Buongiorno follower, buon inizio settimana!
Vi segnalo il libro di Megan L. Collins e Dennis Blake 😃
Titolo: Obsession - Ossessione d'amore
Autori: Megan L. Collins e Dennis Blake
Disponibile in ebook a € 2,99
Pagina autore: Dennis Blake Books
TRAMA:
Meg ha un marito violento e tanti segreti che custodisce gelosamente.
Gil ha lasciato la sua isola per trovare nuovi stimoli e nuovi orizzonti, ma a che prezzo?
Meg e Gil, due perfetti sconosciuti accomunati dalla passione per la scrittura, si ritrovano coinvolti in un progetto editoriale a quattro mani. Un lavoro che li porterà a conoscersi profondamente rivelando le loro fragilità, le loro paure e i loro desideri. Da colleghi ad amici, da confidenti ad amanti, il passo sarà breve.
Ben preso, però, sul loro legame piomberanno i fantasmi del passato e si insinueranno presenze scomode, come quella del misterioso editore che li ha ingaggiati. I due si troveranno così coinvolti in relazioni pericolose dense di violenza, sesso e passione, perché quando è la paura a dettare le regole, tutto può cambiare colore e oltrepassare il limite diventa facile.
Una storia ricca di colpi di scena, suspense ed emozioni.
LA PAROLA A DENNIS:
Grazie per questa possibilità di presentarmi e farmi
conoscere. Scrivo già ufficialmente con il mio nome reale per un editore
nazionale. Generi diversi, dal thriller alla fantascienza. L’idea di lanciarsi
in questa avventura è nata sotto la spinta e l’invito di Megan L. Collins.
Siamo amici da anni e ci stimiamo molto. Quando mi ha
proposto la stesura di un lavoro a 4 mani non ho resistito. Sono un curioso di
natura e mi piace sperimentare.
Sono stato fin da subito entusiasta. Si pensa che il genere romance
non sia per gli uomini ma io mi permetto di dissentire. Quando parliamo di
sentimenti ed emozioni sono i cuori a parlare e i cuori non hanno sesso.
Scrivere a 4 mani è stato divertente e stimolante. Abbiamo
trovato un modo particolare di procedere nella storia… basta leggere poche
pagine per capire come tutto è nato e come si è sviluppata la trama.
Due scrittori emergenti vengono assoldati da un misterioso
editore che affida loro un progetto editoriale.
Insomma… una storia nella storia. Non ci siamo risparmiati e
abbiamo messo tutto quello che avevamo dentro. Forse per la prima volta mi sono
sentito davvero libero di esprimermi. Mi sono tuffato in un oceano di
sensazioni che non immaginavo di riuscire a focalizzare su carta. Rabbia,
passione, dolore, paura, desiderio, piacere, gelosia, amore… tutto condensato
nella vita dei protagonisti ai quali mi sono legato profondamente.
BREVE ESTRATTO:
Polvere, cocci e il mio cuore
in frantumi. Attorno a me non vedo altro che vuoto, le lacrime mi solcano il
volto rigandolo, sporcandomi le gote con il mascara. Mi sento vuota, non ho più
nulla. Ho perso la mia dignità da quando mi sono recata in chiesa e mio marito
mi ha infilato l’anello al dito.
Da lì tutto è precipitato, la
mia felicità, la spensieratezza e la voglia di sorridere.
Non ho niente se non le mie
storie e i miei scritti che custodisco gelosamente. Mi rimangono solo parole
incise su fogli bianchi, riempite dalla mia frustrazione, dalla voglia di
evadere e cercare la felicità, meta tanto sospirata e difficile. Mi guardo
attorno e non vedo altro che una casa priva di calore ed energia. Foto appese
alle pareti senza un’anima, sorrisi falsi e false illusioni di una vita
migliore. Fisso ogni cosa, per ricordarmi la donna che non vorrei essere, non
mi piaccio più da tempo.
Nel salotto c’è uno specchio.
Ne accarezzo la cornice soffermandomi a osservare la figura riflessa. Il viso è
spento, la pelle è bianca e gli occhi blu rimangono freddi e distaccati.
