Buongiorno follower!
Ben ritrovati con le nostre interviste del giovedì 😀
Protagonista di oggi è LINDA LERCARI, autrice che abbiamo già avuto il piacere di ospitare nel nostro blog e della quale abbiamo avuto modo di apprezzare i lavori.
Leggete l'intervista che le abbiamo fatto e poi, come sempre, appuntamento sul gruppo delle harmonyne per approfondire la sua conoscenza 😃
INTERVISTA A LINDA LERCARI:
1) Raccontaci qualcosa di
Linda Lercari 😊 Parlaci del percorso che ti ha portato a essere quella che sei
oggi.
Sono sempre stata un'accanita
lettrice. Passavo interi pomeriggi con mia madre e lei mi leggeva tante cose,
da allora non ho più smesso e, man mano che mi addentravo nei mille mondi
rinchiusi nella carta, mi sono resa conto che avevo bisogno di qualcosa di più,
volevo continuare quelle storie che tanto mi erano piaciute, desideravo
ardentemente creare nuovi finali e aggiungere personaggi. Ogni romanzo è un
pianeta e ora io sono immersa in un'infinita galassia fra ciò che leggo e ciò
che creo.
2) Da dove nasce la tua
passione per la scrittura?
Sono figlia di un Maresciallo
di Marina Militare, abbiamo viaggiato molto e non è stato facile mettere
radici. Accanto ho sempre avuto la mia amica più cara: mia madre. E' stata lei
a farmi conoscere quegli amici che non spariranno mai e che rimarranno come
soldatini al mio fianco: i libri. E' stata mia madre a spronarmi a scrivere e a
tentare di esprimere quella fantasia che mi portava spesso a sognare a occhi
aperti. Mia madre che un giorno mi disse “Scrivi, così diventerai famosa e
potrai conoscere David Bowie”... Un modo come un altro per incoraggiare una
figlia adolescente a mettere a frutto quello che poteva essere un talento
ancora in boccio. Continuo a scrivere: per lei, per me, per chi amo. David
Bowie è morto e mi spiace, è stato una fonte d'ispirazione, mi sarebbe piaciuto
poterglielo dire.
3) Come vedi il futuro
dell'editoria? Self o CE? E-book o cartacei? E tu cosa preferisci?
Il futuro è nero e noi
scrittori siamo fatti d'inchiostro. Sono piuttosto realista, in Italia il
mercato è particolarmente difficile, ma anche all'estero si sta avvertendo una
certe flessione da parte dei lettori. Penso che il Self sia una scelta
interessante, ma solo se supportata da una buona qualità. Gli autori non devono
cedere al fascino del “tutto da soli”, ma devono cercare buoni editor e far
revisionare sempre i loro lavori. Gli E-book sono un buon compromesso nel
rapporto qualità/prezzo/spazio perché va
ricordato che le case sono sempre più piccole e lo spazio per i romanzi tende a
mancare. Cosa preferisco? Cartaceo ora e sempre, ma anche io vengo pubblicata
in e-book al momento.
4) Genere storico, paranormal,
erotico... Scelta dettata dal mercato? Quanto può condizionare?
Scrivo ciò che mi piace,
quello che mi appassiona e intriga. Scrivo grazie all'ispirazione, ma sono
attenta alle richieste editoriali. Se un filone piace e posso esprimermi allora
perché no? Questo è accaduto con il genere erotico al quale non credevo d'esser
portata, ma mi sono dovuta ricredere. Non sono soggetta ai condizionamenti, ma
ho una mente molto elastica. Se mi si chiede di comporre qualcosa su un certo
tema che ritengo “affine” mi impegno per creare storie avvincenti e con
personaggi a tre dimensioni e non semplici stereotipi. A volte mi piace giocare
proprio sugli stereotipi per poi dare una svolta inedita al racconto. Cerco di
rimanere fedele ai miei gusti e di non farmi condizionare.
5) Perché la gente dovrebbe
comprare i tuoi libri?
Per combattere! Per avere un
punto di vista diverso e per cercare una soluzione inedita. Le situazioni che
descrivo sono spesso tratte dalla quotidianità, ma poi i protagonisti sono
chiamati a cambiare modo di pensare e a cercare di risolvere i loro problemi in
modo inaspettato. Soprattutto i miei personaggi femminili che lotteranno sempre
per affermarsi e per trovare una felicità che spesso fa rima con
“indipendenza”. Non sono una femminista convinta, penso che uomini e donne
siano parimenti creature difficili, ma nelle mie storie le donne imparano
presto a cavarsela da sole. Perché? Perché possano scegliersi il Principe
Azzurro che preferiscono e non accontentarsi del primo che passa.
6) Faresti mai compromessi per
arrivare al successo?
7) Il tuo sogno nel cassetto.
Un film tratto da “L'ombra di
cenere” oppure una graphic novel.
8) Parlaci del tuo ultimo
lavoro.
Edito? Il titolo è “Il
guinzaglio” e parla di un rapporto sado/maso fra il capo di una ditta di
brevetti industriali e un'impiegata del tutto restia ad accettare il ruolo di
sottomessa che lui vorrebbe imporle. In una scena lei si porta dietro lo spray
al peperoncino. Inedito? Sto scrivendo un romanzo il cui titolo spero rimanga
“Doveva essere un romanzo d'amore” che
tratta il complesso sentimento che si scatena fra due destinati ad amarsi
appassionatamente e, contemporaneamente, a ferirsi e odiarsi per continue
incomprensioni e varie vicende.
9) Progetti per il futuro?
Vorrei continuare con la
poesia e con il teatro. Ho appena terminato la stesura a quattro mani di un
testo per il palcoscenico e il regista ne è soddisfatto. Ora dovremo vedere la
messa in scena.
10) Quanto è importante per te
l'amore? Credi che nella vita reale esista il lieto fine?
Vivere è già un lieto fine.
Ogni giorno mi alzo e spero di far qualcosa di buono. Di scrivere qualche riga,
di comporre dei versi. Quando torno dal lavoro – qualcosa che non ha niente a
che vedere con lo scrivere – accarezzo i miei gatti, mi prendo cura di loro,
parlo dei mille progetti che ho con mio marito e scrivo. E' l'amore che mi fa
andare avanti, che mi fa picchiare sulla tastiera sino ad avere le dita
indolenzite. E' l'amore che mi fa leggere fino a tardi sino a che gli occhi
cominciano a lacrimare. Perché l'amore è sempre bellissimo e crudele.
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