Buongiorno follower!
Ospite d'eccezione della nostra giornata autore è Massimo Della Penna, scrittore di talento che non manca di farci sognare con le sue storie 😃
Leggete l'intervista che gli abbiamo fatto e poi, se desiderate approfondire la sua conoscenza, appuntamento nel gruppo delle harmonyne, dove Massimo ci farà conoscere i suoi lavori e ci intratterrà con la sua simpatia 😄😄
INTERVISTA A MASSIMO DELLA PENNA:
1) Raccontaci qualcosa di Massimo :) Parlaci del percorso
che ti ha portato a essere quello che sei oggi.
Ho avuto un'infanzia di privazioni, padre assente e una
madre che si spaccava la schiena per uscire dai debiti in cui ci aveva lasciati
lui. Ha compensato, tuttavia, la presenza di una donna di colore che è stata la
mia mamma per 13 anni, e che mi ha riempito di amore. Come già sa chi ha visto
la mia precedente intervista, qualche anno fa un "amico" di vecchia
data spifferò la mia identità "segreta" di blogger al mio capo che mi
licenziò. Dovetti abbandonare Milano e un certo mestiere per venire a Torino a
farne un altro. Da quell’esperienza è nato L’ultimo Abele, il mio primo romanzo
che è la storia di quel tradimento, appunto.
2) Da dove nasce la tua passione per la scrittura?
In principio fu voglia di evasione. Da quando avevo 8
anni ho sempre scritto pagine e pagine di diari, mi consentiva di non pensare
troppo. Spesso romanzavo le mie giornate e oggi, quando rileggo quei diari, non
so neppure più dove finisca la realtà e cominci il sogno. Il tradimento di cui
sopra mi spinse, chissà poi perché, a smettere di scrivere solo per me e
iniziare a scrivere per gli altri.
3) Come vedi il futuro dell'editoria? Self o CE? E-book o
cartacei? E tu cosa preferisci?
Immagino che non si potrà mai prescindere dalle case
editrici, se si vuole davvero puntare a lasciare un segno. Ci sono scrittori
che vengono dall’estero a fare presentazioni in Italia, cosa impensabile per un
self.
Quanto alla preferenza, tutta la vita cartaceo! L’e-book
è comodo per i lunghi viaggi all’estero, ma quando sono a casa io il libro devo
annusarlo, toccarlo, farci all’amore! E non si fa all’amore tramite un tablet.
4) Genere storico, paranormal, erotico... Scelta dettata
dal mercato? Quanto può condizionare?
Nel mio caso, poco o nulla. Sono al terzo romanzo e posso
dire con orgoglio che in nessuno dei tre libri che ho scritto, c’entrava
alcunché il trend. Al contrario, per il primo e per Boris l’uscita del romanzo
per pura coincidenza è avvenuta in contemporanea con il venire alla ribalta del
tema trattato (in Boris, ad esempio, il tema è quello delle difficoltà di un
bimbo autistico ad essere ammesso a scuola, e il caso di Lanciano è scoppiato
poche ore dopo l’uscita).
5) Perché la gente dovrebbe comprare i tuoi libri?
Perché scrivo libri onesti, che rispettano il tempo e il
denaro del lettore. Io investo molto nei miei romanzi, non ne sforno uno al
mese, studio tantissimo prima di parlare di qualsiasi argomento per riuscire a
dare qualcosa che sia più di una semplice storia, e quando correggo le bozze
alla ricerca degli errori rileggo decine di volte, e non mi accontento di me,
ma chiedo a persone di diversa estrazione e cultura di farmi da beta-reader. E
poi perché sono intrisi di sentimenti, e di messaggi meta-narrativi, provo
insomma a offrire qualcosa di originale che faccia riflettere, oltre che ridere
e sorridere. Per l’ultimo lavoro, Boris, ho anche intervistato per mesi tre
persone sulla cui storia vera è basato il romanzo.
6) Faresti mai compromessi per arrivare al successo?
7) Il tuo sogno nel cassetto.
Passare davanti a una vetrina Feltrinelli o Mondadori e
vedere il mio libro tra le novità del momento.
8) Parlaci del tuo ultimo lavoro.
Boris è un ragazzino geniale affetto da autismo (per la
precisione, sindrome di Asperger) che insegue un sogno: andare a scuola. La sua
malattia, il suo mutismo e la miopia degli ispettori ministeriali che
analizzano il suo caso rendono il percorso impervio. Mentre attende il suo
banco a scuola, incontra Yuki, ragazzo dotato di un talento canoro
straordinario. La storia di questi due amici speciali è intrecciata alle vicende
di due amanti, una donna in fuga da un ex marito violento e un militare dal
fisico atletico, che all'improvviso smette di rispondere alle sue lettere
d'amore e pare scomparire nel nulla.
Il volume, come il precedente “Sono solo io”, è
auto-conclusivo, nel senso che è una storia autonoma, tuttavia è inserito in
una tetralogia, un’opera in quattro volumi. Sarà una sorta di saga, ma ogni
lettore potrà leggere uno qualsiasi dei volumi, senza necessità di leggere gli
altri. Certo, leggerli tutti restituirà una immagine completa che sarà più di
una semplice somma! Parlerà di metempsicosi e, ovviamente, d'amore! Nel caso di
Boris, principalmente di violenza domestica e del rapporto con l’autismo.
9) Progetti per il futuro?
Pubblicare i 2 volumi mancanti della saga "Storia di
uno strano", finire il libro di favole che ho iniziato, così come un libro
comico sull'essere genitori, e infine diventare uno scrittispetto all’ultima
intervista dell’anno scorso come vedete i miei progetti sono rimasti quasi
identici :-Dore a tempo pieno! Rispetto all’ultima intervista dell’anno scorso
come vedete i miei progetti sono rimasti quasi identici 😁
10) Quanto è importante per te l'amore? Credi che nella
vita reale esista il lieto fine?
L'amore
è tutto! Come ho scritto nel mio primo romanzo, la vita è febbre e l'amore il
suo termometro. Io ci misuro la vita, con l'amore, e quando vedo poco amore,
vedo poca vita. In tutte le sue forme, l'amore per l'arte, per i figli, per le
foglie dell'edera sul mio balcone che quando sono illuminate dal sole mi
regalano gioia, l'amore per il prossimo, per se stessi, per l'universo intero!
E non credo molto nel lieto fine, ma nel lieto andare. E questo viaggio,
sinceramente, vorrei che non avesse mai fine.
Bella intervista! La tua risposta alla prima domanda mi ha lasciata incuriosita. (Se vuoi rispondimi, altrimenti non preoccuparti se ciò che ti chiederò dovesse crearti anche un minimo di disagio)
RispondiEliminaUn tuo "AMICO" ha rivelato al tuo capo la tua identità di blogger e ti sei ritrovato senza lavoro. Perché? Il tuo nome vero non è Massimo Della Penna? E qual è il tuo blog? Grazie