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"Il nido della cicogna" di Julia Moreno ha decisamente convinto Alessia Toscano e Luc Cel 😃
Titolo: Il nido della cicogna
Autore: Julia Moreno
Casa editrice: Edizioni Il Vento Antico
Disponibile in ebook a € 2,07
e in formato cartaceo a € 7,99
Pagina autore: Julia Moreno
TRAMA:
Ci sono amori che nascono come fiori spontanei là dove molti non vorrebbero. Ci sono giudizi che si infilano come schegge che non si riescono più ad estrarre e responsabilità che pesano come abiti zuppi sotto una pioggia che sembra non smettere mai.
Ecco gli ingredienti di questa meravigliosa storia.
I protagonisti sono quanto di più giudicabile e giudicato in questo nostro tempo. Francesca Toldani Buchanan, trentuno anni, presidente della società di famiglia. Sposata due volte. Divorziata due volte. Tre figli. Le sue giornate si consumano tra consigli di amministrazione e voli per affari in tutto il mondo. Una da cui non aspettarsi granché dal punto di vista personale, perché “quelle” hanno il loro mondo negli affari, non certo negli affetti.
Daniele Moroni, uomo di punta della Roma Calcio, il goleador.
Bello, giovane, ricco, ma pur sempre un calciatore e si sa che “quelli” hanno il loro futuro nelle gambe, non certo nel cervello.
E poi c’è l’amore. Quello vero. Un’improbabile accoppiata, un uomo e una donna che più diversi non si può.
Ma pur sempre, un uomo e una donna.
BIOGRAFIA:
Julia Moreno è lo pseudonimo dietro cui si cela un’autrice di gialli e noir che, ogni tanto, si cimenta a scrivere romance moderni. Il primo è stato “Un bacio a Siviglia” per la collana Privé di Sperling&Kupfer. Siccome si diverte moltissimo, questo non sarà l’ultimo.
IL PARERE DI ALESSIA TOSCANO:
I giudizi... I pregiudizi... A
volte le prime impressioni sbagliano, oppure siamo noi a volere apparire
proprio così come ci vedono, oppure DEVONO vederci. E rimaniamo intrappolati in
quell’immagine.
Certo, quella di Francesca, la
protagonista del romanzo, è una gran bella immagine. D'altronde è stato bene
così anche a lei. Fino a che...
L'autrice è stata molto brava a costruire questo personaggio.
Bella e forte, quasi glaciale, pronta a sacrificarsi per la famiglia, il
lavoro, i figli. Per lei anzi, forse non era proprio un sacrificio: era la sua
vita. Ma a un tratto prende consapevolezza del suo nuovo mondo interiore e, a
fatica, prova a farlo uscire fuori.
Daniele, invece, sembra quello superficiale, calciatore della
Roma di successo, bello che può avere tutte le donne che vuole... Invece si
dimostra proprio lui quello con le idee più chiare, disposto a superare tutte
le difficoltà per trovare la serenità e qualcosa che gli manca fin da bambino.
Una storia che scorre liscia e
a me ha fatto battere il cuore. Mi sono emozionata e innamorata di tutti i
protagonisti. Perfino di Corrado, il padre, patriarca, di una famiglia tutta
incentrata su di lui. I figli di Francesca sono adorabili e per fortuna sono
dalla sua parte!
Nonostante
non siano personaggi realmente esistiti, è stato comunque emozionante sentire
parlare della mia Roma, città e squadra, con un parallelismo con Francesco
Totti, il "mio" capitano, come dichiara anche l'autrice alla fine.
La scrittura è vivace e scorrevole,
infatti il libro si legge velocemente, anche per la curiosità di scoprire il
destino di Francesca e Daniele.
Sinceramente trovo difficile fare una recensione appropriata a
questo romanzo, dandogli i meriti dovuti, senza riuscire a spoilerare, perché
c'è un susseguirsi di vicende che ci vengono regalate da Julia in modo molto
cadenzato. Quindi, a parte dire che mi è piaciuto davvero moltissimo e lo
consiglio vivamente, non posso scrivere altro.
IL PERERE DI LUC CEL:
Questo
libro si legge in un soffio, è uno di quei testi che non si riesce a fare a
meno di finire al più presto. Non che ci siano colpi di scena come nei
thriller, ma la storia e le dinamiche tra i due protagonisti sono tali da
incatenarci.
Ci troviamo davanti a una
donna forte di quelle in carriera volenti o nolenti che si devono gestire tra
lavoro e famiglia, divorzi, quindi ex mariti, figli e la loro identità di
donne.
Qui viaggiamo alla riscoperta di una femminilità
soffocata per così tanto tempo da avere la convinzione che non ci sia più. Il
conflitto della protagonista è così radicato che è difficile per lei combattere
la razionalità e lasciarsi andare.
Quello che mi è
piaciuto molto è lo scoprire la sua crescita psicologica a poco a poco. Non ci
si sveglia da un giorno all’altro consapevoli di chi si è, il percorso per
arrivarci è lento e irto di ostacoli e qui li troviamo tutti sviscerati, tanto
che siamo costretti a crescere insieme alla protagonista che tenta di vivere un
amore negato.
E lui?
Lui
è il sogno di ogni donna, un calciatore che si è fatto da sé, ma non per questo
un personaggio banale, anzi. Ben piantato, con i piedi per terra e dotato della
pazienza di un santo. Comprensivo e determinato nell’obiettivo che si è
prefissato.
Il tutto condito da uno stile
scorrevole e corretto come pochi, fresco e frizzante nei dialoghi,
assolutamente godibile.
Non posso dire di più,
svelerei troppo. Non posso non fare i miei complimenti all’autrice che ci ha
regalato queste ore di passione in una storia davvero intrigante.
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