Questa non sono io. Ci deve
essere un’estranea nel mio corpo. Mi tocco per sincerarmi di essere davvero
presente in quel momento, passando dalle braccia al busto con delicatezza,
quando sento la serratura della porta scattare. Mi sposto e faccio un balzo
indietro.
È tornato.
Respiro e appena mette un
piede dentro, riduco gli occhi in due minuscole fessure. Vorrei scappare,
perché questa casa, ormai, è la mia prigione. Ho un lavoro, faccio la barista e
la ballerina in un locale molto alla moda a New York, ma a mio marito ho
raccontato un’altra storia. Lui crede che lavori in una caffetteria, invece
ballo su un bancone per guadagnare due spiccioli e scappare da qui.
Sono brava a nascondere le
cose, molto brava.
«Meg, che cazzo stai facendo?»
La voce di Joseph è dura
come sempre. Ogni volta che rincasa dal lavoro è arrabbiato per
qualcosa: un affare andato
male, un collega che lo ha fatto agitare o chissà cos’altro. E io sono il suo
capro espiatorio, quella dove sfogare la rabbia. La mia pelle ne porta i segni.
Il mio cuore accelera e tento di mantenere un tono basso.
«Nulla», abbasso la testa,
mentre lui avanza verso di me. Sento il sangue nelle vene gelarsi. Il suo odore
mi dà il voltastomaco, sa di sigari e alcol. Mi prende il mento e mi costringe
a guardarlo, i suoi occhi sono due macchie scure, torbide come il catrame.
«Ti stavi specchiando brutta
stronza! Vuoi forse farti carina per spassartela con qualcuno?»
La sua voce si alza di
un’ottava e io chiudo gli occhi. Non vuole che mi renda presentabile, secondo
lui dovrei nascondermi dietro abiti mal messi e niente trucco.
Ho paura, una fottutissima
paura.
«No»,
rispondo tremando.
«Sarà meglio per te. Fai che non ti scopra a scoparti un
altro uomo. Sai, potrei sfregiare il tuo bel
faccino...»
Comincio
a tirare su col naso, le lacrime tornano in maniera prepotente e non ho la
capacità di
controllare le emozioni, ma
Joseph non la prende bene e inizia a strattonarmi; mi stringe il braccio con
forza e io comincio ad annaspare per il terrore.
«Non piangere, cazzo!»
continua lui. «Non fare la vittima!»
Cerco di dimenarmi, ma è del
tutto inutile. Lui rafforza la presa facendomi cadere a terra. Sbatto un gomito
e vorrei gridare per il dolore, ma so che aumenterei solo la sua ira, così
sopporto e prego che qualcosa lo distolga da ciò che sta per fare.
Ti prego telefono... squilla!
La mia è una preghiera muta,
si abbassa e mi strappa la maglietta, avventandosi sui miei seni senza pietà.
Lo odio e mi odio. Vorrei che
morisse in questo istante. Ma non accade, è qui e sento il suo calore, la sua
erezione che spinge contro di me. Vorrei vomitare, ma l’unica cosa che riesco a
fare è voltare il viso dalla parte opposta, mentre lui continua a farmi del
male, a prendersi la mia dignità. Si cala i pantaloni e nei suoi gesti c’è solo
violenza, desiderio di sottomettermi e usarmi per sfogare la sua ira.
Quando riesce ad affondare
nella mia carne, urlo. Grido per il dolore e la forza con cui lo fa, non c’è un
briciolo di desiderio da parte mia, niente, è svanito molto tempo fa. Anzi, a
pensarci bene non c’è mai stato. Non mi sono sposata per amore. Ero una
ragazzina che non voleva contraddire i suoi genitori. Una stupida ragazzina che
si è rovinata la vita.
«Sei la mia puttana», mi
sussurra sul collo e spinge ancora e ancora.
Meggie Louis, la ragazza
spensierata e sognatrice, è morta dentro due anni fa. Non c’è più nulla di
quella persona. Al suo posto è comparsa un’anima che non si vergogna di
desiderare la morte di suo marito. Per questo motivo potrebbe anche commettere
delle follie.
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