuto nelle attività delle aziende agricole disponibili ad ospitarli. È uno
scambio, oltre che pratico, anche umano e di culture che si incontrano.
Poi ho pensato a me. In che senso? Ecco, nel senso che ho
voluto arricchire il personaggio di David con tutto ciò che amo del suo paese,
in primo luogo la letteratura e la poesia. È nato quindi un uomo appassionato
di poesie, molto britannico nei modi, discreto, colto e affascinante.
Annita è più giovane di lui di vent’anni circa, non hanno
nulla in comune eccetto la voglia di trovare un’anima affine. Lei la troverà in
lui e sarà una rivelazione perché troverà anche il coraggio di prendere in mano
la sua vita e trovarne gli obiettivi. Lei è una ragazza forte, ma oppressa da
una vita statica e da un passato doloroso.
L’amore? Sì, l’amore sboccia tra di loro. Ma è un amore
delicato, più cerebrale e affettuoso che fisico, è una comunione di anime, come
dicevo. È un’affinità elettiva!
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